Linkedin, il più noto social network business – oriented, ha riportato una perdita di 1,6 milioni di dollari durante il terzo trimestre dell’anno. Il risultato negativo è riconducibile alla volontà – da parte della compagnia – di spingere ulteriormente sui costi per le ricerche e gli innovamenti. Una giustificazione che sembra tuttavia non aver convinto gli analisti di Borsa, che hanno penalizzato i titoli quotati con una contrazione del locale mercato after hours.
La perdita riscontrata dal social network nel corso del periodo ora in esame è pari a 2 centesimi per azione: un risultato nettamente in controtendenza rispetto al profitto di 3,96 milioni di dollari (2 centesimi per azione) conseguito nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono invece più che raddoppiati a quota 139,5 milioni di dollari, ben oltre i 127 milioni di dollari frutto della media delle stime degli analisti americani.
Come sopra preannunciato, Linkedin – sbarcata sul mercato di Borsa a maggio – sta aumentando rapidamente la propria spesa per la ricerca, le vendite e il marketing, al fine di espandere la propria presenza sui mercati internazionali, e attrarre più professionalità all’interno del proprio servizio. Tale volontà ha provocato un incremento dei costi operativi a quota 134,9 milioni di dollari, comprensivi di investimenti quali l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Tokyo, o l’acquisizione della IndexTank.
In un comunicato stampa congiunto alla pubblicazione dei dati economico finanziari, il chief financial officer Steve Sordello ha affermato come la propria compagnia voglia mantenere una prospettiva di lungo termine negli investimenti nelle proprie aree strategiche.
Un intento certamente notevole, che però non ha evitato al social network di perdere più di 10 punti percentuali nelle ore successive alla pubblicazione del report. Dal 18 maggio (data di ingresso nel mercato regolamentato) ad oggi, comunque, il valore delle azioni Linkedin risulta essere quasi raddoppiato.