Mitsubishi Motors ha annunciato che, entro la fine dell’anno, cesserà la costruzione di automobili nel suo unico stabilimento in Europa occidentale, situato nei Paesi Bassi, a partire dal 2013. Non si è trattata di una sorpresa ma di una mossa che ci si aspettava, dopo la caduta delle vendite registrata nel continente. La decisione, secondo quanto ha precisato la compagnia nipponica, diverrà operativa entro la fine del 2012, e si iscrive in un piano teso a rifocalizzare le attività produttive sui mercati emergenti e a crescita più veloce, come la Cina e la Russia.
Confermando le informazioni divulgate poche ore prima dalla stampa, Mitsubishi Motors ha sottolineato che le condizioni economiche in Europa, dove il mercato dell’auto è influenzato negativamente dalla difficile congiuntura, non permettono al gruppo di continuare a produrre automobili, mentre le vendite sono aumentate in molte altre parti del mondo, tra cui nel Sud-Est asiatico.
Nederland Cars, o NedCar, presso cui lavorano 1.500 persone costruisce la Colt e l’Outlander 4×4, ma rappresenta meno del 5% della produzione totale di Mitsubishi, equivalente a 1,1 milioni di veicoli per l’esercizio chiuso al 31 marzo. La produzione di NedCar è crollata a 50.000 veicoli l’anno, a fronte di una capacità massima di 200.000.
Le vendite di Mitsubishi Motors in Europa, che nell’anno fiscale 2007/2008 equivalevano a 340.000 mila unità, nel biennio 2010/2011 sono precipitate a 218.000. Mitsubishi Motors sta costruendo una nuova fabbrica in Thailandia e prevede di aumentare la produzione in Brasile e Cina. *NedCar, con sede a Born, è nata nel 1991 come una joint venture tra Mitsubishi Motors, la casa automobilistica svedese Volvo, e lo Stato olandese. Mitsubishi divenne unico proprietario nel 2001 dopo aver acquistato le quote dei suoi partner.
Mitsubishi Motors ha riconosciuto che lo status dell’impianto NedCar, a partire dal 2013, non è ancora stabilito, evocando l’avvio immediato di “discussioni tra le parti interessate”, cioè la direzione di NedCar, il suo sindacato, il suo consiglio e il governo olandese. Il costruttore giapponese, assicurando che il mercato europeo rimane comunque importante, intende approvvigionare il vecchio continente dalla Tailandia e dal Giappone.
Mitsubishi Motors è la seconda casa automobilistica giapponese a decidere la fine della produzione in Europa occidentale dopo la Daihatsu, una filiale di Toyota, specializzata in auto di piccole dimensioni, inferiori ai 660cc. In Europa, al di fuori dell’Unione europea, il gruppo continuerà a produrre solo in Russia, a Kaluga (sud-ovest di Mosca), dove utilizza uno stabilimento in comune con il partner francese PSA Peugeot Citroen.