Enel, la maggior utility del nostro paese, sta focalizzando i propri investimenti, presenti e futuri, sui paesi dell’America Latina: in pratica, questa scelta è stata dettata soprattutto dal fatto che le energie rinnovabili devono pur sempre rimanere una priorità, ma la recessione economica sta comunque incidendo sulla domanda di elettricità. Quindi, l’ente è intenzionato a guardare soprattutto all’estero, tenendo d’occhio anche le nazioni dell’Europa orientale, Russia in primis, come suggerito in più di una occasione da Luigi Ferraris, direttore finanziario del gruppo. L’obiettivo più importante che deve essere raggiunto entro il 2016 riguarda la pianificazione di altri 4,5 gigawatt da aggiungere alla capacità rinnovabile complessiva, un traguardo senza dubbio ambizioso.
La crescita al di fuori del mercato domestico (Italia e Spagna per la precisione) dovrebbe consentire di tenere in vita la domanda per tutto il corso di quest’anno: la crisi del debito europeo ha costretto molti governi a tagliare diverse voci di spesa, pertanto l’atteggiamento dell’Enel può essere spiegato in questa maniera. D’altronde, è stato appena ridotto perfino il target relativo al dividendo da garantire nel 2012, ma si è comunque fiduciosi nel fatto che il reddito potrebbe essere sostenuto in maniera adeguata dalle nuove installazioni di pannelli solari.
La spesa prevista e programmata in tal senso ammonta a 6,1 miliardi di euro, una somma che andrà a coprire i cinque anni compresi tra il 2012 e il 2016. L’energia eolica, in particolare, dovrebbe andare a riguardare diverse aste e contratti a lungo termine, come ad esempio quelli del Brasile. Non bisogna poi dimenticare, infine, che anche la Romania fa parte del novero di paesi ritenuti “interessanti” da Enel, tanto entro i prossimi quattro anni è destinata ad essere la protagonista di nuovi siti e impianti, con incentivi alla produzione e programmi di certificazione verde che potrebbero crescere in maniera consistente, ancora una volta grazie al vento.