Trimestrali, Cisco consegue risultati oltre le attese

 Nonostante la ristrutturazione ancora in atto – i cui effetti sono stati particolarmente influenzanti anche nel corso dell’ultimo trimestre fiscale – Cisco può comunque sorridere osservando i propri risultati economico finanziari. Risultati che vanno al di là delle attese della maggior parte degli analisti finanziari locali e internazionali, e confermano l’appeal commerciale della compagnia, soprattutto per quanto concerne il comparto telefonico, dove l’azienda ha potuto consolidare un discreto flusso di ordinativi.

La trimestrale di Cisco si è così potuta chiudere in maniera positiva e oltre le previsioni degli analisti. Il fatturato sembra essere – come ovvio che sia – la determinante principale di questo sviluppo, con ricavi da vendite e da prestazioni in incremento di 4,7 punti percentuali a quota 11,26 miliardi di dollari. In calo, di 8 punti percentuali, l’utile netto, ora pari a 1,8 miliardi di dollari, equivalenti a circa 33 centesimi per ogni singola azione.

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Nvidia, risultati trimestrali oltre le stime

 Nvidia, uno dei big dell’information technology mondiale, ha affermato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati molto positivi, a partire dalla prima riga del conto economico periodale (con fatturato in ottimo incremento) per terminare con la riga che chiude questo documento del bilancio aziendale. Il merito è attribuibile alla nuova gamma di prodotti, ma non solo.

I risultati del terzo trimestre fiscale 2012 (che, non essendo coincidente con il periodo solare, è terminato il 30 ottobre 2011) sostengono un fatturato pari a 1,07 miliardi di dollari, in aumento di quasi 5 punti percentuali rispetto ai risultati conseguiti nel corso del precedente trimestre, e di oltre 26 punti percentuali in più rispetto agli 844 milioni di dollari che vennero rilevati dalla società nel corso dello stesso trimestre dello scorso anno.

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Saglia (Sviluppo Economico): nessun decreto sulle biomasse

 Il Ministero dello Sviluppo Economico lascia in eredità al nuovo governo tecnico che si sta per formare anche un nodo piuttosto spinoso per quel che concerne le cosiddette biomasse: come è noto, si tratta di materiali di origine animale e vegetale che non subiscono la fossilizzazione e sono in grado di produrre un importante quantitativo di energia. Come ha spiegato il sottosegretario allo stesso dicastero di Via Veneto, Stefano Saglia, non è stato varato alcun decreto a tal proposito, visto che gli unici testi che contengono qualche riferimento sono quelli relativi alle importazioni e al cosiddetto burden sharing (la suddivisione tra le varie regioni degli oneri per il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’Ue in materia di fonti rinnovabili). Alcuni organi di stampa avevano fatto riferimento proprio a un possibile decreto sulle biomasse, ma ora è arrivata questa secca smentita.

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Saras, una trimestrale costellata dalle difficoltà economiche

 In questo mese di novembre così ricco di trimestrali, quella di Saras è stata caratterizzata da segnali di evidente difficoltà: la spa petrolifera di proprietà della famiglia Moratti ha infatti diffuso i dati relativi al resoconto intermedio di gestione alla data dello scorso 30 settembre, un documento che comunque non è stato ancora sottoposto alla revisione dei dati contabili. Che cosa è emerso di preciso? Il consiglio di amministrazione della compagnia di Sarroch ha approvato le stime in questione, le quali hanno messo in luce un terzo trimestre del 2011 costellato da un contesto negativo di riferimento, soprattutto per quel che concerne il settore della raffinazione europea. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che il margine operativo lordo è stato positivo per un totale di ventitre milioni di euro, un risultato che è stato possibile ottenere grazie ai proventi conseguiti mediante gli strumenti derivati per le operazioni di copertura.

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Citigroup vende EMI a Vivendi e Sony

 Citigroup ha concluso un accordo che la porterà a vendere EMI Group – operatore tra i leader mondiali nel settore della musica – ad una cifra che si avvicina ai 4,1 miliardi di dollari. A comprare la società. Gli acquirenti di EMI saranno Vivendi, attraverso la Universal Music Group, e la Sony, che guida un altro gruppo di compratori, di cui fa parte anche il miliardario David Geffen.

La EMI verrà pertanto scissa in due componenti: il primo, che andrà a ricondursi all’interno del recinto di competenza della UMG di Vivendi, riguarderà i soli prodotti discografici, e verrà acquistato ad una cifra di circa 1,2 miliardi di sterline; il secondo, che invece sarà ricondotto nella galassia di acquirenti guidata da Sony, prevede la compravendita della divisione relativa alle attività di publishing, per 2,2 miliardi di dollari.

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Inail: chiarimenti sugli indennizzi per gli infortuni in bicicletta

 L’Inail porta una ventata importante di chiarezza per quel che riguarda l’infortunistica collegata all’uso delle biciclette, una fattispecie di cui non si parla mai abbastanza: secondo l’ente pubblico, infatti, l’infortunio che si verifica in questa maniera, oltre al celebre servizio di “bike-sharing” su piste ciclabili, deve essere assolutamente indennizzato. L’indennizzo, invece, deve essere corroborato da un utilizzo necessario del mezzo, qualora l’infortunio sia avvenuto su una strada aperta ai veicoli motorizzati. La casistica è piuttosto chiara, si tratta di una ipotesi infortunistica relativa all’uso di un mezzo privato di trasporto come ve ne sono molti. Il risarcimento, pertanto, può avere luogo quando si tratta di un ricorso necessario: quest’ultimo si verifica nel caso di totale assenza di altri mezzi pubblici di trasporto (ad esempio quando vi sono gli scioperi degli autobus), oppure quando si può dimostrare che la bicicletta può consentire un arrivo in orario sul posto di lavoro.

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Disney, ottimi risultati trimestrali

 Walt Disney, società – tra le altre – principale operatore mondiale nella gestione dei parchi a tema, e proprietario del network ESPN, ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre fiscale con un incremento di ben 30 punti percentuali dei profitti, concludendo pertanto successo un periodo che gli analisti auspicavano positivo per la società statunitense, senza tuttavia attendere questo straordinario boom nel livello di redditività delle attività caratteristiche condotte dai vertici dell’azienda.

La società americana ha infatti dichiarato di aver concluso il trimestre con utili pari a 59 centesimi per azione, contro proiezioni degli analisti che non superavano il livello dei 53-55 utili per azione. I ricavi da vendita e da prestazioni (in altri termini, il fatturato societario) è invece cresciuto di 7 punti percentuali sfondando la soglia dei 10,4 miliardi di dollari, rispettando in tal senso le principali prospettive compiute dagli osservatori locali sui mercati finanziari.

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Buzzi Unicem, a settembre un contrastante resoconto di gestione

 Il resoconto intermedio di gestione di Buzzi Unicem è stato a dir poco contrastante: come può essere interpretato nello specifico? La compagnia di Casale Monferrato, celebre per la sua produzione e commercializzazione di cemento, ha reso noti questi dati aziendali, dopo che il consiglio di amministrazione si è riunito per il relativo esame. Nel dettaglio, se l’andamento operativo è risultato piuttosto solido sia nei paesi dell’Europa centrale che nei vari mercati emergenti, lo stesso non può dirsi degli Stati Uniti e soprattutto dell’Italia, mercati che sono stati notevolmente indeboliti dalle difficoltà del settore delle costruzioni. Un altro dato che è emerso in maniera piuttosto netta è il fatturato, pari a 2.109 milioni di euro e in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2010 (ci si sta riferendo ai primi nove mesi dell’anno).

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Google aumenta quota di mercato negli USA

 Secondo quanto affermato dall’ultima ricerca compiuta dalla ComScore, Google avrebbe incrementato ulteriormente la quota di mercato sul territorio statunitense, allargando la propria leadership nei confronti di Yahoo! (il second leader) nel comparto delle ricerche online.

La quota di mercato di Google balza infatti a quota 65,6 punti percentuali nel corso del decimo mese dell’anno, contro i 65,3 punti percentuali del precedente mese di settembre. In cambio, la quota di Yahoo si indebolisce passando dai precedenti 15,5 punti percentuali agli attuali 15,2 punti percentuali. In lieve incremento invece Microsoft, che con il proprio Bing rosicchia un decimo di punto percentuale ai principali competitors di seconda fascia, giungendo a una quota sempre più vicina a quella del second leader (14,8 punti percentuali).

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Deutche Telekom chiude trimestre con utili migliori delle stime

 Deutsche Telekom, la principale compagnia telefonica del vecchio Continente, ha chiuso il trimestre con risultati che hanno superato le stime dei principali analisti internazionali, grazie principalmente a un taglio radicale dei propri costi, che ha migliorato il tasso di redditività all’interno del mercato tedesco.

Gli utili del terzo trimestre, prima di tasse, interessi, ammortamenti, sono diminuiti di 2,3 punti percentuali a 4,91 miliardi di euro. Il dato risulta pertanto essere significativamente superiore ai 4,71 miliardi di euro frutto della media degli analisti di Bloomberg. I profitti sono invece cresciuti di 15 punti percentuali, a 1,07 miliardi di euro (anch’esso ben al di là delle osservazioni degli analisti).

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