L’offerta più papabile per il salvataggio di Arenaways non poteva che essere quella del suo fondatore, Giuseppe Arena: la compagnia ferroviaria di Alessandria è infatti sottoposta alla procedura fallimentare dalla scorsa estate e la cordata formata dallo stesso Arena, da un altro gruppo di imprenditori e dalla Ambrogio, società attiva nel settore della logistica, sembra essere quella più vicina alla soluzione finale. Tra l’altro, si tratta dell’unica offerta che è stata presentata in tal senso nel corso della giornata di oggi, non una data casuale, ma l’apertura ufficiale delle buste davanti al giudice fallimentare. Non si conosce, però, l’ammontare esatto che verrà raggiunto per dare ossigeno alla società privata in questione; le uniche indiscrezioni che vi sono in tal caso parlano chiaramente di una cifra che non sarà inferiore ai 7,5 milioni di euro, l’importo che è stato fissato dallo stesso tribunale come valore più adeguato.
L’acquisto formale dovrebbe invece avvenire non più tardi della prossima settimana. Lo stesso Arena ha preso a cuore due elementi fondamentali che si riferiscono ad Arenaways; anzitutto, verrà data la massima importanza al salvataggio della compagnia nel suo complesso, ma anche e soprattutto dei dipendenti che vi lavorano, visto che la tutela dei posti di lavoro non può venire meno. Nello specifico, vi sono sessanta lavoratori che sono ancora in organico e che beneficiano della cassa integrazione, la priorità deve riguardare queste figure professionali.
Non è stata apportata alcuna modifica al piano industriale in questione, ma con le liberalizzazioni si potrebbe aprire qualche spiraglio in più: di recente, infatti, vi erano state solamente sconfitte per quel che concerne le fermate intermedie sulle tratte della compagnia, con particolare riferimento alla Torino-Livorno e alla Torino-Milano. Nel caso in cui Arena dovesse divenire presidente, la sua quota sarà però di minoranza: le spese della vecchia gestione si fanno sentire in modo netto, ma si dovrebbe puntare con decisione sul servizio notturno dei treni di lunga percorrenza.