Exor mette in vendita il 4% della propria quota di Ferrari. E quindi più nello specifico circa 7 milioni di azioni ordinarie. Una mossa che stupisce? Non proprio.
Cosa sta facendo Exor
La holding ha deciso di eseguire questa vendita utilizzando un mezzo specifico come quello dell’offerta di accelerated bookbuild rivolta agli investitori istituzionali. Questo condurrà la Exor a una riduzione della concentrazione del proprio portafoglio per quel che riguarda la famiglia Agnelli, consentendo alla società di poter esse protagonista di una nuova grande acquisizione al momento giusto.
Si tratta di una decisione che si muove in linea con il voler perseguire la costruzione di nuove grandi società. Si può parlare praticamente di gioco d’anticipo al fine di essere preparati nel momento in cui capiterà l’occasione conveniente. Questa decisione frutterà all’incirca a Exor tre miliardi di euro.
Dobbiamo tenere conto poi degli ottimi risultati presentati quest’anno da Ferrari e dal fatto che con molta probabilità questi continueranno grazie alle attuali strategie messe in atto. Vendere in questo momento dei titoli Ferrari, soprattutto da parte di Exor, significa poter incamerare una buona somma da poter gestire per la crescita aziendale.
Exor ha comunque confermato il suo impegno come azionista di lunga data del marchio. Non dobbiamo dimenticare che attualmente detiene il 24,9% dei diritti economici di Ferrari e il 36,7% dei diritti di voto nel capitale sociale.
Tutto ciò è traducibile nel fatto che la holding rimarrà comunque la maggiore azionista singola di Ferrari come sottolineato nel comunicato dedicato. In merito all’operazione di cessione del 4%, Exor ha comunque preso un impegno di lock up di 360 giorni sulle rimanenti azioni in suo possesso.
La governance rimane invariata
A livello di governance tutto rimarrà uguale, anche tra Exor, Piero Ferrari il Trust Piero Ferrari. Insieme continueranno a mantenere circa il 50% del capitale per quel che riguarda la quota di voto. John Elkann ha sottolineato come Ferrari abbia triplicato il NAV societario arrivando a circa 50% da un 15% iniziale.
Questa operazione di cessione del 4% del suo capitale in Ferrari deve essere vista per quello che è. Ovvero il tentativo di Exor di metter da parte del capitale liquido da sfruttare per una eventuale acquisizione che le consenta di ampliare il suo portafoglio. O meglio diversificarlo rispetto al passato.
Ferrari non è rimasta a guardare davanti all’operazione. Ha fatto sapere di essere intenzionata ad acquistare fino al 10% delle azioni messe in vendita da Exor, per un totale massimo di 300 milioni. Il periodo di bookbuilding è partito dopo l’annuncio e potrà giungere a conclusione in qualsiasi momento, previo breve preavviso. Il perfezionamento dell’offerta è previsto per il prossimo 3 Marzo.