La Bayerische Motoren Werke, meglio conosciuta con l’acronimo di BMW, una delle principali produttrici al mondo di veicoli di lusso, ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con un volume dei profitti che è andato al di là delle proprie attese, trascinato al rialzo – fondamentalmente – dalle ottime prestazioni commerciali dei veicoli sport utility della gamma X3, che hanno controbilanciato il calo delle vendite delle serie 1.
Gli utili prima di imposte e tasse hanno così subito un’impennata di ben 44 punti percentuali a quota 1,72 miliardi di euro, rispetto a 1,19 miliardi di euro di risultato dello stesso periodo dello scorso anno. L’andamento dei profitti, come preannunciato, ha battuto la media delle stime degli analisti, che attendevano utili per 1,58 miliardi di euro. In positivo andamento anche i ricavi, con il fatturato in crescita di 3,8 punti percentuali a 16,5 miliardi di euro.
In seguito alla pubblicazione dei risultati, le azioni BMW hanno compiuto un discreto salto in avanti in termini di capitalizzazione di mercato, guadagnando oltre i 5 punti percentuali, e superando la soglia dei 61 euro. Attualmente, la compagnia è valutata circa 38,3 miliardi di euro alla Borsa di Francoforte.
Ancora più nel dettaglio, per quanto concerne il solo profitto operativo relativo alla divisione automotive, è stato riscontrato un calo di 11,9 punti percentuali. Una flessione piuttosto brusca, che comunque assume come dato di partenza il record di vendite del secondo trimestre, quando a sua volta il profitto subì un apprezzamento di 14,4 punti percentuali.
BMW ha inoltre confermato le proprie previsioni per la fine dell’anno, affermando che vendite e profitti saranno “significativamente maggiori” dello scorso anno. L’utile netto trimestrale è cresciuto di 24 punti percentuali a 1,08 miliardi di euro, superando anche in questo caso la maggior parte delle stime degli osservatori locali.