Crescita vendite Louis Vuitton

 Anche se la crisi ha intaccato – ma solo parzialmente – il proprio settore, Lvmh, proprietario dei marchi Louis Vuitton, Celine, Givenchy e Guerlain, ha riscontrato un incremento delle vendite di 25 punti percentuali a 6,58 miliardi di euro, con un incremento a doppia cifra che ha coinvolto in maniera omogenea tutte le attività del gruppo.

Il ricavato dell’ultimo anno è pertanto maggiore di quanto atteso dai principali analisi di settore, che stimavano una crescita delle vendite pari a 22 punti percentuali. “Il gruppo” – ha dichiarato la stessa società in una nota – “conferma una dinamica eccellente all’inizio di quest’anno, con progressi particolarmente evidenti in Asia e negli Stati Uniti, e una buona crescita in Europa, nonostante l’ambiente difficile”.

Per quanto invece riguarda il primo trimestre, rilevata una forte accelerazione nella crescita del gruppo, che durante la prima parte dello scorso anno aveva rilevato vendite in incremento di 17 punti percentuali, e negli ultimi tre mesi del 2011 di 20 punti percentuali. In particolare, i prodotti relativi a moda e pelletteria avrebbero rilevato vendite in aumento di 17 punti percentuali a 2,37 miliardi di euro. La sezione vini e liquori, altro importante business del gruppo, è invece cresciuto di 22 punti percentuali a 926 milioni di euro, grazie al successo del cognac Hennessy in Asia. Le vendite di orologi e di gioielli sono infine cresciute di 141 punti percentuali a 630 milioni di euro, grazie – fondamentalmente – all’acquisizione della società Bulgari (al netto di tale transazione, la crescita sarebbe stata di 17 punti percentuali).

In rialzo altresì le vendite del comparto della distribuzione, con un aumento di 28 punti percentuali a 1,82 miliardi di euro. Molto buone le prestazioni dei brand Sephora e Dfs, con progettazione di nuove aperture in Brasile e in Scandinavia, con incremento delle vendite di profumi e cosmetici del 12% a 899 milioni di euro.

LA CINA E GLI INVESTITORI STRANIERI

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