Assaeroporti e Ibar ai ferri corti sullo smistamento dei bagagli

 C’è una tensione davvero fortissima in casa Assaeroporti: l’associazione che raggruppa i gestori degli scali del nostro paese ha espresso in una nota tutto il proprio risentimento per gli atteggiamenti irresponsabili di chi non vuole pagare il servizio che viene reso al passeggero. Si tratta, in pratica, di una risposta pronta e piuttosto diretta all’Ibar (l’acronimo che sta a indicare gli Italian Board Airlines Representatives, ente legalmente riconosciuto dal 1986); in effetti, le compagnie aeree di questa seconda compagine avevano utilizzato lo stesso aggettivo, “irresponsabile”, per definire la scelta di Aeroporti di Roma di bloccare in maniera definitiva le attività del nuovo sistema per lo smistamento dei bagagli che sono soliti transitare presso l’aeroporto di Fiumicino.

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Billabong, passo indietro nei profitti operativi e nelle vendite

 Billabong International Ltd. ha subito un brusco passo indietro nelle negoziazioni alla Borsa australiana dopo che il produttore di abbigliamento ha affermato di aver contratto le previsioni sui propri profitti semestrali, che potrebbero diminuire di circa 26 punti percentuali. Le azioni della società hanno così subito un crollo di circa il 44% a 2,03 dollari australiani alla chiusura delle negoziazioni, per il più grave passo indietro da quando sbarcò in Borsa, nel lontano 2000.

A causa del declino riscontrato, la capitalizzazione di mercato di Billabong è scesa a quota 518 milioni di dollari australiani (circa 514 milioni di dollari statunitensi), contro 1,5 miliardi di dollari australiani conseguiti alla fine dello scorso anno fiscale. Le vendite della compagnia stanno subendo un periodo di lunga debolezza nei principali mercati di destinazione, a causa di un declino commerciale nell’area nordamericana, di una evidente flessione della domanda europea, e del freddo inizio dell’estate australiana.

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Adobe, previsioni migliori delle attese degli analisti

 Buona performance in Borsa per Adobe Systems, noto produttore di software, che ha ottenuto il consolidamento di un balzo in alto piuttosto significativo, frutto della pubblicazione di stime sulle vendite trimestrali che hanno battuto la maggioranza delle attese degli analisti indipendenti statunitensi. I ricavi del trimestre che terminerà il 3 marzo 2012 dovrebbero infatti aggirarsi tra 1,03 miliardi e 1,08 miliardi di dollari, contro una proiezione degli analisti pari a 1,02 miliardi e 1,06 miliardi.

Per quanto invece concerne i profitti, il dato diffuso da Adobe riporta un ammontare compreso tra un minimo di 54 centesimi e un massimo di 59 centesimi per azione, in linea con la media delle attese degli osservatori, pari a 58 centesimi.

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Roustam Tariko acquista il 70% della Fratelli Gancia

 Si parla tanto dell’importanza del Made in Italy, eppure il nostro paese non fa nulla per perdere gli esponenti principali di questo marchio e vanto: è il caso della Fratelli Gancia, azienda celebre per i suoi spumanti, la quale è stata acquistata da una compagnia russa Roustam Tariko (attiva soprattutto nella produzione e commercializzazione di vodka) per una cifra vicina ai cento milioni di euro. L’intesa è stata siglata nei giorni scorsi, con delle previsioni ben precise. In effetti, è stato stabilito che la cessione aziendale riguarderà una quota del 70% al gruppo russo, il resto invece rimarrà alla famiglia (c’è un’opzione di acquisto anche su di essa).

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Banca Sella: UP Mobile anche per le donazioni all’Unicef

 UP Mobile, il sistema sfruttato da Banca Sella per gli acquisti e i pagamenti tramite il telefono cellulare, sta divenendo protagonista anche di un’azione molto nobile: la fotografia del codice QR, il metodo per effettuare versamenti attraverso uno smartphone, potrà d’ora in poi essere sfruttata anche per delle donazioni importanti da destinare al mondo della solidarietà. In effetti, non sarà necessario né denaro contante né carte di credito per quest’opera di bene, ma il consueto meccanismo consentirà di destinare la donazione fotografando semplicemente una locandina o la pagina di un giornale. Il primo utilizzo è già realtà, visto che il gruppo piemontese ha deciso di mettere a disposizione questo sistema per l’iniziativa “Vogliamo Zero” dell’Unicef, la quale si è posta l’obiettivo di ridimensionare in modo sensibile la mortalità entro i primi cinque anni di vita: la mortalità infantile è un problema fin troppo diffuso in molte parti del mondo, ma questo impegno può rappresentare un contributo importante alla sua lotta.

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Saab costretta a chiudere per liquidazione

 Un fallimento non certo inatteso: ecco come è andata a finire l’epopea della Saab, dopo settantaquattro anni di vita e due di lenta agonia. La compagnia automobilistica svedese si è infatti vista costretta a chiudere per liquidazione, dopo aver comunque sperato a lungo in un supporto importante da parte di alcuni investitori cinesi. In aggiunta, è stato necessario fronteggiare anche l’opposizione dell’ex casa madre, General Motors. Viktor Muller, ex amministratore delegato di Spyker, aveva acquisito il gruppo di Trollhättan nel gennaio del 2010 per circa 74 milioni di dollari in denaro cash e altri 326 milioni in azioni privilegiate, ma a distanza di un biennio non è riuscito a ottenere i finanziamenti necessari per modernizzare la società in tempo di crisi.

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Microsoft avvicina Yahoo al n.2 delle ricerche online

 Microsoft guadagna ulteriore terreno ed avvicina il second leader Yahoo per quanto concerne il volume di ricerche compiute online all’interno del mercato statunitense nel corso del mese di novembre. Il merito di questa riduzione del gap è da ricondursi al maggior appeal che Bing sta assumendo con gradualità, ai danni del motore di ricerca di casa Yahoo.

ComScore – che come ogni mese ha pubblicato un’interessante analisi sul dato – sostiene infatti che la quota di mercato delle ricerche online in mano a Microsoft sarebbe stata pari a 15 punti percentuali, in rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al 14,8% del mese di ottobre 2011. Yahoo, invece, diminuisce la propria quota di mercato passando dai 15,2 punti percentuali del mese di ottobre, all’attuale quota di 15,1 punti percentuali. E’ pertanto solo di 10 basis points la differenza tra il second e il third leader di questo importante comparto del business online a stelle e strisce.

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Research in Motion, altro passo indietro

 Research In Motion (RIM), la casa canadese produttrice degli smartphone Blackberry, ha subito un brusco scivolone durante le negoziazioni in Borsa (toccando il minimo livello di capitalizzazione di mercato nel corso degli ultimi otto anni), dopo aver affermato che la nuova generazione dei propri telefoni cellulari non sarà resa commercialmente disponibile se non prima della parte finale del 2012: un rilancio temporale, pertanto, di una mossa molto attesa, che non ha convinto gran parte degli azionisti e degli altri stakeholders.

Il produttore di smartphone doveva infatti rilasciare sul mercato i nuovi modelli entro la primavera del 2012, auspicando che tale nuovo sbarco internazionale potesse conferire l’atteso rimbalzo dell’appeal commerciale della propria gamma, con ciò che avrebbe dovuto conseguirne in termini di ricavi e profitti, quest’esercizio ben al di sotto delle stime dei principali osservatori di mercato locali e internazionali.

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Mercato auto, la situazione aggiornata per l’Europa

 L’EAMA (European Automobile Manufacturers Association, o ACEA), ha pubblicato i dati relativi al mese di novembre, per quanto concerne l’andamento del mercato europeo dell’auto. Una situazione che vede in forte declino i dati di Fiat, General Motors e PSA Peugeot Citroen, che hanno conseguito il più grave passo indietro degli ultimi cinque mesi, a causa del generalizzato calo della fiducia dei consumatori nel futuro dell’economia del vecchio Continente, che si sta lentamente trascinando verso un periodo recessivo dall’incerta durata.

Le immatricolazioni nel mese di novembre sono così calate di 3 punti percentuali a quota 1,07 milioni di veicoli, contro 1,10 milioni di veicoli dello stesso periodo dello scorso anno, per la flessione più decisa dal mese di giugno. Complessivamente, nei primi undici mesi dell’anno le vendite di auto sono calate di 1,1 punti percentuali, per un volume totale di immatricolazioni che è sceso a un livello pari a 12,6 milioni di unità.

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Generali dà vita alla sua divisione Real Estate

 Il cda del celebre gruppo assicurativo Generali ha approvato le novità che andranno a riguardare il comparto immobiliare: in effetti, la compagnia triestina ha fornito il proprio via libera alla concentrazione di tutti i servizi e le gestioni del real estate in un’entità unica e distinta. Quest’ultima si chiamerà per l’appunto Generali Real Estate e la sua reale e concreta operatività sarà tale a partire dal prossimo mese di luglio. Alcuni dati possono aiutare a comprendere meglio questa realtà nuova di zecca. Anzitutto, il patrimonio a disposizione sarà pari a ventotto miliardi di euro, grazie anche a una presenza internazionale capillare e ben conformata. L’obiettivo più importante sarà quello di rafforzare i servizi immobiliari nei confronti dei soggetti terzi e di conseguire, da qui ai prossimi cinque anni, una gestione totale di trentasei miliardi di euro (il ritmo di crescita ogni anno dovrà essere quindi pari al 6%).

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