Il secondo semestre dello scorso anno, vale a dire il periodo di tempo compreso tra i mesi di luglio e dicembre del 2011, è stato caratterizzato da un andamento piuttosto stabile per quel che concerne il rendimento immobiliare delle città più importanti del nostro paese: la conferma in questione la si è avuta grazie all’analisi approfondita condotta dall’Ufficio Studi di Tecnocasa. Entrando maggiormente nel dettaglio, la stabilità rispetto agli anni precedenti è stata molto evidente, con un rendimento lordo che ogni anno è stato molto vicino ai 3,9 punti percentuali. Il celebre gruppo immobiliare ha preso in esame le quotazioni delle abitazioni, ma anche dei canoni di locazione: il primo anno di interesse in tal senso è il 2002, esattamente dieci anni fa, mentre quello finale il 2011.
Redazione
Compensi Air France contestati dal governo
Il governo di Hollande, recentemente insediatosi a Parigi, ha reso noto di non condividere la scelta di versare 400 mila euro sotto forma di “clausola di non concorrenza”, all’uscente amministratore delegato di Air France, Pierre Henri Geourgeon. Un intervento, quello del ministro delle Finanze e del suo collega del Riassetto produttivo, che è stato chiaro e univoco, ed ha avuto come obiettivo quello di rendere evidente il “fastidio” nei confronti dell’indennità / bonus erogata in favore dell’ex top manager della compagnia di bandiera transalpina.
L’ex amministratore delegato di Air France era riuscito a ottenere la gratifica grazie all’impegno formale di non lavorare per la concorrenza per un periodo di tempo determinato. Peccato che l’erogazione del bonus avvenga in un momento particolarmente complicato per la società, che versa in cattive compagnie economico finanziarie, ed ha in mente di licenziare un piano di tagli da 2 miliardi di euro che prevede – tra le tante altre iniziative – il congelamento dei salari e la probabile soppressione di circa 5 mila posti di lavoro.
Cedolini elettronici, è valido anche il sito web con password
Uno degli ultimi interpelli del Ministero del Lavoro ha fornito alcune precisazioni importanti sul cosiddetto cedolino elettronico: in estrema sintesi, il dicastero del Welfare ha espresso il suo parere favorevole nei confronti di tale strumento, oltre al suo utilizzo, visto che lo si potrà andare a consegnare in vari modi, in primis attraverso la posta elettronica (non necessariamente la Pec, quella certificata), ma anche con un’area riservata di un portale internet a cui accedere con delle opportune credenziali. In pratica, Via Veneto ha voluto rispondere ai dubbi espressi dai consulenti del lavoro, intenzionati a conoscere alcune delucidazioni a tal proposito. In particolare, la curiosità riguardava la possibilità per il datore di lavoro privato di fare riferimento agli obblighi previsti dalla Legge 4 del 1953 (“Norme concernenti l’obbligo di corrispondere le retribuzioni ai lavoratori a mezzo di prospetti di paga”).
Forte crescita vendite Toyota negli USA
Le vendite di Toyota Motor negli Stati Uniti stanno divenendo nuovamente molto imponenti. Sebbene di scarsa significatività, rispetto a un anno fa lo sviluppo percentuale delle vendite è infatti davvero straordinario: all’epoca, tuttavia, il terremoto che si era abbattuto sull’arcipelago giapponese, e il conseguente tsunami e la crisi nucleare, aveva di fatto interrotto le linee produttive, generando serissimi pregiudizi alla tenuta dei conti societari.
Le vendite di veicoli leggeri nel corso del mese di maggio sono cresciute del 31 per cento a 1,39 milioni di unità. Le vendite di veicoli industriali sono cresciute a un volume annualizzato a quota 14,4 milioni di unità. Grazie al buon giro d’affari conseguito da Toyota Motor nel corso della primissima parte dell’anno, la quota di mercato di Toyota è cresciuto di quasi un punto percentuale negli Stati Uniti, consolidando la terza piazza dopo General Motors e Ford Motor.
A giudizio l’ex AD di Barclays
L’ex amministratore delegato della divisione italiana di Barclays è stato rinviato a giudizio per infedeltà patrimoniale ai danni dello stesso gruppo britannico. Stando a quanto sta emergendo in questi giorni, il manager, Vittorio De Stasio, avrebbe concesso finanziamenti senza requisiti per oltre 10 milioni di euro, ricevendo in cambio del denaro depositato su alcuni conti esteri a Monaco. A denunciare i fatti è stata la stessa società inglese.
Insomma, per De Stasio le accuse sembrano essere piuttosto pesanti, poiché tale è la fattispecie di concessione dei finanziamenti bancari senza accurata e idonea valutazione della bontà del cliente, e ricevendo in cambio di tale generosità delle ricompense monetarie. Il decreto di giudizio immediato disposto dal giudice per le indagini preliminari Fabio Antezza elenca uno dopo l’altro tutti i movimenti bancari del manager con il quale lo stesso incassava il denaro.
La crisi economica fa aumentare l’import di legna da ardere
Come accade un po’ troppo spesso ultimamente, le analisi della Coldiretti invitano a riflettere sull’attuale situazione economica del paese: come ha accertato l’associazione agricola, infatti, la crisi economica e il conseguente rincaro dei combustibili hanno causato, è proprio il caso di dirlo, un ritorno di fiamma per i camini. Non è un caso che le importazioni da legna da ardere abbiano fatto registrare un +17% per quel che riguarda i mesi invernali di quest’anno. Si tratta del valore più alto in assoluto degli ultimi due decenni, un record che vale la pena approfondire. Gli italiani hanno quindi modificato le loro abitudini in maniera evidente, ma si è trattato di un qualcosa di forzato, alla luce del minore potere di acquisto che si ha a disposizione. Allo stesso tempo, il consumo del tipico carburante per il riscaldamento, il gasolio, è sceso di ben sedici punti percentuali.
Azioni RIM sotto i 10 dollari
Le azioni della società Research in motion, produttrice degli smartphone Blackberry, sono calate al di sotto dei 10 dollari. Una valutazione che non veniva riscontrata da più di 8 anni, e che è figlia delle deludenti notizie che si stanno affacciando sul fronte consuntivo e previsionale.
In particolare, la società ha stimato che il quarto trimestre fiscale si chiuderà con un fatturato in flessione di almeno il 26 per cento a quota 3,64 miliardi di dollari, mentre i profitti netti dovrebbero addirittura crollare del 72 per cento a 197,5 milioni di dollari. La società ha chiesto così una consulenza a JPMorgan e a Rbc Capital Markets per la revisione delle proprie attività e delle performance finanziarie, e intanto progetta potenziali riduzioni del personale, per una scelta che dovrebbe coinvolgere le 2 o – come sembra più probabile – le 3 mila persone.
Cafè do Brasil acquisisce anche La Tazza d’Oro
Il comparto del caffè italiano è interessato in queste ultime ore da una operazione davvero importante: Cafè do Brasil, azienda napoletana leader per quel che concerne questa specifica commercializzazione, ha infatti deciso di acquisire la cagliaritana La Tazza d’Oro. Come può essere interpretata una mossa del genere? Anzitutto, bisogna ricordare che il colosso partenopeo vanta la proprietà di due marchi commerciali di peso, vale a dire Kosè e Kimbo, quindi in questa maniera si cerca di espandere ulteriormente le attività a livello nazionale. D’altronde, l’esercizio finanziario del 2011 si è chiuso in maniera davvero brillante, tanto che i ricavi sono aumentati di ben 8,7 punti percentuali.
Il manifatturiero italiano è ancora in affanno
Il settore manifatturiero del nostro paese non riesce proprio a riprendersi dalla sua situazione critica: ormai sono ben dieci mesi consecutivi che il comparto in questione è protagonista di contrazioni su contrazioni, come successo appunto a maggio, il mese che si è concluso proprio ieri. In realtà, se proprio si vuole essere precisi, bisogna sottolineare come in questi ultimi trentuno giorni il dato ha fatto registrare un interessante recupero rispetto a quanto rilevato ad aprile, ma la soglia psicologica, cinquanta punti, è ancora troppo lontana. Tutte queste stime sono state estrapolate dall’ultima indagine compiuta da Markit, compagnia che si occupa di servizi relativi all’informazione finanziaria, e da Adaci (Associazione Italiana di Management degli Approvvigionamenti).
Panasonic taglierà altri posti di lavoro
Panasonic, uno dei principali produttori di TV al mondo, ha annunciato di voler dar seguito a nuove operazioni di ristrutturazione aziendale, che produrranno importanti tagli dei posti di lavoro. In particolare, la società giapponese – che avrebbe già ridotto il proprio organigramma di circa 36 mila unità – vorrebbe produrre nuovi snellimenti tra le fila dei propri dipendenti, seppur – attualmente – non siano disponibili stime precise sull’impatto della nuova azione industriale.
La società dovrebbe tuttavia ridurre i posti di lavoro dal proprio quartier generale: a subire gli effetti delle scelte delle compagine saranno pertanto i dipendenti delle sedi centrali, mentre minori dovrebbero essere gli impatti da parte di coloro che lavorano nelle unità di produzione, più penalizzati durante lo scorso anno fiscale.