Ita può finalmente completare la fusione con Lufthansa. È infatti è arrivato il via libera da parte dell’Antitrust europeo dopo mesi nei quali la situazione era decisamente in bilico.
La fusione di Ita e Lufthansa si farà
Grazie all’impegno delle due parti, le criticità si sono risolte e l’accordo potrà essere perfezionato senza problemi. La fusione tra Ita e il vettore tedesco riguarda la cessione a quest’ultimo del 41% del suo capitale. Percentuale destinata a salire in futuro. Entrambe le parti beneficeranno dell’accordo, sia per ciò che riguarda le eventuali sinergie, sia per quanto riguarda letteralmente le tratte a disposizione.
Di certo questa fusione mette il punto su un percorso ormai decennale nel quale la compagnia di bandiera ha sempre cercato di uscirne intoccata. Fondata nel secondo dopoguerra, l’ex Alitalia ha iniziato a scontrarsi negli anni ’70 con le prime importanti lotte sindacali e la difficoltà a rimanere all’interno di un mercato sempre più competitivo.
Gli anni ’90 ne hanno segnato definitivamente il declino, costringendola a cercare sempre partner diversi per poter mantenere intatto il proprio status. Cedendo il 41% al Lufthansa, Ita smette di essere letteralmente la compagnia di bandiera italiana. Qualcosa che però non sembra generalmente dispiacere ai cittadini, dato che in tal modo smetteranno di pagare i debiti accumulati nel corso di una mala gestazione durata decenni.
E, sebbene ora i rappresentanti dell’attuale Esecutivo manifestino soddisfazione per l’accordo ottenuto, dobbiamo ricordare come durante il governo Draghi e anche durante il governo Prodi, gli stessi si opponevano a una vendita. Ai tempi di Romano Prodi era pronta una vendita ad Air France per ben 1,4 miliardi di euro.
Una storia difficile e costellata di prove
Forse potevamo muoverci prima in tal senso. Ma non si può piangere sul latte versato. Lufthansa darà a Ita una certezza economica che le consentirà di investire al meglio per il futuro. E allo stesso tempo farà in modo di evitare ulteriori salassi alle tasche degli italiani. I viaggiatori potranno man mano contare su più tratte e vantaggi importanti per quel che riguarda gli spostamenti. Anche con le compagnie parte dell’alleanza dei teutonici.
Ita è stata fondata nel novembre del 2020 dopo un lungo commissariamento dell’ex Alitalia. Attualmente si muove su 69 destinazioni e al suo attivo 4860 dipendenti. Prima dei tedeschi, Certares era pronto a investire a piene mani: l’attuale Esecutivo ha preferito dare spazio all’offerta presentata dai tedeschi.
Quel che importa attualmente è che Ita possa crescere, anche se ormai non è più considerabile la compagnia di bandiera italiana. Saranno i risultati a parlare e a sottolineare se questo matrimonio sia stato davvero utile.