Nessuno ne sta parlando come merita, ma l’economia polacca è una di quelle con le maggiori prospettive di crescita: come ha annunciato trionfalmente Michal Boni, ministro per la Digitalizzazione e l’Amministrazione, l’espansione del paese dell’est europeo dovrebbe essere compresa tra il 3,7 e il 4% nel terzo trimestre. Ovviamente, il confronto riguarda lo stesso periodo dello scorso anno, con il prodotto interno lordo in primo piano. Le statistiche di Varsavia sono esplicite e di tutta evidenza, ora c’è grande attesa per la data del prossimo 30 novembre, quanto tali informazioni verranno rese pubbliche e si capirà quanto ci sia di vero in tutte queste indiscrezioni. Anche gli analisti finanziari, comunque, sono convinti che la crescita possa assumere queste dimensioni, più probabilmente il 4% citato in precedenza. Perché c’è tanta fiducia attorno a questo paese?
Secondo lo stesso Boni, le analisi parziali e i dati che stanno provenendo dai settori più svariati indicano in maniera piuttosto chiara che il rialzo rispetto al 2010 dovrebbe essere importante e di rilievo. Tra l’altro, non bisogna nemmeno dimenticare che la maggiore tra le sei economie ex comuniste dell’Unione Europea è cresciuta di ben 4,3 punti percentuali nel trimestre compreso tra i mesi di maggio e giugno, mentre l’intero 2010 è stato caratterizzato da una espansione molto vicina ancora una volta al 4%.
In aggiunta, elemento non certo da trascurare, la Polonia rappresenta l’unico stato del blocco in questione che sta continuando a crescere dal terribile biennio 2008-2009, vale a dire quello della prima recessione economica. Il paese appare ora in tutta la sua solidità, anche dal punto di vista politico, ma gli analisti mettono in guardia dai facili trionfalismi: in effetti, alcuni di essi hanno previsto un rallentamento finanziario nei prossimi mesi. Si tratta di un dato che non dipende direttamente dai polacchi, ma dalla situazione difficile che vive anche la Germania, principale partner commerciale di Varsavia.