Il Credito Emiliano (Credem) ha comunicato l’avvio di un canale finanziario piuttosto interessante e innovativo. Si tratta, nello specifico, di una focalizzazione nella direzione dei prestiti con cessione del quinto dello stipendio: l’intento dell’istituto di Reggio Emilia è sostanzialmente quello di incrementare la propria platea di clienti di altre cinquemila unità, con trecento milioni di euro complessivi che andranno a rappresentare il montante dei prestiti e ben cento agenti preposti a questo servizio da qui al 2014. Il progetto in questione, inoltre, prevede che il settore diventi sempre più importante dal punto di vista finanziario, in modo da incrementare i volumi totali e fornire un contributo essenziale al credito al consumo. In effetti, non bisogna dimenticare che tale comparto sta beneficiando di novità normative molto interessanti da diverso tempo a questa parte.
Redazione
Mercedes Benz diventa il leader delle vendite americane di lusso
La Daimler (Mercedes Benz) ha superato la BMW di oltre 5 mila unità vendute negli Stati Uniti nel corso dello scorso mese, diventando il leader di segmento nel mercato nordamericano. Le vendite della Mercedes sono state favorite principalmente dal rinnovamento della Classe C, e dall’opera di redesign della Classe M, le cui consegne in favore della clientela sono aumentate del 47% a quota 26.796 unità durante l’undicesimo mese dell’anno, come confermato da un comunicato stampa diffuso dalla società tedesca.
Le vendite di BMW sono invece cresciute di 7 punti percentuali nel mercato statunitense, toccando le 21.521 unità nel corso dello stesso periodo, e acuendo così il distacco che separa lo storico brand di Monaco dal connazionale. Non solo: il risultato di novembre permette a Mercedes di avvicinare la BMW anche in qualità di vendite complessive dell’anno, con un gap che ora è inferiore alle 1.600 unità.
Finmeccanica declassata da Standard & Poor’s
Finmeccanica sta cercando di dimenticare gli ultimi malumori e tensioni e il ritorno in territorio positivo a Piazza Affari sembrava aver contribuito a questo scopo: in realtà, però, la holding italiana dell’aeronautica ed elicotteristica deve fare i conti con il declassamento del rating di lungo termine da parte di Standard & Poor’s. Nel dettaglio, l’agenzia americana ha provveduto a ridurre questa valutazione da BBB a BBB- (siamo sempre nell’ambito della buona affidabilità dell’investimento, ma troppo vicini al livello considerato “sufficiente”). Il rating di breve termine, invece, ha beneficiato di una conferma, anche se bisogna sottolineare che l’outlook dell’azienda viene attualmente giudicato negativo. Il declassamento è stato deciso a causa del rischio finanziario che si è progressivamente deteriorato, un evento provocato in larga misura dai minori utili e dalle varie ristrutturazioni che si sono rese necessarie per molte divisioni del gruppo.
RIM non tiene il passo di Apple
E’ sempre più difficile la situazione economico finanziaria di RIM (Research In Motion), la società produttrice dei noti smartphone Blackberry, che è stata costretta a chiudere il terzo trimestre dell’anno con risultati ancora deludenti. Risultati che riflettono ampiamente l’incapacità della compagnia canadese di poter contrastare l’agguerrita concorrenza dei principali competitors (Apple in testa), e che pone i vertici societari dinanzi a bivi di non facile interpretazione, già nel breve termine.
Research In Motion ha infatti chiuso il terzo trimestre con risultati lievemente inferiori a quanto aveva previsto (un ammontare complessivo tra i 5,3 e i 5,6 miliardi di dollari), mentre gli utili e i profitti societari si sono lentamente trascinati verso la parte più bassa della fobice previsionale precedentemente auspicata dalla stessa casa madre. L’azienda di Ontario ha infine affermato che non riuscirà a rispettare i propri obiettivi di fine anno per quanto concerne il principale termine di redditività.
La Coldiretti denuncia l’aumento dei furti a Natale
Natale vuol dire un po’ ovunque, ma anche e soprattutto nel nostro paese, un aumento importante dei consumi e dello shopping: purtroppo, come sottolineato opportunamente dalla Coldiretti, l’ultimo “barometro” del Centre for Retail Research ha messo in luce una crescita dei furti per quel che concerne la vendita al dettaglio, tanto che il mese di dicembre dovrebbe essere caratterizzato da un controvolare di ben 250 milioni di euro. Inoltre, in questo 2011 si è anche assistito a un aumento medio del fenomeno molto vicino agli otto punti percentuali (+7,8% per la precisione). L’importo è senza dubbio importante e deve invitare a riflettere, anche perché le famiglie italiane sono praticamente costrette a pianificare il loro budget per queste festività e gli ammanchi in questione complicano ancora di più la situazione.
Facebook assume e apre nuovo ufficio
Non accenna ad arrestarsi lo sviluppo di Facebook, la società titolare del più noto social network del mondo. Stando a quanto emerge dalla stampa americana, la compagnia – attualmente in fase preparativa per una “quasi” imminente offerta pubblica iniziale sul mercato regolamentato – sta pensando di assumere diverse migliaia di impiegati entro la fine del prossimo anno, adottando altresì l’apertura di un nuovo ufficio a New York, il cui compito sarà anche quello di sviluppo l’enorme potenziale tecnico a disposizione di Zuckerberg.
La società, che già dispone di una forza lavoro di oltre 3 mila unità, con un parco utenza di circa 800 milioni di utenti, aprirà il Facebook NYC Engineering Office nei primi mesi del 2012 – afferma il chief operating officer Sheryl Sandberg, senza tuttavia fornire alcun dettaglio ulteriore di questa prima installazione del social network al di fuori della West Coast americana.
Mercato auto, primo “rimbalzo” statunitense
Toyota, Nissan, Hyundai e Kia, alcune delle principali società auto dell’Asia, hanno dichiarato di aver ripreso a consegnare le proprie autovetture nel mercato nordamericano in maniera quantitativamente più rilevante rispetto a quanto precedentemente effettuato, e rispetto a quanto previsto dalla maggioranza degli analisti locali e internazionali. La decisione, sottolineano le compagnie, è derivante dall’incremento della domanda di settore, giunta ai massimi livelli dell’anno.
Le vendite di Toyota sono così aumentate di 6,7 punti percentuali nel mese di novembre 2011 rispetto al mese di novembre dell’anno precedente, per il primo incremento degli ultimi sette mesi. Nissan ha invece ottenuto un incremento delle vendite pari a ben 19 punti percentuali, mentre Kia e Hyundai hanno ottenuto un aumento combinato pari a 29 punti percentuali. Negativo è invece il trend di Honda, le cui vendite subiscono un calo di 6,7 punti percentuali.
I conti della ThyssenKrupp finiscono in rosso
Il nome della ThyssenKrupp è legato, purtroppo in maniera indissolubile, alla tragedia capitata quattro anni fa a Torino, quando sette operai morirono in un grave incidente: come se non bastasse questo infame marchio a fuoco, ora il colosso tedesco della siderurgia si trova alle prese con le proprie svalutazioni e una situazione finanziaria che è riduttivo definire complicata. Gli ultimi mesi del settore erano stati sostanzialmente positivi, grazie soprattutto a una buona domanda interna, ma la crisi era destinata a bussare anche a questa porta. Secondo gli ultimi dati forniti dall’azienda di Düsseldorf, l’anno fiscale 2010-2011 si chiuderà con una perdita netta di ben 1,29 miliardi di euro, mentre un anno esatto fa lo stesso valore aveva fatto registrare un utile di 824 milioni di euro.
Citigroup mantiene stabile il rating di Saipem
Citigroup, una delle più importanti banche di tutti gli Stati Uniti, è stata molto severa nei suoi giudizi ai titoli del Vecchio Continente per quel che concerne il nuovo anno: si preannuncia, dunque, un 2012 difficile, ma non per Saipem, unico titolo italiano che si è “salvato” da queste valutazioni. In effetti, secondo gli esperti, per l’azione della spa di San Donato Milanese, celebre per i suoi servizi nel comparto petrolifero, il rating in questione deve essere mantenuto “overweight”, con il prezzo obiettivo fissato a quaranta euro, un valore piuttosto incoraggiante. I motivi per questa fiducia sono presto detti, visto che la raccolta degli ordini è destinata a sostenere in maniera adeguata la crescita degli utili, con una previsione pari a ben diciotto punti percentuali in più per quel che concerne il quadriennio compreso tra il 2011 e il 2015.
Zynga programma IPO valutandosi 10 miliardi
Zynga, il leader nella produzione di videogiochi integrati in Facebook, sta cercando di concludere i passi che la condurranno verso l’operazione di offerta pubblica iniziale, valutando sé stessa intorno ai 10 miliardi di dollari. La notizia, riportata da Bloomberg nelle ultime ore, è stata diramata da due persone vicine ai vertici societari, che hanno tuttavia richiesto di rimanere anonimi, considerato che la scelta non ha ancora i caratteri dell’ufficialità.
Zynga avrebbe comunque in mente di incrementare il proprio capitale sociale di circa 900 milioni di dollari, vendendo azioni ad un prezzo compreso tra gli 8 e i 10 dollari. Zynga venderebbe così il 10% del proprio pacchetto di partecipazioni, con un target price che potrebbe essere reso pubblico già nel corso dei prossimi 10 – 15 giorni.