Hewlett Packard, il leader mondiale nella produzione di personal computer, ha reso noto di aver autorizzato un incremento di 10 punti percentuali nel suo dividendo trimestrale, che la società dovrebbe formalizzare nel corso del mese di maggio. L’attuale dividendo, in pagamento il 4 aprile, rimarrà invece stabile a 12 centesimi per azione, come precisato da una nota ufficiale fornita alla stampa dalla società di Palo Alto, in California.
La compagnia, anche attraverso questa mossa, cerca di rilanciare le sorti del proprio patrimonio azionario sui mercati regolarmentati, con i prezzi dei titoli che hanno subito un calo complessivo di quasi 35 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente. Sotto la guida dell’attuale amministratore delegato Meg Whitman, che ha preso il timone di HP nel precedente mese di settembre, l’azienda sembra essere duramente interessata da una procedura di ristrutturazione e da un processo corposo di investimenti nella ricerca e nello sviluppo.
A preoccupare maggiormente sono, ad ogni modo, le condizioni finanziarie che HP si troverà a fronteggiare, e che Whitman ha dichiarato essere particolarmente “sfidanti”. Proprio al fine di creare nuove sinergie utili anche per rafforzare patrimonialmente e finanziariamente la gestione della società, l’amministratore delegato sta cercando di definire l’union della divisione che gestisce i personal computer, e quella che gestisce le stampanti, in un unico gruppo da affidare nelle mani di Todd Bradley, finora “condottiero” della divisione PC.
Ad ogni modo, ben difficile è cercare di comprendere quale possa essere l’evoluzione dell’approccio di Hewlett Packard. Un leader in un comparto che sta maggiormente soffrendo l’attacco aggressivo del segmento dei tablet, e che pertanto – pur in mantenimento della stessa quota di mercato – potrebbe vedersi ridotta drasticamente la dimensione della torta da spartire, in maniera non equa, tra gli operatori del settore.