Default Grecia peggio della crisi Lehman Brothers?

 Nonostante un piano di austerità molto importante e severo, la Grecia potrebbe non essere in grado di sfuggire al default, previsto per il prossimo marzo. Se ciò dovesse realmente accadere, potrebbe innescarsi una reazione a catena superiore (e più devastante) rispetto a quella sperimentata dagli operatori finanziari dopo il fallimento di Lehman Brothers, come ha rilevato John Paulson, soprannominato il “Sultano dei subprime” per aver scommesso sul crollo dei famosi prestiti americani.

Come un castello di carte, i diversi livelli del sistema bancario e finanziario europeo crollerebbero. Il fallimento di uno stato è molto più complicato di quello di una banca. Infatti, può concretizzarsi in diversi modi. Tradizionalmente, il default si verifica attraverso una svalutazione della moneta (per le obbligazioni emesse nella valuta dello Stato).

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Giuseppe Sala guiderà il Consiglio di Gestione di A2A

 A2A, la spa bresciana attiva nel campo dei multiservizi, ha un nuovo presidente del consiglio di gestione: si tratta di Giuseppe Sala, il quale ricopre anche l’incarico di amministratore delegato di Expo 2015 e che dovrà subentrare a Giuliano Zuccoli, la cui scomparsa risale a pochi giorni fa. Allo stesso tempo, vi sarà anche la cooptazione nel consiglio in questione di Carlo Secchi. C’è comunque da dire che non si tratta di una new entry a tutti gli effetti, visto che Sala era già presente all’interno di questo consiglio di gestione, ma ora ovviamente cambieranno i suoi compiti e le sue gestioni. Volendo essere più precisi, la sua carica e nomina rimarranno valide fino al prossimo 29 maggio, data in cui vi sarà l’assemblea di A2A e tale consiglio, insieme a quello di sorveglianza, beneficeranno di un rinnovo di altri tre anni.

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Super profitti per General Motors

 Il gruppo General Motors ha incrementato il proprio utile netto del 62% nel 2011, portandolo a 7,6 miliardi di dollari. GM riacquistato la sua leadership mondiale. Ma l’Europa mostra un deficit cronico (perdita di 700 milioni di euro).

Il più grande produttore di automobili del mondo torna in piena forma. La General Motors ha pubblicato Giovedì un utile netto (group share) di 7,6 miliardi (5,8 miliardi di euro) per l’intero anno 2011, in aumento del 62%, e meglio del previsto. Il quarto trimestre ha, in parte, rovinato la festa: l’utile netto è rimasto stabile a 500 milioni di dollari (280 milioni di euro), ma al di sotto delle aspettative di Wall Street. Ma poco importa. Nel corso dell’anno, il fatturato è balzato a 150,3 miliardi (115 miliardi di euro), in crescita dell’11%.

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Société Générale: utile crolla del 30%

 Se, come dicono gli sportivi, quello che conta è il risultato, Société générale ha deluso. Con un utile netto di 100 milioni di euro nel quarto trimestre – contro gli 874 milioni registrati tra ottobre e dicembre 2010 – il gruppo non raggiunge gli obiettivi fissati dal consenso degli analisti. Complessivamente, la banca presieduta da Frédéric Oudéa, ha raccolto 2,4 miliardi di euro lo scorso anno, ovvero un utile netto in calo del 39%. Il divario con BNP Paribas, che Mercoledì ha pubblicato i dati evidenziando un utile netto di 6 miliardi di euro, quindi in calo del 23%, cresce e si fa più pesante.Ma in un anno, il 2011, segnato da una vera rivoluzione del settore bancario, è difficile giudicare le prestazioni basandosi solo su tali risultati. Il problema principale doveva essere l’appuntamento fissato dalle autorità europee bancarie: in particolare, raggiungere un difficile obiettivo, quello riferito al Core Tier 1, del 9%, entro il 30 giugno 2012. Société générale ha annunciato Giovedì che sta già rispettando i requisiti patrimoniali chiesti dai regolatori, con sei mesi di anticipo.

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Telespazio si aggiudica importanti contratti in Francia

 Ben 112 milioni di euro: è questo l’importo esatto a cui fare riferimento per quel che concerne i contratti sottoscritti in questi primi due mesi da Telespazio, la compagnia che fa capo a Finmeccanica e che si occupa di servizi e soluzioni satellitari. In che modo sono stati ottenuti tutti questi traguardi così importanti? Nello specifico, bisogna sottolineare come l’unità francese della stessa Telespazio sia stata in grado di siglare cinque contratti, il tutto per un ammontare complessivo di 86 milioni di euro, dunque gran parte della somma menzionata in precedenza. In questa maniera, sono stati garantiti cinque anni di ulteriori servizi per quel che concerne le operazioni spaziali del Centre National d’Etudes Spatiales (Cnes), l’agenzia spaziale del paese transalpino, oltre a un altro centro presso Kourou, nella Guyana francese.

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Unicredit alle prese con dismissioni e rating

 Le ultime dichiarazioni rilasciate da Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, fanno pensare immediatamente a delle cessioni in tempi brevi per il gruppo di Piazza Cordusio: in effetti, l’intervento in questione è stato effettuato al momento dell’inaugurazione ufficiale della filiale della banca in territorio cinese. Che cosa è stato riferito di preciso? Ghizzoni ha preso spunto dalle recenti operazioni che hanno riguardato il rafforzamento del capitale sociale, in particolare l’aumento e il riacquisto del debito, spiegando come potrebbero esserci nuove attività simili, in modo da rafforzare il prestigio di Unicredit a livello continentale. In pratica, l’intento è quello di migliorare ulteriormente la solidità patrimoniale e la liquidità complessiva dell’istituto.

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BNP Paribas bene, nonostante la crisi

 In un’Europa in crisi, BNP Paribas gioca la carta della virtù, stimando di garantire lo stesso livello di finanziamento dell’economia nonostante i vincoli molto forti termini di ratios patrimoniali. Sei miliardi di euro. In piena crisi finanziaria, BNP Paribas si concede il lusso di registrare, per il 2011, anno del caos nella zona euro e della “sbandata” della Grecia, uno dei più grandi profitti del CAC 40.

La banca francese, il cui percorso è in gran parte legato al tandem Pébereau-Prot, e che è ora guidata da Jean-Laurent Bonnafé, si impone nell’esclusivo club delle realtà (d’impresa) più redditizie in Francia, dopo la società petrolifera Total (più 12 miliardi di profitti). E’ anche la banca più redditizia in Europa. In grado di navigare a fianco di Santander, BNP Paribas amplia il divario con la banca spagnola, che ha annunciato 5,3 miliardi di euro di utile netto per il 2011. Santander rimane tuttavia la numero uno per il suo valore di mercato, con una capitalizzazione di 58 miliardi di euro, contro i 40 miliardi di euro del colosso francese.

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Lottomatica rende noti i dati finanziari del 2011

 La giornata di ieri è stata l’occasione propizia per il Gruppo Lottomatica in merito alla diffusione dei risultati consolidati del 2011: si è trattato di stime che non sono state comunque sottoposte a nessun tipo di revisione dal punto di vista contabile, con il consiglio di amministrazione che ha accertato un andamento tutto sommato positivo. In effetti, la crescita rispetto allo stesso periodo di un anno prima per quel che concerne i flussi di cassa e le attività operative è stata evidente. Quali dati possono essere menzionati a titolo esemplificativo? Nel dettaglio, i ricavi totali si sono attestati su una quota molto vicina ai tre miliardi di euro (2,97 per la precisione), mentre il margine operativo lordo è stato pari a 970 milioni.

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Germania leader dell’export in Cina

 Tra il 2000 e il 2010, gli scambi tra l’Unione Europea e la Cina sono aumentati di quattro volte. Tutti i paesi europei hanno approfittato (e beneficiato) dell’apertura del mercato cinese. Chi ne ha tratto maggiore vantaggio? La Germania si conferma il primo partner commerciale europeo della Cina con esportazioni pari pari al 48% del totale dell’export dell’UE. La questione del commercio tra l’UE e la Cina sarà al centro delle discussioni in occasione del summit sino-europeo che si tiene a Pechino e che si è aperto Martedì 14 febbraio. Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea), le esportazioni dei paesi europei sono aumentate sensibilmente negli ultimi dieci anni, passando da 26 miliardi di euro nell’ anno 2000 a 113 miliardi nel 2010.

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Apple supera 500 dollari ad azione

 Sei mesi dopo aver superato i 400 dollari, il gruppo della Mela colpisce ancora, e batte un nuovo record sul Nasdaq. L’azienda di Cupertino vale ormai 470 miliardi di dollari, quasi come come Microsoft (260 miliardi) e IBM (230 miliardi di euro) – il secondo e il terzo colosso del settore tecnologico degli Stati Uniti per capitalizzazione – insieme. E il divario con il gigante petrolifero Exxon Mobil (400 miliardi di euro),  secondo in termini di capitalizzazione negli Stati Uniti, si è ulteriormente ampliato. La liquidità del gruppo supera i 100 miliardi di dollari. Sufficiente, in teoria, per acquistare Goldman Sachs e Boeing! Tutto questo è Apple!

La soglia dei 500 dollari non ha resistito a lungo. Sul Nasdaq, l’azione di Apple non sembra voler frenare la propria corsa e, al contrario, continua ad aumentare, raggiungendo ogni giorno nuovi massimi. Lunedì il titolo si è attestato al di sopra della soglia simbolica dei 500 dollari, a sei mesi (o poco più) dal superamento dei $ 400. Nel marzo 2009, il titolo era scambiato a $ 85!

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