Risultati deludenti per France Telecom

 France Telecom, società telefonica francese, uno dei maggiori operatori internazionali nel settore delle telecomunicazioni, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con risultati sostanzialmente deludenti, contraddistinti da ricavi in flessione e contrazione del margine. La Orange, la società controllata che gestisce il business della telefonia mobile, afferma intanto di aver perso oltre 600 mila clienti.

Con i presupposti di cui sopra, la prima parte del 2012 non può che caratterizzarsi per evidenze sostanzialmente negative. Complice la crisi economica da una parte, la crescita dell’uso dei canali non a pagamento dall’altra e, in mezzo, una concorrenza non certo poco agguerrita, France Telecom si è trovata nella difficile situazione di gestire un giro d’affari in corposo ribasso, e un utile operativo che inizia a risentire dei tempi.

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Adoc: in aumento i principali prezzi delle spiagge

 Neanche un semplicemente spostamento in spiaggia per godersi un po’ di mare si salverà dai continui rincari che stanno interessando l’Italia: la conferma è giunta direttamente dall’ultima analisi condotta dall’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), la quale ha voluto capire quali saranno i costi di una giornata al mare in questo 2012. Ebbene, i risultati non sono certo incoraggianti. Entrando maggiormente nel dettaglio, si scopre che la crisi economica non ha infatti impedito all’acqua marina di diventare ancora più salata, molto più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In pratica, l’indagine dell’associazione dei consumatori si è focalizzata su una famiglia composta da quattro persone: il nucleo appena descritto sarà costretto a pagare in media ben cento euro, una somma che rappresenta un incremento di 2,3 punti percentuali rispetto a quanto calcolato nel 2011.

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Brusco calo nel 2012 per gli acquisti dei fiori

 Come recita Massimo Ranieri nella celebre “Rose rosse”, i fiori sanno parlare di noi, ma chissà se questa canzone potrebbe essere attuale anche al giorno d’oggi: in effetti, la crisi finanziaria è riuscita a stritolare qualsiasi settore ed è arrivata perfino a provocare la contrazione degli acquisti di fiori. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, queste compere sono calate di ben cinque punti percentuali nel corso del 2012, un declino che si ottiene dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. I dati in questione sono stati messi in luce dalla Coldiretti, la quale ha voluto capire come si sono evolute le vendite di fiori e piante nel nostro paese, prendendo spunto dalle rilevazioni dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo) per quel che riguarda i mesi di gennaio e febbraio.

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Dati positivi per BMW

 Bmw, uno dei marchi leader delle quattro ruote a livello mondiale, può festeggiare l’ufficialità dei propri ultimi dati economico finanziari. La società sta infatti rilevando un incremento del fatturato di 14,1 punti percentuali a 18,2 miliardi di euro, con un Ebit in sviluppo positivo di 18,8 punti percentuali a 2,13 miliardi di euro, utili al lordo delle tasse cresciuti di 21,8 punti percentuali a 2,076 miliardi di euro e utili netti in aumento di 18,1 punti percentuali a 1,349 miliardi.

Il trimestre si è così concluso con “i migliori risultati in tutta la storia dell’azienda”, come ricordato dall’amministratore delegato Norbert Reithofer durante una recente conferenza tenutasi a Monaco. Il manager ha in particolar modo sottolineato come i fattori essenziali del successo del gruppo siano l’elevata domanda a livello mondiale per le auto prodotte dal gruppo, la forza dei marchi (Bmw, Mini e Rolls Royce) e i miglioramenti nell’efficienza e nella produttività.

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Licenziamenti Lufthansa

 Durante il primo trimestre del 2012 Lufthansa ha ottenuto perdite più che raddoppiate rispetto a quelle conseguite nello stesso periodo dello scorso anno. Di conseguenza, precisa la società, nel prossimo futuro potrebbe essere necessaria una forte riduzione del personale, e perfino la creazione di una compagnia aerea low cost che potrebbe rinvigorire nel migliore dei modi la concorrenza nei confronti di alcuni competitors di riferimento, come Easyjet e Ryanair.

La società, stando a quanto emerge dalle ultime indiscrezioni, si appresterebbe pertanto a varare piani per il taglio di almeno 3.500 posti di lavoro, cedendo parte degli aeromobili per il corto e medio raggio (pertanto, per le rotte continentali europee) a una controllata low cost. L’obiettivo, stando a quanto affermato dal CEO Christoph Franz, e i responsabili finanziari dell’aerolinea, è di risparmiare almeno 1,5 miliardi di euro di qui al 2014.

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Nel 2011 forte aumento delle rimesse degli immigrati in Italia

 Il 2011 è stato caratterizzato da un totale molto interessante per quel che riguarda le rimesse degli immigrati che vivono nel nostro paese: l’importo in questione ammonta infatti a 7,4 miliardi di euro, una somma che è risultata in aumento di ben 12,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente (circa sei miliardi di euro per la precisione). Le rimesse sono da sempre una componente essenziale della bilancia commerciale e in questo caso hanno addirittura rappresentato quasi mezzo punto percentuale del nostro prodotto interno lordo. Volendo essere ancora più precisi, c’è da sottolineare come l’invio pro-capite di ogni immigrato è stato di circa 1.618 euro l’anno, con il continente asiatico che l’ha fatta da padrona.

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Profitti Ubs in forte calo

 Ubs, il big svizzero del credito, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con utili pari a 688,2 milioni di euro, nettamente inferiori alle stime dei principali analisti di mercato, che invece attendevano un risultato netto del conto economico di periodo intorno ai 900 milioni di euro. Un risultato, pertanto, fortemente deludente, che rischia di accentuare i malumori degli azionisti nei confronti del management della prima banca elvetica.

Nel corso del primo trimestre, infatti, gli utili netti sono letteralmente precipitati di 54 punti percentuali, fermandosi a 827 milioni di franchi (688,2 milioni di euro) a causa delle partite straordinarie. Un flop parziale che ha reso improvvisamente più prudenti i vertici societari, che hanno espresso particolare cautela circa il prossimo futuro a breve termine, con risultati e prospettive incerte sul secondo trimestre e sull’intero esercizio fiscale, che rischia di risentire più del previsto del difficile contesto macroeconomico.

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L’Inps rinnova gli sgravi fiscali per il settore della pesca

 Il settore italiano della pesca potrà ancora beneficiare di importanti sgravi dal punto di vista fiscale, ma le misure previste per quest’anno saranno decisamente ridotte rispetto al passato: in effetti, il 2012 sarà caratterizzato da un ridimensionamento dei pagamenti dei contributi, il quale verrà applicato nel limite del 60% di quanto dovuto, mentre tale percentuale salirà fino al 70% nel corso del 2013. Le indicazioni appena spiegate sono state rese pubbliche dall’Inps tramite una delle sue ultime circolari. L’ente previdenziale ha chiarito alcuni aspetti da ricollegare ai lavoratori autonomi che sono soliti svolgere attività di pesca. Questi ultimi, anche quando non beneficiano di una associazione in cooperativa, devono rispettare un obbligo ben preciso, vale a dire il versamento del contributo mensile.

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Cariparma Crédit Agricole: rinnovato il conto Crescideposito Più

 Il conto Crescideposito Più di Cariparma Crédit Agricole ha assunto una nuova veste che vale la pena approfondire: lo strumento in questione beneficerà infatti di due elementi che fino a ora ancora non erano stati messi a disposizione, vale a dire la durata quinquennale a un rendimento che avrà la possibilità di crescere fino a cinque punti percentuali. Altri due vantaggi di un certo rilievo, vale a dire la completa gratuità e la disponibilità piena e costante delle somme di denaro, sono stati mantenuti. La precedente versione è comunque ancora in vigore, con la durata più breve (due anni) e altri ritorni economici su cui fare affidamento. Si tratta quindi di un vero e proprio affiancamento.

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Prima trimestrale 2012 Lloyds

 Lloyds Banking Group, uno dei principali colossi creditizi della Gran Bretagna, ha dichiarato di aver chiuso il primo trimestre 2012 con risultati certamente soddisfacenti, grazie a utili più che raddoppiati, in grado di superare la maggior parte delle stime degli analisti. Gli utili ante imposte hanno infatti toccato quota 628 milioni di sterline (circa 1 miliardo di dollari) rispetto ai 284 milioni di sterline dello stesso periodo dell’anno precedente, con un balzo in avanti ben certificato dal comunicato stampa di qualche giorno fa da parte dei vertici societari.

Gli analisti avevano invece stimato il conseguimento di utili ante imposte superiori allo scorso anno, ma non oltre i 420 milioni di sterline. Maggiore incertezza vige invece sul futuro: la compagnia – per il 40% in mano al governo britannico – a causa delle debolezze e dell’indeterminatezza delle previsioni sullo sviluppo dell’economia nazionale, ha preferito rinviare la pubblicazione delle proprie stime puntuali sui risultati che intende conseguire nel futuro a breve e a medio termine.

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