Una Festa della Donna degna di questo nome non può fare a meno del suo fiore tipico, la mimosa: purtroppo però, quest’anno il classico colore giallo risulta essere piuttosto sbiadito, come ha messo in luce l’associazione agricola Coldiretti. Secondo quest’ultima, infatti, la primavera è sì alle porte, ma per le mimose è previsto un calo di ben venti punti percentuali, a causa soprattutto del rigido inverno che fa ancora sentire i suoi effetti. In pratica, la fioritura è stata notevolmente ritardata, di conseguenza la quantità del prodotto è diminuita in maniera sensibile, nonostante la qualità sia sempre eccellente.
Il miglioramento meteorologico è comunque sotto gli occhi di tutti. Come ha spiegato la stessa Coldiretti, due giorni fa è cominciata proprio la cosiddetta “primavera meteorologica”, mentre l’inizio di quella astronomica coincide con l’equinozio, previsto per il prossimo 20 marzo per la precisione. Ci dovrebbe essere una nuova perturbazione e pioggia nel corso della prossima settimana, ma si può considerare concluso uno degli inverni più rigidi degli ultimi tempi. Le temperature in questione non potevano non influenzare il settore primario. Non si tratta solamente del comparto alimentare, ma anche di altre coltivazioni molto importanti.
Nel dettaglio, l’andamento del tempo ha influito in misura decisiva sulle performance di quelle coltivazioni agricole che sono più sensibili ai mutamenti del clima. Questo fiore così simbolico ha dovuto fare i conti su una produzione scarsa, ma anche con una qualità ottima, visto che non c’è mai bisogno di conservarlo in frigorifero. Le conseguenze possono essere facilmente immaginabili. In particolare, non è un caso che si stiano intensificando gli incontri del settore florovivaistico per capire come affrontare nel migliore dei modi la crisi economica. Il comparto non gode di buona salute, ma il verde non può che essere un bene indispensabile per la società e per l’economia. Il 2013 può ancora essere migliorato nonostante l’avvio incerto.