Utile trimestrale Daimler

 E’ sostanzialmente positiva la prima trimestrale 2012 di Daimler. Il gruppo automobilistico, grazie a un soddisfacente traino delle vendite di auto, ha chiuso con profitti pari a 1,4 miliardi di euro, con ampie possibilità di sconfiggere i conti record del 2011, con ricavi per 107 miliardi di euro e utile operativo a 8,8 miliardi di euro.

Per la società tedesca, il primo trimestre si è concluso infatti con un incremento di 20 punti percentuali nell’utile netto, sostenuto dalla buona tenuta delle vendite delle auto a brand Mercedes, e dalla divisione dei veicoli più pesanti. I ricavi sono così cresciuti di 9 punti percentuali a 27 miliardi di euro, per un utile operativo in apprezzamento di 20 punti percentuali a 1,4 miliardi di euro, sopra le attese dei principali osservatori di mercato.

Per quanto concerne le stime sul 2012, Daimler – come dichiarato dal numero 1 Dieter Zetsche – prevede ricavi in aumento rispetto ai 107 miliardi del 2011, e un ebit in linea con i precedenti 8,8 miliardi di euro.

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Avviato lo stabilimento indiano della Piaggio

 Si sa ormai da tempo che Piaggio ha eletto il continente asiatico come la sua area privilegiata per potenziare i business: in effetti, dopo il successo riscontrato in Vietnam, ora è il turno anche dell’India, con la Vespa che diventa sempre più un prodotto riconoscibile a livello internazionale. Il nuovo stabilimento dell’azienda di Pontedera è stato inaugurato proprio nella nazione asiatica, più precisamente a Baramati, nello stato del Maharashtra. L’evento non poteva che essere presieduto dal numero uno e amministratore delegato del gruppo, Roberto Colaninno, il quale ha dato così il via alla produzione del celebre scooter in questa parte del mondo. L’inaugurazione, inoltre, ha beneficiato anche della presenza di Sharad Pawar, il ministro per l’Agricoltura e la Cooperazione dell’India, senza dimenticare il ministero per l’Industria Pesante e le Imprese Pubbiche e l’ambasciatore d’Italia nella nazione in questione, Giacomo Sanfelice di Monteforte.

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Utile Samsung primo trimestre 2012

 Samsung ha chiuso il primo trimestre del nuovo anno con dati davvero positivi. Il conto economico periodale del gruppo coreano conferma pertanto l’ottimo stato di salute della gamma dei prodotti dell’aziende, che hanno permesso alla società di poter vantare uno storico (e, per certi versi, improbabile) soprasso nei confronti del big finlandese Nokia e, soprattutto, di Apple.

Nel primo trimestre del 2012, infatti, Samsung Electronics ha ottenuto un utile netto pari a 5.050 miliardi di won, pari a 3,37 miliardi di euro. La determinante fondamentale di questi risultati straordinari è riconducibile per gran parte al successo dei propri smartphone, e all’incredibile successo di alcune punte di diamante della propria gamma, come il Samsung Galaxy, in grado di fronteggiare ad armi pari concorrenti più o meno agguerriti.

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Fisco in soccorso di Goldman Sachs

 Goldman Sachs ha chiuso lo scorso anno con utile netto pari a 4 miliardi di sterline, a fronte dei quali sono stati versati 4 milioni di tasse. Una proporzione irrisoria rispetto alla redditività generata dai business di Goldman Sachs, che tuttavia cela una situazione perfettamente legittima e regolare, visto e considerato che alcune norme dell’ordinamento fiscale inglese permetterebbero alla filiale britannica della banca d’affari di poter differire oltre il 99% dell’imposta dovuta. Una evoluzione criticatissima dai labour, che l’hanno definita “moralmente ed eticamente sbagliata”.

Ma andiamo con ordine: Goldman Sachs International gestisce alcuni uffici a Londra dove lavorano quasi 6 mila persone. Nel 2011, per l’utile maturato in territorio di Sua Maestà, la banca dovrebbe pagare più di 420 milioni di sterline di imposte. Tuttavia, ha scelto di rinviare oltre il 99% dgli utili (418 milioni di sterline) al prossimo futuro, sfruttando una disposizione sancita dall’ordinamento fiscale britannico.

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Tutti i numeri del Salone del Risparmio 2012

 Il Salone del Risparmio si è chiuso da appena una settimana ed è dunque giunto il momento di fare qualche bilancio per capire di che evento si sia trattato: l’edizione 2012 di Milano ha beneficiato di numeri molto interessanti, con Assogestioni, l’associazione che ha organizzato l’intera manifestazione che può a ragione gongolare. La collaborazione di altri enti che sono attivi nell’ambito del risparmio gestito ha consentito questo successo, visto che si è assistito a numerosi confronti tra i professionisti del settore con gli esperti di mercato, ma anche con i rappresentanti delle varie istituzioni, dell’accademia e dei media che hanno seguito in maniera accurata le varie tappe e giornate.

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Utili At&t primo trimestre 2012

 At&t, big americano delle telecomunicazioni, ha chiuso un ottimo primo trimestre 2012. Nei primi tre mesi del 2012, infatti, la società – leader nel mercato locale, e uno dei brand più noti su fronte internazionale nel comparto – ha ottenuto un utile di 3,58 miliardi di dollari, con uno sviluppo positivo di 5,2 punti percentuali rispetto a quanto ottenuto nello stesso periodo delloscorso anno.

Al netto del peso delle voci straordinarie, il gruppo guadagnato 60 centesimi per azione, 3 centesimi per azione in più delle attese degli analisti. Il merito è tutto nell’andamento della divisione mobile, che hanno utilizzato la navigazione internet sul telefonino in maniera più frequente di quanto invece si prevedeva inizialmente. Traffico dati spinto soprattutto dagli smartphone e dalle nuove applicazioni per dispositivi mobili.

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A maggio cinque incontri sui Cfd organizzati da Ig Markets

 Ig Markets, è il nome della principale società del nostro paese che è attiva nell’ambito dei Cfd (acronimo che sta a indicare i Contract For Difference) su titoli azionari, indici e altri strumenti: ora questo stesso nome sarà associato a un road show molto interessante che si terrà nel corso del prossimo mese di maggio, vale a dire la nuova edizione del Cfd Tour, l’occasione più propizia per saperne di più sul trading online e questi specifici prodotti finanziari. I corsi formativi saranno necessari, infatti, per approfondire argomenti di un certo peso, in particolare la conoscenza dei trend di mercato, l’analisi dei segnali operativi e l’approfondimento dell’analisi tecnica.

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Nestlè compra Pfizer

 Nestlè, il big svizzero dell’alimentare, ha hannunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare il latto Pfizer per 11,85 miliardi di euro. Una mossa che punta a rilanciare la posizione della società europea all’interno del mercato dell’infanzia, dove Nestlè ha iniziato a perdere quote dal 2005, quando ritirò alcuni prodotti di latte in polvere. La valutazione che la società svizzera ha effettuato su Pfizer è pari a circa 22 volte l’Ebitda.

Stando a quanto affermato dalla stessa società, l’operazione rappresenterebbe “un passo strategico per rafforzare la posizione mondiale nella nutrizione infantile” da parte dell’azienda del vecchio Continente. D’altronde, l’85% delle vendite di Pfizer Nutrition è realizzato nei Paesi emergeti a forte crescita e, di conseguenza, è facile comprendere quanto sia elevato l’interesse nei confronti di tale business.

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Vodafone compra Cable & Wireless

 Vodafone, colosso della telefonia mobile internazionale, ha dichiarato di essere pronta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto sulla Cable & Wireless, operatore di rete fissa inglese, per un controvalore pari a 38 pence per azione. Complessivamente, l’esborso da parte del big telefonico mobile dovrebbe aggirarsi intorno a quota 1,3 miliardi di euro.

Stando a quanto confermato dalla stampa locale, la società target avrebbe altresì accettato l’offerta di acquisto complessiva giunta dal colosso Vodafone. A ribadirlo, una nota dei due gruppi, che precisa altresì sia il prezzo proposto – già ricordato – che l’elemento di un premium price pari al 92% della quotazione registrata dalla Cable & Wireless Worldwide nella giornata del 10 febbraio scorso, alla vigilia del lancio dell’offerta pubblica da parte di Vodafone.

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Eni, accordo con Rosneft per i giacimenti artici

 Eni ha deciso di affidarsi alle fredde temperature artiche per i suoi ultimi business: l’intesa che è stata sottoscritta dall’Ente Nazionale Idrocarburi insieme alla compagnia russa Rosneft punta infatti con decisione ai campi che sono stati scoperti nel Mare di Barents e alle zone del Mar Nero, una cooperazione che si spera possa essere fruttuosa. Secondo quanto affermato da Paolo Scaroni, amministratore delegato del gruppo, la partnership in questione dovrebbe riguardare anche il continente europeo e quello americano. Entrando maggiormente nello specifico, occorre sottolineare come i due blocchi coinvolti in maniera congiunta saranno quelli di Tsentraln-Barnetsevsky e di Fedynsky, mentre il deposito presente nel Mar Nero dovrebbe contribuire al recupero di riserve per un totale di ben trentasei miliardi di barili (il che equivale a un consumo totale di petrolio per un periodo di quattordici mesi).

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