L’Europa è al centro delle preoccupazioni dei costruttori di automobili, riuntisi Martedì a Ginevra, in occasione del Salone dell’Auto 2012. Gli esperti del settore stimano una diminuzione delle vendite nella zona euro, martoriata dalla crisi del debito, lontana dall’appetito quasi insaziabile mostrato dai paesi emergenti rispetto al comparto auto. “A causa della crisi del debito in alcuni paesi dell’UE, il mercato dell’auto in Europa occidentale subirà verosimilmente una contrazione del 5%, a 12,1 milioni di unità”. Questa è la previsione del boss della federazione tedesca del segmento auto, VDA, Matthias Wissmann.
Redazione
Cina, crescita al ribasso
Il premier Wen Jiabao ha annunciato che la Cina sta abbassando il proprio obiettivo di crescita 2012 dall’ 8,0% al 7,5%, il livello più basso dal 2004. Immediatamente è scattato il campanelle d’allarme sui mercati, in quanto questo potrebbe essere il segnale che il periodo di forte espansione della Cina, la cui economia è cresciuta del 9,2% l’anno scorso, sta volgendo al termine.
Ciò che la Cina è risucita a compiere in questi ultimi anni è stato a dir poco straordinario. Nell’ultimo decennio ha saputo registrare crescite annuali al di sopra dell’ 8,0%. Ma mantenere questo passo, nell’attuale contesto congiunturale, sarebbe pretendere troppo. Anche dalla Cina.
Zynga divorzia da Facebook
Zynga ha deciso di camminare da solo. Il primo sviluppatore di giochi sociali, Zynga, ha annunciato Venerdì 2 marzo la prossima apertura della piattaforma Zynga.com. Recentemente sbarcata in Borsa, l’azienda deve il suo successo alla forte presenza su Facebook (il cui fatturato deriva per il 12% da Zynga). Con questo nuovo sito, il leader dei social gaming sceglie la strada dell’emancipazione, riducendo la propria dipendenza dal network di Mark Zuckerberg.
L’annuncio è stato accolto con un balzo in avanti del prezzo delle azioni di Zynga, impennatesi di circa il 10%. Il titolo si attesta ora a 14.48 dollari (10.91 euro), quasi il doppio rispetto a quello dell’introduzione in borsa (IPO), avvenuta a metà dicembre 2011. Zynga inizia quindi un importante cambiamento strategico, creando il proprio portale che offrirà giochi a tutti gli utenti, senza dover passare per Facebook. La versione beta di zynga.com sarà disponibile in 16 lingue. Inizialmente, il sito offrirà cinque giochi (CastleVille, Words With Friends, CityVille, Hidden Chronicles e Zynga Poker).
Eurozona volta pagina: crisi del debito finita?
L’Europa sarà finalmente in grado di considerare più serenamente il proprio futuro? Questo è ciò che sperano i 27 partner europei riunitisi a Bruxelles per un summit di due giorni. Non ne se siamo fuori, ma la crisi è a un punto di svolta, ha proclamato il presidente dell’Unione Europea (UE), Herman Van Rompuy.
Quali sono le ragioni per cui sembra oggi possibile parlare di (presunta) tregua? Innanzitutto l’area dell’euro ha aperto la strada al rilascio del secondo piano di salvataggio destinato alla Grecia, e il cui obiettivo è evitare il fallimento del paese. Il pacchetto prevede 130 miliardi di euro di aiuti di pubblici e una cancellazione parziale (fino a 107 miliardi di euro) del debito detenuto dalle banche.
Piaggo inaugura il secondo stabilimento in Vietnam
La Piaggio ha deciso di apprendere un nuovo linguaggio, il vietnamita: l’approdo della compagnia toscana nella nazione asiatica è ormai una realtà incontrovertibile e l’annuncio recentissimo del secondo stabilimento da aprire da queste parti fa ben comprendere gli obiettivi che dovranno essere perseguiti nei prossimi mesi. La città prescelta in questo caso si trova a un’ora di distanza da Hanoi e c’è da scommettere che in futuro se ne sentirà parlare parecchio dal punto di vista economico, visto che sarà in grado di rappresentare la metà del fatturato totale del Sud-Est asiatico. La fabbrica esiste già e in essa sono occupati circa mille lavoratori, ma questi ultimi dovrebbero salire fino a 1.500, ovviamente tutti provenienti dalla zona in questione, mentre la capacità produttiva che sarà garantita dallo stesso stabilimento ammonterà a 300mila veicoli.
Italia, debito record dal 1996
Un po’ di conforto per Mario Monti e, probabilmente, un incoraggiamento a proseguire sulla strada tracciata. Secondo le statistiche rilasciate dall’Istat, l’Istituto Italiano di Statistica, l’Italia è riuscita a portare il disavanzo pubblico al 3,9% del PIL lo scorso anno contro il 4,6% nel 2010. Un livello incoraggiante in quanto, dopo tutto, si pone in linea, e persino leggermente al di sopra della previsione ufficiale del governo (3,8%). Nel 2011 il PIL ai prezzi di mercato ha toccato quota 1.580.220 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Ma la medaglia ha due facce e, secondo i dati Istat, il debito del paese nel 2011 era al suo livello più alto dal 1996: lo scorso anno ha raggiunto il 120,1% del PIL , contro il 118, 7% nel 2010.
Il caso Grecia fa tremare mercato CDS
I Credit default swap (CDS) sono una forma di assicurazione che gli investitori possono acquistare nel caso in cui l’emittente di un’obbligazione (che essi hanno comprato) faccia default, o non sia più in grado di pagarla pienamente. Se c’è un default, noto anche come “evento creditizio” (credit event), i credit default swap vengono utilizzati per pagare gli investitori obbligazionari.
La decisione circa la sussistenza di un “evento creditizio” spetta ad un gruppo chiamato International Securities and Derivatives Association. L’ISDA ha deciso Giovedì che per la Grecia non si può parlare di default sulle obbligazioni, almeno fino ad ora. Il piano di ristrutturazione del debito tra la Grecia e le banche non rappresenta un “credit event” e, pertanto, non può scattare il pagamento dei credit default swap. Tuttavia, il paese deve ancora affrontare una serie di eventi importanti che minacciano seriamente di portare ad un default, che innescherebbe i versamenti di CDS.
Monte dei Paschi: la fondazione alle prese con le quote da vendere
La vendita di una quota di Banca Monte dei Paschi di Siena sta concentrando tutte le attenzioni dell’omonima fondazione: anzitutto, bisogna però trovare una intesa adeguata per comprendere a chi destinare il ricavato di questa specifica vendita, anche perché la liberatoria di altri undici istituti non rappresenta da solo un elemento determinante per dare il via libera definitivo a questa trattativa. Quello a cui bisogna prestare attenzione, infatti, è il debito coinvolto, compreso tra gli 870 e gli 880 milioni di euro, con una buona parte che si riferisce al finanziamento che è stato erogato all’ente toscano dalle già citate undici banche per sottoscrivere l’aumento di capitale, e il resto destinato a una minusvalenza. Questo vuol dire che vi sono due creditori distinti e finché non si trova un accordo proprio tra essi tutto rimane bloccato in maniera inesorabile.
Banca Sella vince il Cerchio d’oro grazie al suo UP Mobile
Il gruppo Banca Sella è riuscita ad aggiudicarsi un premio che fa certo onore alla sua lunga storia: il riconoscimento in questione è stato assegnato dall’Associazione Italiana Financial Innovation per quel che riguarda la categoria “Nuovi servizi”. Quale nuovo servizio è riuscito a introdurre l’istituto piemontese? Si tratta, nello specifico, del sistema di pagamento mobile UP Mobile, il quale ha fatto ampiamente parlare di sé negli ultimi tempi. Il premio a cui si sta facendo riferimento è il Cerchio d’oro dell’Innovazione Finanziaria, l’evento che ogni anno, puntualmente, viene assegnato a tutte quelle aziende e alle imprese che si rendono protagoniste di soluzioni interessanti e innovative in relazione al settore delle banche, delle assicurazioni e della finanza in generale.
Grecia, riunione segreta sui CDS
Un gruppo segreto di rappresentanti provenienti da 15 grandi banche, fondi d’investimento e hedge fund si è riunito Giovedì per decidere se la ristrutturazione del debito della Grecia debba far scattare dei pagamenti per i possessori di titoli di derivati CDS, strumenti finanziari che agiscono come assicurazione in caso di default. La questione, detta in altri termini, è la seguente: la ristrutturazione del debito della Grecia può innescare un “credit event” e far scattare i Cds, per cui i maggiori detentori (banche tedesche soprattutto) si troverebbero costretti a pagare tali assicurazioni per un ammontare di 3,25 miliardi dollari del debito della nazione?