Ultimi giorni da dimenticare, per Sony. La società giapponese, uno dei brand storici dell’elettronica internazionale, ha infatti ceduto oltre 4 punti percentuali durante le negoziazioni alla Borsa di Tokyo, a causa delle cattive previsioni sull’andamento dell’euro. La debolezza della valuta unica europea potrebbe infatti nuocere alle previsioni relative alle esportazioni giapponesi nel vecchio Continente: di qui il brusco arretramento della capitalizzazione di mercato della società nipponica, con uno scivolone mai visto da 25 anni a questa parte.
Il declino nella capitalizzazione di mercato non ha, ovviamente, riguardato la sola Sony, che tuttavia si è presa la cattiva briga di fare da apripista a una serie di sedute particolarmente deludenti per le società nipponiche produttrici di dispositivi elettronici. Canon, che ottiene circa il 30% dei suoi ricavi in Europa, e Panasonic, hanno seguito Sony (che genera un quinto del suo giro d’affari nel vecchio Continente) nella strada del deprezzamento di mercato.