E’ un crollo record quello riscontrato dal mercato auto del vecchio Continente, che nel corso del mese di febbraio ha subito un passo indietro di 9,2 punti percentuali nel volume di immatricolazioni rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente, per un numero complessivo di nuovi veicoli venduti pari a 923.381 unità, conseguendo di fatti il quinto calo mensile consecutivo nel dato statistico.
A sostenerlo è stato negli scorsi giorni l’ACEA, l’Associazione Europea che riunisce i produttori di auto, secondo cui il declino sarebbe altresì stato la contrazione più grave dal mese di ottobre 2010, quando il passo indietro delle immatricolazioni si concretizzò in un – 16 punti percentuali. Complessivamente, le vendite del primo bimestre dell’anno si sono contratte di 7,8 punti percentuali a 1,93 milioni di veicoli.
Sul fronte internazionale, il calo più significativo lo si è avuto in Francia, secondo principale mercato delle auto europee dietro la Germania, dove la flessione delle vendite è stata pari a 20 punti percentuali, un punto percentuale peggio dell’Italia, a sua volta terzo mercato auto più importante del vecchio Continente.
Per quanto riguarda le previsioni dei principali brand di mercato, Toyota Motor e BMW hanno già reso noto di stimare una contrazione di circa 5 punti percentuali nelle vendite auto europee, per il quinto calo annuale consecutivo. La causa, ovviamente, andrebbe ricondotta alla straordinaria crisi del debito sovrano, e ai suoi riflessi economici, con conseguente freno dei consumi del settore.
Una situazione che non è detto che possa migliorare sul breve termine. Gli analisti di mercato si attendono infatti due o tre trimestri ancora molto critici, prima che il mercato delle quattro ruote possa stabilizzarsi definitivamente. Molto dipenderà altresì dalla volontà – o meno – di lanciare nuovi provvedimenti governativi sul comparto.