Il nome di Gabetti è ben noto soprattutto nell’ambito del real estate: si tratta infatti della società per azioni che è attiva nel mercato immobiliare e che rappresenta un marchio storico per quest’ultimo. Gli ultimi aggiornamenti sull’azienda in questione parlano chiaramente di una ferma volontà di rilancio, tentando in tutti i modi di dare maggior respiro alla situazione economica e finanziaria complessiva attraverso un opportuno piano strategico. È proprio per questo motivo che si è pensato di lanciare un progetto ben preciso, vale a dire la cessione definitiva del portafoglio immobiliare, lasciando invece “in pace” quello che si riferisce ai crediti deteriorati (i cosiddetti non performing loans per la precisione).
Redazione
Trimestrale Samsung con risultati positivi
Samsung Electronics, uno dei leader mondiali nel comparto dell’elettronica di consumo, ha chiuso il primo trimestre del 2012 con risultati di redditività che hanno superato le attese dei principali analisti di mercato, grazie a una domanda crescente sui cellulari e sulle TV, che hanno potuto controbilanciare in maniera più che adeguata il calo degli utili nel business dei micro chip.
Complessivamente, i profitti operativi del primo trimestre 2012 sono cresciuti a quota 5,8 trilioni di won (circa 5,1 miliardi di dollari), contro i 2,95 trilioni di won dello stesso periodo dell’anno precedente, e contro previsioni pari a 5 trilioni di won, frutto della media degli analisti consultati negli ultimi giorni da Bloomberg.
Cgia di Mestre: la stangata della tassazione locale
Le imposte e le tasse locali rappresentano un gravame davvero insopportabile per i contribuenti italiani. L’ultimo calcolo di questo tipo è stato elaborato dalla Cgia di Mestre, l’associazione veneta che rappresenta idealmente gli interessi degli artigiani e delle piccole e medie imprese; nel dettaglio, è stato analizzato il peso di questi stessi tributi, i quali “vantano” purtroppo un’incidenza di ben 1.230 euro per ogni singolo cittadino. La pressione è quindi molto forte e contribuisce a una vera e propria stangata per i portafogli nazionali. La stessa confederazione è riuscita a ottenere una simile stima grazie alla somma di tutte quelle entrate fiscali che vengono pagate dai contribuenti alle varie amministrazioni, come ad esempio i comuni, le province e le regioni, basando il tutto sulla popolazione residente nel nostro paese. Ne è venuta fuori una classifica molto particolare, in cui si ambisce più che altro a far parte delle ultime posizioni.
Vendite cinesi di GM in crescita
Le vendite di General Motors in Cina, il principale mercato internazionale per il produttore di auto, sono cresciute di 11 punti percentuali rispetto all’anno precedente, trascinate al rialzo da un ottimo andamento commerciale nel mese di marzo, trainato da una domanda molto importante per alcuni veicoli quali il Buick Excelle e la Chevrolet New Sail.
Le vendite di autoveicoli e minivan Wuling sono aumentate a quota 257.944 unità durante il corso del mese di marzo – come confermato da un comunicato stampa ufficiale della compagnia, pubblica sul proprio sito web. Complessivamente, le vendite dei primi tre mesi dell’anno sono incrementate di 8,7 punti percentuali a quota 745.152 unità.
Investimento Ford China da 600 milioni
Ford China, divisione del Paese asiatico del gruppo Ford, ha annunciato che investirà circa 600 milioni di dollari per espandere la propria capacità produttiva in una delle principali strutture produttive di almeno 60 punti percentuali rispetto agli attuali livelli, consentendo così alla compagnia automotive di poter espandere la propria presenza all’interno del mercato auto più importante del mondo.
La società produttrice auto, insieme al partner Changan Automobile Group (con il quale ha costituito una joint venture) incrementerà la propria capacità nella fabbrica sud occidentale della città cinese di Chongqing di circa 350 mila unità annue, per raggiungere il livello complessivo di 950 mila auto alla fine del 2014, come confermato da un comunicato Ford. I lavori di costruzione dovrebbero poter iniziare immediatamente.
Le stime della Fipe sui consumi di Pasqua
La Pasqua del 2012 si sta avvicinando velocemente, ma intanto aumentano a vista d’occhio le analisi e le indagini sui principali consumi e le spese che andranno di fatto a riguardare gli italiani: non ci sono grandissime disponibilità finanziarie per quel che concerne le tipiche scelte che si fanno in una festività importante come questa (svaghi, viaggi e regali), quindi non bisogna stupirsi più di tanto del fatto che le cifre siano sempre negative e piuttosto scoraggianti. Secondo gli ultimi calcoli che sono stati effettuati dalla Fipe (l’acronimo sta a indicare la Federazione Italiana Pubblici Esercizi), la scelta del pranzo pasquale in un ristorante riguarderà quattro milioni di persone, con una spesa media che si attesta sui quaranta euro a testa.
Il nuovo decreto legislativo sulla moneta elettronica
La moneta elettronica si è diffusa in maniera rapida e decisiva un po’ in tutto il mondo: un discorso a parte, invece, deve essere fatto per il nostro paese, con molti cittadini ancora intimoriti da questo mezzo di pagamento, con i rischi potenziali che prevalgono sui vantaggi. Può essere spiegata anche in questa maniera l’ultima decisione legislativa del Consiglio dei Ministri, il quale ha fornito la sua approvazione definitiva al decreto per l’attuazione di una specifica direttiva europea. Volendo essere ancora più precisi, quest’ultima prevede che si avvii, si eserciti e si vigili in maniera prudenziale sugli istituti attivi in questo senso. Si tratta dunque di un provvedimento piuttosto importante, anche perché si sta parlando di una misura che prende spunto da una proposta specifica di due ministeri, quello per gli Affari Esteri e quello dell’Economia e delle Finanze.
Yahoo taglia 2.000 posti di lavoro
Si preannunciano tempi piuttosto duri per Yahoo. La società sta infatti valutando di eliminare circa 2.000 posti di lavoro all’interno delle fila delle proprie risorse umane, per una proporzione pari al 14% di tutti coloro che risultano essere impiegati nel portale web al momento in cui scriviamo.
La decisione sarebbe figlia diretta di una strategia aziendale partorita dal chief executive officer Scott Thompson, che desidera ridurre i costi operativi, accelerando la ripresa del conto economico aziendale, proprio attraverso la riduzione degli oneri per le risorse umane. Una scelta che dovrebbe permettere al manager di risparmiare circa 375 milioni di dollari ogni anno, con benefici che potrebbero essere conseguiti già all’interno del secondo trimestre del 2012, considerando che i primi sfoltimenti potrebbero essere già alle porte.
RIM perde interesse acquirenti
Continuiamo a parlare di Research In Motion, la società canadese produttrice dei Blackberry, dopo esserci occupati della parabola discendente della compagine qualche settimana fu. Purtroppo, premettiamo, riaffrontiamo l’analisi dell’attuale scenario nel quale si trova a operare la RIM con un profondo retrogusto amaro, visto e considerato che sono nuovamente negative le notizie che riguardano la società nordamericana.
Research In Motion ha di fatti dovuto affrontare un brusco scivolone di Borsa che l’ha fatta retrocedere di quasi 10 punti percentuali, con una performance molto negativa, figlia di alcune indiscrezioni lanciate sul mercato, che vorrebbero i potenziali acquirenti della società esser in corso di ripensamento. In altri termini, non vi sarebbero poi molti investitori pronti a scommettere sulla società canadese.
Apple punta a 1.000 dollari per azione
La corsa di Apple verso una nuova capitalizzazione record non sembra volersi arrestare. Secondo quanto affermato da due analisti della Pieper Jaffray Cos e della Topeka Capital Markets, le azioni della società sono oramai in lizza per arrivare a superare la straordinaria soglia dei 1.000 dollari per azione, permettendo così alla società produttrice degli iPhone di potersi candidare ad essere la prima società a tagliare il traguardo del trilione di dollari di capitalizzazione di mercato.
Apple, intanto, già società con il maggior valore di mercato al mondo, si è già lasciata abbondantemente alle spalle la soglia di capitalizzazione di 600 dollari, aggirandosi ora intorno ai 635 dollari. La nuova spinta dovrebbe essere conferita dall’incremento della domanda per l’iPhone e per l’iPad, oramai due best seller consolidati, grazie anche alla maggior penetrazione cinese, e dal potenziale debutto di un nuovo prodotto televisivo.