L’utile netto della spagnola Santander, la più grande banca della zona euro per capitalizzazione di mercato, è crollato dell 35 per cento lo scorso anno, a € 5,35 miliadi, dagli 8,18miliardi di euro registrati nel 2010. Gli analisti si attendevano un utile di circa 7 miliardi.
Il collasso del mercato immobiliare (che ha deteriorato il protafoglio di assets) e la crisi del debito della zona euro hanno continuato ad erodere guadagni dell’istituto, costretta ad accantonamenti straordinari.
I ricavi sono cresciuti del 5%, portandosi a 44,26 miliardi. La banca spagnola ha un Core Tier 1 ratio già superiore al 9%, limite imposto dall’Eba, alla luce della nuova regolamentazione europea, e precisamente pari al 10,02%. I costi sono aumentati del 9% a 19,9 miliardi di euro, con un efficiency ratio del 44,9%. Gli impieghi sono saliti del 4% mentre i depositi del 3 per cento. Il colosso del credito spagnolo ha tuttavia conservato la propria capacità di generare profitti, evidenziando un risultato operativo netto pari a 24,373 miliardi di euro (+2,2%). L’utile dalle operazioni ricorrenti ammonta a 7,021 miliardi di euro (-14%).
Santander ha presentato i risultati il Martedì mostrando appena un profitto nell’ultimo trimestre dello scorso anno – l’utile netto è stato di € 47 milioni rispetto ai 2,10 miliardi di euro rilevati nello stesso periodo del 2010 – . Nel corso dell’anno, nel suo insieme, la banca ha dovuto far ricorso a riserve straordinarie per un ammontare pari a € 3,18 miliardi, soprattuttto per anticipare le nuove regole di provisioning che probabilmente saranno annunciate Venerdì dal governo di centrodestra, che ha preso il potere in Spagna nel mese di dicembre.
A differenza di alcuni istituti di credito più piccoli della Spagna, Santander è rimasta redditizia per più di tre anni di crisi in Europa, in virtù della sua esposizione ai mercati esteri. Per la prima volta, l’America Latina, guidata dal Brasile, ha contributio per più della metà alla creazione dei profitti del gruppo, mentre gli utili provenienti da Spagna, Portogallo e Regno Unito hanno registrato un netto calo.
La più grande banca della zona euro ha annunciato che accantonerà 3,2 miliardi di euro. Proprio grazie al boom delle attività al di fuori della Spagna Santander sarà in grado di assorbire questi accantonamenti.