Il cda del celebre gruppo assicurativo Generali ha approvato le novità che andranno a riguardare il comparto immobiliare: in effetti, la compagnia triestina ha fornito il proprio via libera alla concentrazione di tutti i servizi e le gestioni del real estate in un’entità unica e distinta. Quest’ultima si chiamerà per l’appunto Generali Real Estate e la sua reale e concreta operatività sarà tale a partire dal prossimo mese di luglio. Alcuni dati possono aiutare a comprendere meglio questa realtà nuova di zecca. Anzitutto, il patrimonio a disposizione sarà pari a ventotto miliardi di euro, grazie anche a una presenza internazionale capillare e ben conformata. L’obiettivo più importante sarà quello di rafforzare i servizi immobiliari nei confronti dei soggetti terzi e di conseguire, da qui ai prossimi cinque anni, una gestione totale di trentasei miliardi di euro (il ritmo di crescita ogni anno dovrà essere quindi pari al 6%).
L’amministratore delegato della “compagnia del leone, Giovanni Perissinotto, ha già fatto sapere di voler dare valore a questo patrimonio immobiliare, il tutto nell’interesse degli azionisti e di coloro che sono assicurati: Generali Real Estate partirà quindi da una base ben precisa, vale a dire quella della globalizzazione in atto del business. L’attuale presenza si è ampliata a ben undici mercati: oltre all’Italia, infatti, bisogna annoverare paesi importanti del Vecchio Continente come la Francia, la Germania, la Spagna, il Belgio, l’Olanda, la Svizzera e l’Austria, senza dimenticare l’est europeo, il continente asiatico e il Medio Oriente.
La presidenza della società sarà affidata a Raffaele Agrusti, finora direttore finanziario di Generali, mentre il chief executive officer sarà Giancarlo Scotti. La gamma da offrire ai clienti dovrà essere pertanto molto ampia: in particolare, l’intenzione principale è quella di focalizzare l’attenzione sulle relazioni con i clienti e sulle strategie di gestione regolata, tentando di venire incontro alle esigenze più importanti di ogni mercato locale.