Le auto aziendali costeranno di più a partire dal 2025. La motivazione? Le tasse più alte previste dalla Manovra 2025.
Brutte notizie per chi possiede o vuole comprare auto aziendali
Il rischio, inutile dirlo, è che le tasse più alte per le auto aziendali a benzina e gasolio portino a un acquisto più basso da parte delle imprese, anche per quel che concerne i noleggi a lungo termine. Si tratta di un’iniziativa che vorrebbe sostenere l’acquisto di auto aziendali elettriche ma che finirà quasi sicuramente per dare ulteriori colpi negativi al settore automotive. Ed è qualcosa che quest’ultimo non può assolutamente permettersi in questo momento.
Più nello specifico il Governo, con la Manovra 2025, ha cambiato il criterio di tassazione delle auto aziendali lasciando il sistema basato sulle emissioni di CO2 con aliquote che variano dal 25% al 60% per sostituirlo con uno che prende in considerazione solamente il tipo di alimentazione. Questo si tradurrà in una minore tassazione per le auto aziendali elettriche che sarà pari al 10% e al 20% per le plug-in. Per tutte le altre sarà pari al 50%.
Le uniche auto aziendali per le quali non cambia nulla sono quelle con le emissioni tra il 160 e 190 g/km. Quelle con le emissioni superiori a 190 g/km subiranno infatti uno sconto del 10% mentre quelle tra i 61 e i 160 subiranno invece un aumento del 20% dell’aliquota.
Un’iniziativa questa, presente nella Manovra 2025, che sembra essere il classico frutto di buone intenzioni totalmente mal gestite. Altro problema per chi possiede questo tipo di auto è il fatto che la misura ha un valore retroattivo e di conseguenza sarà applicata agli ordini già effettuati. L’Esecutivo ha stimato un’entrata per le casse dello Stato pari a 25 milioni, che saliranno a 120 nel biennio 2027-2028.
Possibile calo di immatricolazioni
Secondo le associazioni di categoria, però, l’Esecutivo non tiene conto del potenziale calo di immatricolazioni che questa decisione potrebbe scatenare. Rappresentando anche un danno per l’Erario. La stima soprattutto per quel che concerne il noleggio a lungo termine è di un calo pari al 30%. Sarebbe invece pari al 20% quello relativo agli acquisti di auto aziendali da parte delle imprese.
Nel settore gli esperti sottolineano come questo cambiamento, presentato all’interno della manovra 2025, rischia di trasformarsi in un vero e proprio boomerang. E richiedono che possa venire rivisitata la misura perlomeno stabilendo un aumento di tipo dilazionato che non sia penalizzante anche per le auto già circolanti.
È palese infatti che un ulteriore momento di difficoltà per le auto aziendali corrisponderebbe ad altre criticità anche per il settore automotive. Sarebbe più adeguato trovare un compromesso differente.