Gli italiani sono da sempre amanti dei “ponti” che si organizzano durante le festività e anche pochi giorni a disposizione di ferie sono sfruttati per partire: la fine di questo mese e l’inizio del prossimo mettono a disposizione due occasioni importanti, vale a dire la giornata di domani, il 25 aprile, e il 1° maggio, festa dei lavoratori. La Federalberghi ha provato a capire cosa succederà nei prossimi giorni, stimando come i cittadini che decideranno di fare il ponte per domani preferiranno senza dubbio le località marittime nel caso in cui dovessero rimanere in Italia (le preferenze in questione ammontano al 48% per la precisione), con la montagna che verrà gettonata dal 21% dei partenti, seguiti poi da percentuali sempre minori per quel che concerne le località principali dal punto di vista artistico, le terme e i laghi (appena il 2%).
L’indagine della federazione è molto utile per comprende uno dei tipici atteggiamenti dei consumatori in un momento economico così difficile e travagliato. Le preferenze nei confronti dell’albergo come struttura ricettiva sono ancora molto ampie (il 34% del campione preso in esame), ma non bisogna disdegnare nemmeno i dati relativi alla scelta di rimanere a casa di parenti e amici e nemmeno la domanda relativa alla casa di proprietà (quest’ultima opzione ha raccolto il 17% della domanda complessiva).
Che cosa c’è da dire, invece, in merito alla spesa? I calcoli in questione hanno messo in luce voci molto specifiche, vale a dire i trasporti, il cibo, il vitto e i divertimenti vari. Ebbene, la spesa pro-capite sarà in media pari a 326 euro, un valore che si ottiene da altre due cifre, i 317 euro di chi rimarrà nel nostro paese e i 455 euro di chi si recherà all’estero: in questa maniera, il volume d’affari che sarà garantito arriverà fino a 1,6 miliardi di euro, con la vacanza che durerà poco meno di tre notti.