Per Luxottica si prospetta un futuro incoraggiante

 C’è un titolo azionario che vale la pena analizzare nella giornata odierna, quello di Luxottica: il gruppo di Agordo, celebre per la sua produzione e commercializzazione di occhiali, è una delle migliori società ad alta capitalizzazione di Borsa Italiana, con delle performance che si stanno caratterizzando ultimamente per la loro controtendenza rispetto all’indice Ftse Mib. Ebbene, il titolo in questione è stato scambiato oggi a 26,29 euro, il che equivale a dire che è stato registrato un rialzo di 1,51 punti percentuali e un passaggio di mano di più di duecentomila azioni. L’andamento è stato positivo grazie, in particolare, grazie agli ultimi aggiornamenti delle previsioni relative al 2012. In pratica, il gruppo dovrebbe vivere dei mesi piuttosto tranquilli, anche se la situazione europea deve sempre essere monitorata con la massima attenzione.

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Apple progetta espansione cinese grazie a Baidu

 Apple ha in mente di coltivare una rapida espansione nel mercato cinese grazie (anche) a una più stretta collaborazione con Baidu, titolare del più noto motore di ricerca utilizzato nel Paese asiatico. Attraverso una maggiore integrazione dei servizi Baidu all’interno degli smartphone iPhone, Apple cercherà di poter attirare un numero crescente di utenti della nazione più popolosa del mondo, uno dei mercati certamente più allettanti per l’information technology.

Stando a quanto riportano alcune fonti bene informative, l’intesa che permetterà di integrare il motore di ricerca di Baidu all’interno dei web tool degli iPhone, per dettagli che dovrebbero essere ufficializzati interamente entro il termine della giornata. È probabile, infatti, che le informazioni attese per questo nuovo piano cinese possano essere svelate proprio in queste ore, in concomitanza con lo svolgimento della conferenza degli sviluppatori Apple, che si tiene – come ogni anno – a San Francisco.

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Joint venture Vodafone – Telefonica

 Vodafone e Telefonica hanno raggiunto un accordo per realizzare una joint venture (50 – 50) per gestire le proprie reti di telefonia mobile nel mercato del Regno Unito, a un costo inferiore rispetto a quello dei concorrenti. Una mossa che potrebbe consentire al duo telefonico di poter conseguire un valore aggiunto, all’interno di un clima e di un contesto sempre più competitivo, determinato da una similare azione da parte di Deutsche Telekcom e France Telecom.

In seguito all’intesa raggiunta, le società provvederanno a “gestire una singola rete nel mercato del Regno Unito, nel quale le due compagnie potranno operare per servizi voce e web” – hanno dichiarato le parti interessate in due comunicati distinti, nei quali si precisa altresì che le società continueranno a competere in “ognuno degli altri segmenti di servizio e di prodotto”.

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Cgia Mestre: gli albergatori i più colpiti dall’Imu

 Non saranno certo contenti gli albergatori del nostro paese di quanto certificato dall’ultima analisi della Cgia di Mestre: secondo l’associazione veneta, infatti, sono proprio loro i soggetti maggiormente colpiti per quel che riguarda il versamento dell’Imposta Municipale Unica (Imu). Si tratta di un esborso finanziario pari a 8.450 euro per ogni singola persona, una cifra davvero molto alta. La confederazione mestrina ha voluto esaminare nel dettaglio quali sono le categoria economiche italiane che vengono interessate da questa imposizione fiscale e il primato è andato proprio agli albergatori. Lo studio in questione, inoltre, si è avvalso dell’applicazione di quella che attualmente l’aliquota ordinaria, vale a dire il 7,6 per mille, nonostante i comuni abbiano la facoltà di aumentarla fino al 10,6 per mille.

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Inps: i chiarimenti sui contributi degli artigiani

 Artigiani e Inps, il rapporto sarà ancora più stretto: in effetti, in base a quanto precisato da una delle ultime circolari dell’ente previdenziale, tutti quei soggetti che pongono in essere tale tipo di attività sono obbligati a versare i contributi, senza alcuna distinzione tra chi è iscritto o meno all’albo degli artigiani. Uno dei chiarimenti in questione si riferisce alle nuove disposizioni normative che sono state introdotte in merito all’avvio delle nuove imprese. Queste ultime si avvalgono infatti di una dichiarazione apposita, ComUnica, un documento che certifica il possesso dei requisiti della qualifica artigiana. Con essa, inoltre, è possibile iscriversi al già citato albo, con la decorrenza che si fa partire dal momento in cui inizia effettivamente l’attività.

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Moody’s taglia rating banche tedesche

 Moody’s, una delle più note agenzie di rating di tutto il mondo, si è abbattuta con la sua scure anche sulla Germania. L’istituto ha infatti scelto di ridurre il rating ad alcuni istituti di credito tedeschi, continuando ad analizzare la tenuta del big di riferimento, Deutsche Bank, e certificando – nel tempo – che lo stato di salute dell’economia di Berlino sarebbe comunque “buono”, soprattutto se confrontato con quanto sta accadendo nei vicini confini.

Ad ogni modo, Moody’s ha scelto di ridurre di un notch il rating di sette banche tedesche, e delle rispettive controllate, assumendo come determinante fondamentale l’aumento del rischio “per la la qualità degli asset bancari legati all’area euro e della limitata capacità di assorbire ulteriori perdite”, con impatti conseguenti sul patrimonio degli istituti

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Il tavolo della Federcontribuenti sulle utenze domestiche

 Le aspettative per il nuovo tavolo che è stato aperto dalla Federcontribuenti sono davvero molto alte: in effetti, la Federazione Nazionale dei Contribuenti dello Stato e delle Autonomie Locali ha deciso di confrontarsi con le principali aziende che nel nostro paese si occupano delle tre utenze per eccellenza, vale a dire acqua, luce e gas. Il tavolo in questione, inoltre, riguarderà anche il governo, in modo che si possa intervenire e rendere note le lamentele crescenti dei cittadini italiani, alle prese con gli effetti peggiori della crisi economica e costretti a privarsi di tali servizi, necessari per ogni vita che si possa davvero definire dignitosa. Le testimonianze sono state raccontate dal numero uno della Fedecontribuenti, Carmelo Finocchiaro.

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Piano salvataggio banche spagnole

 Non sembra esservi pace per il sistema bancario spagnolo. Il governo sta infatti lavorando in tempi rapidi a una nuova riforma del mercato, che possa assicurare agli istituti di credito una liquidità sufficiente a coprire le perdite sui mutui e assicurare prestiti alle imprese, evitando il peggioramento di una situazione di credit crunch e di instabilità patrimoniale, che potrebbe acuirsi nel corso delle prossime settimane, generando un effetto esplosivo sull’economia e la finanza locale e internazionale.

A preannunciare i contenuti della riforma è stato il quotidiano spagnolo Cinco Dias, secondo cui la revisione, la terza per il 2012, è stata richiesta dalle autorità europee all’interno di un negoziato finalizzato a ricapitalizzare le banche spagnole con finanziamenti europei. Ma cosa prevedono le nuove regole, e in che modo potrebbero avere un impatto positivo sui conti degli istituti di credito iberici?

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Processo Kerviel per buco SocGen

 Ha preso il via pochi giorni fa il processo d’appello nei confronti dell’ex trader francese di Societe Generale, Jerome Kerviel, che in primo grado era stato condannato a tre anni di carcere per il buco da 5 miliardi di euro generato in capo alla propria società di riferimento. Uno scandalo finanziario di straordinaria entità, il più grande gap negativo nella storia francese, generato da una serie di transazioni rappresentate da rischiose scommesse sui derivati, senza adeguata copertura.

Il trader si è difeso, ribadendo dinanzi ai giudici di non essere “responsabile per nessuna di queste perdite”, in quanto avrebbe “sempre agito seguendo le regole decise dai superiori”. Una tesi che cerca di invertire la tendenza del primo grado, quando i giudici assolsero da ogni responsabilità la banca francese, che in seguito alla maxi perdita fu costretta a ricapitalizzare il proprio patrimonio.

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Confcommercio: i consumi italiani rimangono al palo

 I consumi italiani non riescono affatto a tirare, anzi sono precipitati in un vortice senza fondo: è questo il quadro dipinto ieri dalla Confcommercio in merito alla situazione aggiornata al mese di aprile. In effetti, secondo l’indicatore della confederazione, due mesi fa si è assistito a una riduzione preoccupante di ben 2,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011. Volendo essere più precisi, si tratta del quinto risultato negativo consecutivo che viene registrato in tal senso, con il trend che è cominciato da dicembre, oltre che la peggior performance da oltre un anno a questa parte. Tra l’altro, non sono previsti cambiamenti di sorta nei prossimi mesi, dunque anche il futuro non invita certo all’ottimismo.

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