Fincantieri sta assumendo decisamente i colori della bandiera americana: proviene infatti proprio dagli Stati Uniti l’ultima commessa a cui dovrà far fronte la compagnia triestina, più precisamente dalla Marina Militare a stelle e strisce (la Us Navy). Entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta di un versamento da ben 715 milioni di dollari che si riferiscono a due costruzioni specifiche, vale a dire le unità che ampliano la serie di pianificazioni che sono state analizzate a partire dal 2010 con il programma denominato Littoral Combat Ships (meglio noto con l’acronimo Lcs). Fincantieri fa parte del consorzio attivo in questo senso, vale a dire quello che è guidato da una multinazionale ancora più importante, la Lockheed Martin, celebre per le sue opere in ambito ingegneristico e della difesa.
Il cantiere in questione, inoltre, è già stato costruito da tempo nella città di Marinette, nello stato federale del Wisconsin. I contratti a cui si sta facendo riferimento prevedono altre realizzazioni proprio in quest’area, con due nuove navi che andranno a impreziosire la flotta della Marina; i nomi scelti in questo caso, inoltre, sono quelli di Uss Little Rock e di Uss Sioux City, unità gemelle della Milwaukee e della Detroit, anch’esse in fase di costruzione. L’inizio dei lavori, al contrario, deve essere fatto risalire al 2008, quando è stata consegnata in va ufficiale la nave prototipo dell’intero programma, ovvero la Freedom.
In aggiunta, non bisogna dimenticare che tra sei mesi la seconda unità conoscerà per la prima volta il mare, la ribattezzata Fort Worth. L’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha espresso entusiasmo e soddisfazione per questa operazione, la quale si unisce idealmente al recente ordine da novanta milioni di dollari che è stato avanzato direttamente dalla guardia costiera americana. Il gruppo friulano sembra dunque avere un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti e non escluso che altre navi possano essere richieste in futuro.