Il trading online diventa una prerogativa anche del gruppo Poste Italiane: in effetti, la celebre spa ha deciso di lanciare la sua piattaforma relativa al BancoPosta, uno strumento che potrebbe risultare molto utile nei confronti dei consumatori. I vantaggi in questione consistono soprattutto nella comodità di utilizzo della piattaforma stessa, visto che è sufficiente qualche click per gestire il tutto, accedendo all’area BancoPosta che si trova proprio sul sito web delle Poste (l’alternativa elettronica è quella del portale Bancopostaclick.it). In questa maniera è possibile scegliere tra un’ampia gamma di prodotti, vale a dire più di diecimila strumenti, sia nazionali che di altri paesi: gli esempi più interessanti sono quelli dei titoli azionari, titoli obbligazionari, i titoli di Stato, gli Exchange Traded Fund (meglio noti con l’acronimo Etf), i certificati di investimento e i covered warrant.
Redazione
Air Berlin ancora in rosso
Non ha battute d’arresto l’allargamento del passivo di Air Berlin, uno dei principali big dei cieli tedeschi, che sembra ora pagare una crescita troppo vertiginosa. Stando a quanto emerge dalla lettura dei dati 2011, infatti, il passivo della compagine è triplicato rispetto al 2010, raggiungendo quota 247 milioni di dollari, a fronte di un aumento dei passeggeri troppo lieve (da 34,9 milioni di unità a 35,3 milioni di unità), così come il tasso dei posti occupati sui velivoli (da 76,5 punti percentuali agli attuali 78,2 punti percentuali).
Le previsioni sul futuro non sono, inoltre, affatto buone. Nonostante ciò, l’attuale amministratore delegato Hartmut Mehdorn, ex CEO delle Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) è convinto che, prima o poi, la propria cura funzionerà. Peccato che il tempo a disposizione del manager non sia poi più di tanto: entro il mese di dicembre 2013, a scadenza del proprio sostanziale primo mandato (o limite di tolleranza), Mehdorn dovrà infatti dimostrare che i suoi metodi sono stati effettivamente concreti per consentire una ripresa dei conti della società.
A Pasqua soltanto l’11% degli italiani andrà in vacanza
È appena cominciata la settimana di Pasqua e dove si recheranno gli italiani in vacanza per queste brevi festività? Secondo quanto messo in luce dall’osservatorio della Federconsumatori e dall’Adusbef, gli spostamenti non saranno poi così numerosi, visto che appena l’11% delle famiglie partirà a breve. Come si spiega un dato così basso? Il motivo è facilmente intuibile e le due associazioni dei consumatori appena menzionate lo hanno spiegato nel dettaglio. Anzitutto, non si possono pretendere ferie troppo lunghe e nemmeno mete troppo lontane, anche perché i continui rincari dei carburanti impediscono di usare troppo a lungo le autovetture.
Immobiliare.it: scarsa l’offerta di case-vacanza per i disabili
Non è certo confortante sapere che meno di un terzo degli appartamenti e delle case che sono destinate alle vacanze può accogliere in maniera adeguata i disabili: nel nostro paese se ne contano tre milioni circa e quindi non esiste una soluzione ai loro problemi. I dati in questione sono stati pubblicati e resi noti da Immobiliare.it, il celebre portale che si occupa appunto di immobili e ovviamente anche di case vacanza (esiste un apposito sito web, Casevacanza.it). Che cosa è emerso con precisione? Entrando maggiormente nel dettaglio di questa analisi, il campione preso in esame ha ricompreso più di 35mila richieste. In pratica, i soggetti diversamente abili si trovano in difficoltà per diversi motivi, come ad esempio per i parcheggi, visto che queste stesse persone ritengono sia una priorità un parcheggio comodo nel 57% dei casi.
Vendite al dettaglio in calo in Germania
Le vendite al dettaglio tedesche sono inaspettatamente calata per il secondo mese consecutivo durante febbraio 2012. Stando a quanto affermato dall’Istituto Nazionale di Statistica locale, le vendite stagionalizzate, attualizzate con l’inflazione, sono calate di 1,1 punti percentuali rispetto al mese di gennaio, quando a loro volta subirono un decremento di 1,2 punti percentuali rispetto al mese di dicembre 2012. Gli economisti attendevano invece un incremento delle vendite pari a 1,1 punti percentuali. Su base annua, l’incremento è stato pari a 1,7 punti percentuali.
Oltre a quanto sopra, gli economisti sono convinti che la fiducia dei consumatori tedeschi diminuirà per la prima volta negli ultimi sette mesi durante il mese di aprile, a causa dell’incremento dei costi energetici e la persistenza della crisi del debito sovrano nell’Eurozona. Il tasso di disoccupazione è invece sceso ai minimi da vent’anni a quota 6,7 punti percentuali durante il mese di marzo, mentre la fiducia del mondo imprenditoriale è inaspettatamente cresciuta ai massimi livelli degli ultimi otto mesi.
Decreto liberalizzazioni: parte oggi la novità sulle polizze dei mutui
Il testo normativo del cosiddetto Decreto Liberalizzazioni è noto da tempo, ma alcune novità stanno cominciando a subentrare da poco tempo: la giornata odierna è stata fondamentale in questo senso, visto che proprio a partire da oggi l’istituto di credito che sarà chiamato ad erogare i prestiti finanziari non potrà più svolgere il tipico doppio ruolo. In pratica, si sono spesso verificati dei casi in cui le banche hanno ricoperto sia il ruolo di beneficiarie che di distributrici delle polizze assicurative, un conflitto di interessi che andava senza dubbio interrotto per i vari svantaggi che ha arrecato. Il riferimento non può che andare alle polizze che sono collegate ai contratti di mutuo.
Apple “cambia” regole Foxconn
Dopo un’inchiesta condotta dalla Fair Labor Association, la Foxconn è stata pressochè costretta a riconoscere le violazioni dei diritti dei lavoratori, e qualche responsabilità in merito all’impressionante catena di suicidi e di incidenti sul lavoro nell’azienda che fabbrica componenti per i dispositivi Apple. Nel cambiamento di atteggiamento da parte di Foxconn, decisivo sembra essere stato l’intervento di Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, successore di Steve Jobs, il quale è andato di persona a visitare l’impianto di Zhengzou per valutare la situazione della chiacceratissima società.
La visita di Tim Cook non è certamente avvenuta in maniera sorprendente, anzi. Erano mesi che le parti sociali premevano affinchè i big occidentali che usufruiscono degli elementi Foxconn potessero a loro volta giocare un ruolo determinante per modificare l’attuale scenario. Il tutto è nato da un’inchiesta compiuta dal New York Times (tra l’altro, tra i principali candidati per ottenere il premio Pullitzer dell’anno), che aveva indicato nella Foxconn una serie di continue violazioni delle leggi sul lavoro cinese. La Foxconn, anche dopo la visita del manager Apple, ha riconosciuto le proprie colpe, affermando che rispetterà maggiormente i diritti dei lavoratori, diminuendo altresì le ore di lavoro.
Prada, il marchio diventa sempre più asiatico
Prada è sempre più strettamente collegata al continente asiatico: l’Estremo Oriente sta esercitando sulla celebre spa milanese della moda un fascino ogni giorno più irresistibile e la conferma di questo trend sta venendo da molti dati interessanti. Il primo tra tutti è l’importante rialzo delle vendite in territorio cinese, circa cinquanta punti percentuali in un solo anno. Tutto ciò si può facilmente spiegare con l’apertura nel corso del 2011 di ben otto boutique nell’ex Impero Celeste, tanto che ormai il numero complessivo degli esercizi commerciali che recano questo marchio è salito fino a venticinque, un totale senz’altro ragguardevole.
Trimestre in perdita per RIM
Anche nel corso dell’ultimo trimestre del 2011 Research In Motion – la società canadese che produce i Blackberry – ha dovuto ammettere il segno negativo nel proprio conto economico di periodo. Una perdita netta che è ammontata a quota 125 milioni di dollari, e che risulta essere figlia di un ribilanciamento dell’attuale vertice manageriale, che deve fronteggiare un calo del giro d’affari nonostante l’incremento del numero totale di utenti, e il tentativo di modificare la strategia industriale, andando a concentrare maggiori sforzi sul segmento corporate, a parziale rinuncia di quello privato, che sembra essere stato prevalentemente indirizzato verso i prodotti Apple & co.
Non si sa se quanto accaduto in contabilità RIM nel corso dell’ultimo trimestre sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: quel che è certo è che, dopo tante indiscrezioni, presto vedremo nuovi cambiamenti ai vertici della società canadese, con l’ex amministratore delegato Jim Balsillie – co-fondatore del gruppo – che lascerà anche il consiglio di amministrazione.
Banca Sella aderisce alla moratoria per le pmi
Banca Sella, uno dei gruppi creditizi più famosi e duraturi del nostro paese, ha deciso di far parte integrante della moratoria realizzata congiuntamente dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), daò tesoro, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle principali associazioni rappresentative delle piccole e medie imprese: non è un caso, infatti, che questo stesso accordo rechi il nome di “Nuove misure per il credito alle pmi”. Che cosa significa questa adesione convinta da parte dell’istituto piemontese? Nello specifico, tale intesa prevede che tutte quelle aziende che sono state protagoniste della sottoscrizione di un contratto di mutuo o di un finanziamento e che si trovano al contempo in importanti difficoltà dal punto di vista economico, possono chiedere direttamente a Banca Sella di sospendere quanto acceso per un tempo non superiore ai dodici mesi.