Ottenere un prestito potrebbe essere complesso, a maggior ragione se sei disoccupato e non puoi dimostrare di poter estinguere il debito che ti verrebbe concesso. Eppure, nel 2023 esistono una varietà di prodotti finanzi che ti danno l’opportunità di ottenere credito anche senza una busta paga.
Per poter ottenere il credito desiderato, le banche e gli enti finanziari sono soliti a chiedere una prova che possa convincerli che tu sia in grado di restituire il denaro che ti è stato concesso. Oltre alla busta paga, potrebbe essere sufficiente allegare il documento reddituale anche se proventi diversi da quelli da lavoro dipendente.
E nel caso in cui tu non sia occupato? Ecco dunque, che sorge la possibilità di accedere a dei prodotti finanziari alternativi, che ti permettono di poter ottenere dei soldi anche senza la busta paga.
Prestiti per disoccupati: i prodotti finanziari alternativi
I prestiti per disoccupati sono dei documenti finanziari che permettono l’accesso al credito anche a coloro che – come si può intuire – non sono assunti con alcun contratto. Nonostante sia un’operazione finanziaria complessa, non è preclusa la fattibilità di essa.
Per “disoccupati”, vengono definiti tutti quei soggetti che non hanno un lavoro con un contratto (e neppure una busta paga), dunque la categoria di beneficiari è davvero ampia, visto che potrebbero rientrarvi: studenti, casalinghi, lavoratori precari, “lavoratori autonomi”, imprenditori in start-up o cattivi pagatori.
È facile comprendere che alla luce di quanti possano essere i beneficiari, l’operazione per cui far domanda potrebbe essere complessa (ma non impossibile). Vedremo a tal proposito, tutte le soluzioni per te che magari non hai modo di dimostrare di poter estinguere il debito, pur sapendo di poterlo fare.
Garante o fideiussore
Sia il garante che il fideiussore hanno pressoché gli stessi oneri. Entrambi, sono delle figure di terze parti che si mettono a disposizione del debitore principale, per assicurarsi che risulti sempre adempiente. Nel caso in cui ci sia una insolvenza, saranno queste figure a dover intervenire.
L’unica differenza tra fideiussore e garante, sta nella responsabilità principale: il primo è debitore a tutti gli effetti (come quello principale), mentre il garante, se è pur vero che ha la responsabilità di adempiere anche in caso di insolvenza, non verrebbe condannato come il debitore principale.
Il garante/fideiussore, deve possedere quei requisiti specifici richiesti dalla banca e che possibilmente mancano al debitore principale: avere una busta paga e un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
È chiaro che anche il garante non dovrà risultare iscritti alla Centrale Rischi Finanziari (CRIF), né come protestato e neppure come cattivo pagatore.
Pagamento con cambiale
Anche il pagamento con cambiale è una valida soluzione per concedere prestiti a disoccupati. Si tratta di quei casi dove non è prevista la possibilità di inserire un garante, e per far sì che l’ente finanziario approvi la domanda si risolve con la cosiddetta “cambiale”.
La cambiale, è un titolo di credito che permette al creditore di poter riscuotere immediatamente il dovuto, senza incorrere ad alcun ed eventuale Decreto Ingiuntivo.
Il nostro suggerimento è quello di far richiesta per ottenere un prestito cambializzato soltanto qualora si abbia la piena certezza di poter estinguere il debito, senza incorrere ad alcun tipo di problema.
Finanziamenti finalizzati a tasso “zero”
Il tasso zero è una promessa e dicitura, che lasciamo sempre con il beneficio del dubbio. Questo perché molte finanziarie non offrono un vero e proprio tasso zero, omettendo quale tra TAN e TAEG non sia realmente “a pagamento”.
Il valore reale del costo totale viene definito dal TAEG, che ti invitiamo a considerare come fattore principale di valutazione. Tuttavia, i finanziamenti finalizzati a cui facciamo riferimento sono quelli che vengono proposti ad esempio, dagli esercenti commerciali che propongono la rateizzazione di un prodotto (bene o servizio che sia).
Per importi più piccoli questi prodotti vengono offerti il più delle volte, realmente a “costo e tasso zero”. Altri dove l’acquisto è più ingente, come potrebbe essere quello di una vettura, i prodotti finanziari vengono proposti dalla società automobilista stessa, che grazie a degli accordi agevolati potrebbe ridurre le spese e le eventuali garanzie per il prestito ai disoccupati.
Quali documenti offrire per un prestito senza busta paga
Abbiamo visto in linea generale, quali sono le possibilità per poter ottenere un prestito senza busta paga. Di seguito, vediamo invece, tutti i documenti da fornire per poter aumentare le possibilità di ricevere l’esito positivo da parte della banca e degli enti finanziari:
- Documento di identità e codice fiscale;
- Dichiarazione dei redditi;
- Lista dei movimenti finanziari, con accrediti ricevuti sul proprio conto corrente;
- Giacenza media del conto corrente bancario.
È possibile tuttavia, mettere a disposizione delle garanzie reali (altamente rischiose e costose), che consistono nel pegno o nell’ipoteca di un proprio bene (mobile o immobile). Anche in questo caso (così come per i finanziamenti cambializzati, occorre assicurarsi di poter estinguere il debito.
Se sei disoccupato non è sicuramente semplice ottenere un prestito. In questo articolo abbiamo cercato di darti qualche consiglio in merito.