Come abbiamo riportato pochi giorni fa, l’industria auto degli Stati Uniti sta conoscendo una rapida ripresa. Una “rimonta” caratterizzata da ritmi ben superiori a quelli precedentemente attesi dagli stessi operatori di settore, e che potrebbe permettere alle case produttrici di siglare il traguardo dei 12,8 milioni di veicoli venduti durante il 2011, per la migliore performance del comparto dal 2008 a questa parte.
Il mese di novembre si è d’altronde concluso in maniera molto positiva per i principali operatori di settore, che hanno potuto godere di una dinamicità inattesa nelle vendite dei veicoli, con il miglior periodo mensile dal termine del piano di incentivi che nel 2009 l’amministrazione Obama cercò di lanciare con successo al fine di supportare la crisi del mercato auto, che all’epoca non sembrava poter esser così duratura come invece, purtroppo, nettamente verificatosi nel corso del biennio successivo.
Secondo quanto sostengono i principali analisti, la motivazione legata al rimbalzo delle vendite è anche legato a una causa piuttosto semplice da ricondurre: gli acquirenti statunitensi hanno rinviato per lungo tempo le operazioni di acquisto dei nuovi veicoli, in sostituzione di quelli vecchi, rendendo ora l’operazione di passaggio dalle vecchie alle nuove quattro ruote pressochè improrogabile.
L’industria automotive sta intanto ripristinando gradualmente la spesa legata alle promozioni e al marketing: una spesa che nel 2011 sarà pari a 2.700 dollari per singolo veicolo, per un ammontare che – rispetto a quanto riscontrato nello scorso anno – risulta essere inferiore di circa 74 dollari (dati LMC e J.D. Power & Associates).
La fiducia dei consumatori, intanto, nel mese di novembre è cresciuta con il ritmo più rapido degli ultimi otto anni, con la fetta di popolazione statunitense che afferma di voler acquistare un nuovo veicolo entro i prossimi sei mesi, che è salito ai massimi livelli da aprile.