L’ETF su Bitcoin è stato approvato. La Sec ha ufficializzato la sua autorizzazione all’ingresso della valuta digitale attraverso questo prodotto finanziario alla Borsa di New York.
Un sì sofferto ma importante per Bitcoin
Un’approvazione che arriva un po’ a sorpresa dato che in molti sostenevano sarebbe arrivato un no, per poi giungere a un assenso tra qualche mese. La Securities Exchange Commission da questo punto di vista ha stupito un po’ tutti. Ma di certo non possiamo che considerare questo sofferto via libera come un momento storico nella storia delle criptovalute e anche un po’ della Sec stessa. Nello specifico, a rimanere nella storia sarà il 10 gennaio.
È infatti questo il giorno del sì all’ETF legato a Bitcoin a Wall Street. Sono state difatti accettate tutte e 11 le domande relative a questo fondo passivo o ETF fisico e quindi garantito da collaterale sul prezzo di mercato (o spot) di Bitcoin. Il valore della valuta digitale è ovviamente salito, superando i 46 mila dollari e riportando stabile sui mille miliardi di dollari la capitalizzazione della moneta digitale di Satoshi Nakamoto.
Per Bitcoin inizia un momento molto importante, soprattutto per quel che riguarda l’andamento della valuta digitale sul breve termine. Sono due le strade che gli investitori potranno intraprendere. Aspettare e far crescere ancora di più il valore di Bitcoin o agire con il noto “sell the news“, ovvero vendere gli asset per monetizzare.
Un momento importante per la finanza
A ogni modo, il via libera all’ETF sul Bitcoin è davvero un momento importante nella storia della finanza. E ancor più per questa valuta. Molti fanno il paragone con il lancio del primo ETF sull’oro a Wall Street del 2004. E forse a ragione. Per alcuni il sì è arrivato anche grazie alla domanda in tal senso da parte di BlackRock. La quale aveva ottenuto dalla Sec, in merito a questi prodotti ben 575 sì.
La prima domanda di ETF Su Bitcoin, ricordiamolo, è stata depositata nel 2018 da VanEck, tra coloro che ieri hanno ricevuto parere positivo.
Fino a ora a Wall Street il Bitcoin era entrato solo con contratti future, autorizzati nel dicembre del 2017. Questi sono differenti da un ETF fisico dato che, replicando un prezzo spot, obbliga gli emittenti ad acquistare il collaterale in base ai movimenti al rialzo dell domanda.
Con il sì della Sec la valuta, fattore ancora più rilevante, ottiene una legittimazione davvero unica. La quale potrà rappresentare un’ottima base per rendere questa valuta ancor più desiderabile agli occhi degli investitori istituzionali. Portando con maggiore semplicità a una regolamentazione adeguata.