Avron non si smentisce mai e continua a suscitare una polemica dopo l’altra: dopo la truffa accertata diverso tempo fa per quel che concerne il Registro del Mercato Nazionale, ora bisogna parlare invece del procedimento avviato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti della società, un atto dovuto per comprendere quali comportamenti siano stati effettivamente posti in essere. Molte imprese e aziende hanno denunciato e segnalato fatti ben precisi, vale a dire la ricezione di un modulo per iscriversi al registro in questione, con tanto di sito internet creato per l’occasione. In realtà, anche se il nome suggerisce una sorta di censimento eseguito da una istituzione pubblica, le cose sembrano andare ben diversamente, anche perché costi e oneri sono stati spiegati in maniera poco chiara e approfondita.
Di casi simili si è occupata in più di una occasione Assoutenti, intenzionata a capire quanti siano stati i provvedimenti degli anni scorsi da parte della stessa Antitrust per stroncare le pratiche commerciali scorrette di questo tipo: nel dettaglio, queste ultime consistono soprattutto nell’invito di società e professionisti alla trasmissione di dati e informazioni che poi dovrebbero essere sfruttati a fini di pubblicità. Si tratta di un argomento che merita una riflessione e un approfondimento importante. Tra l’altro, qualche sospetto deriva anche dal fatto che la sede di Avron sia in un paese straniero, nella Slovacchia per la precisione.
Quello che viene nascosta è una proposta di tipo commerciale che viene a costare la bellezza di 1.271 euro, una cifra davvero sconsiderata e proibitiva. L’intervento dell’Antitrust è di fondamentale importanza, in quanto le aziende non sono dei veri e propri consumatori, dunque non possono beneficiare della stessa tutela in casi simili. Quello che bisogna fare è leggere con la massima attenzione possibile ogni tipo di clausola contrattuale, in modo da capire le reali caratteristiche del servizio che viene proposto.