Il Giappone potrebbe essere prossimo a un downgrade. L’artefice del deprezzamento della valutazione del debito del Paese nipponico è la Standard & Poor’s, che avrebbe inviato al Primo Ministro Yoshihiko Noda una nota nella quale si ricorda come l’esecutivo non abbia prodotto tutti gli sforzi opportuni per evitare la crescita del locale debito pubblico, e preannunciando una possibile revisione (in negativo) del giudizio sul debito sovrano.
“Le finanze del Giappone peggiorano giorno dopo giorno” – ha dichiarato Takahira Ogawa, Standard & Poor’s, durante una recente intervista. All’interno del colloquio avuto con i giornalisti, Ogawa ha dichiarato che l’agenzia di rating è vicina a tagliare il giudizio sul Giappone , anche se nessuna previsione è stata diramata in merito ai tempi di una simile decisione.
Quel che appare certo è che una eventuale (ma presumibile e probabile) riduzione del rating attuale (AA-) costituirebbe una seria bocciatura per l’operato di Yoshihiko Noda, che ha assunto l’incarico nel corso del mese di settembre, e si è trovato dinanzi a una serie di criticità economico finanziarie che il Paese sta cercando di affrontare al meglio, pur con la dannosa e drammatica eredità di quanto accaduto nel corso del mese di marzo, quando un terremoto e un successivo tsunami si abbatterono sull’arcipelago.
L’abbassamento del rating da parte di Standard & Poor’s non sarebbe tuttavia un avvenimento del tutto imprevisto. L’agenzia di rating mantiene un outlook negativo sul Paese fin dal mese di aprile (cioè, da qualche settimana dopo i fatti riassunti), e le impressioni della società si sono fatte via via più consolidate dopo l’osservazione degli effetti – non sempre positivi – dei vari provvedimenti del governo, che ha dovuto finanziare la ricostruzione del Paese in maniera piuttosto onerosa.
Gli eventi europei rischiano ora di fornire l’ulteriore causa che porterebbe al deterioramento del rating del Giappone.