Anche nel corso dell’ultimo trimestre del 2011 Research In Motion – la società canadese che produce i Blackberry – ha dovuto ammettere il segno negativo nel proprio conto economico di periodo. Una perdita netta che è ammontata a quota 125 milioni di dollari, e che risulta essere figlia di un ribilanciamento dell’attuale vertice manageriale, che deve fronteggiare un calo del giro d’affari nonostante l’incremento del numero totale di utenti, e il tentativo di modificare la strategia industriale, andando a concentrare maggiori sforzi sul segmento corporate, a parziale rinuncia di quello privato, che sembra essere stato prevalentemente indirizzato verso i prodotti Apple & co.
Non si sa se quanto accaduto in contabilità RIM nel corso dell’ultimo trimestre sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: quel che è certo è che, dopo tante indiscrezioni, presto vedremo nuovi cambiamenti ai vertici della società canadese, con l’ex amministratore delegato Jim Balsillie – co-fondatore del gruppo – che lascerà anche il consiglio di amministrazione.
Tornando sui dati contabili, segnaliamo come la Research In Motion abbia chiuso il quarto trimestre fiscale con perdite nette pari a 24 centesimi per azione (appunto, 125 milioni di dollari), invertendeo la tendenza dell’utile di 934 milioni di euro (1,78 dollari per azione) conseguiti nello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le soli voci straordinarie, la società avrebbe comunque riportato un profitto pari a 80 centesimi per azione, un centesimo in meno del consensus. Il giro d’affari è infine calato da quota 5,56 miliardi di dollari agli attuali 4,19 miliardi di dollari: un crollo che mal combacia con l’incremento del numero di abbonati, che ha superato i 77 milioni di unità a livello globale.
“La società valuterà una serie di opportunità strategiche, comprese collaborazioni e joint venture, concessioni in licenza e leverage di alcuni asset” – ha dichiarato l’amministratore delegato Thorsten Heins.
► STRATEGIA RIM PER RILANCIARE LE VENDITE