Il mese di agosto è terminato da appena sei giorni e Banca Generali ha già provveduto a rendere nota la raccolta realizzata nel corso di quei trentuno giorni: ebbene, l’istituto di credito triestino è stato capace di far registrare novantacinque milioni di euro da questo punto di vista, un valore che rappresenta una flessione rispetto al mese precedente (a luglio furono totalizzati 120 milioni per la precisione). C’è però da dire che il gruppo in questione è riuscito a rafforzare il processo di trasformazione, già in atto da tempo, per quel che concerne i prodotti amministrati e quelli gestiti; in effetti, questo iter si è reso necessario alla luce delle ultime proposte delle reti, intenzionate a diversificare al massimo il rischio e di sfruttare nel migliore dei modi le occasioni di investimento offerte dai mercati.
Redazione
Piaggio irrobustisce la sua quota nel mercato delle due ruote
Il mese di agosto appena terminato è stato davvero positivo e pieno di successi per il Gruppo Piaggio: l’azienda di Pontedera, celebre soprattutto per la produzione e commercializzazione della Vespa, ha infatti messo a segno una crescita molto importante per quel che concerne il mercato delle due ruote del nostro paese. Il segmento in questione è stato ulteriormente conquistato e la leadership esercitata dalla società toscana è sempre più consolidata.
Gazprom nel mirino dell’Antitrust
L’Antitrust Ue ha aperto un’inchiesta formale contro la Gazprom, il gigante russo del gas. Oggetto delle indagini l’eventuale e possibile alterazione dei prezzi delle forniture di gas verso il vecchio Continente, il meccanismo che lega il prezzo del metano al prezzo del greggio, e l’insicurezza nelle forniture. Una serie di analisi che l’Antitrust sta formulando, e che potrebbero concludersi con risultati non certo soddisfacenti per la Gazprom, sempre più al centro delle critiche, con l’avvicinarsi della stagione invernale europea.
L’Europa, insomma, vuole finalmente capire se Gazprom abbia realmente impedito la competizione sui mercati del gas nell’Europa centrale e orientale, in violazione delle norme che regolano la libera concorrenza dell’Unione Europea. La notizia, diffusa da alcuni rumors tra i principali media online, è stata successivamente confermata dagli stessi uffici Antitrust della Commissione Europea a Bruxelles.
Il bilancio dell’iniziativa “Riparti con Eni”
Il bilancio dell’iniziativa a cui hanno aderito le stazioni dell’Agip e dell’Eni “Riparti con Eni” è stato senza dubbio positivo per l’Ente Nazionale Idrocarburi: in effetti, anche l’ultimo fine settimana dedicato a questa promozione relativa ai carburanti ha beneficiato di un’affluenza molto ampia da parte degli automobilisti, facendo registrare un record molto importante. In effetti, più di cinque milioni di consumatori sono riusciti a fare rifornimento di benzina e gasolio dalle ore 13 del sabato fino alle 7 del successivo lunedì mattina, tanto che le vendite totali in questo caso hanno fatto segnare ben cento milioni di litri.
Rincari dei carburanti: l’allarme dell’Anap
Di allarmi sui rincari dei carburanti se ne sentono tantissimi ogni giorno ormai: l’ultimo in ordine temporale è quello della Associazione Nazionale Anziani e Pensionati (nota anche con l’acronimo Anap) di Confartigianato. Secondo quest’ultima, infatti, la continua corsa di benzina e gasolio non può che preoccupare e lasciare basiti, visto che i beni al consumo sono destinati ad aumentare in maniera vertiginosa e tutto questo va poi a incidere in modo negativo sui bilanci delle famiglie. I prossimi giorni, tra l’altro, dovrebbero essere caratterizzati proprio da una nuova serie di impennate verso l’alto e stavolta la motivazione di tale andamento sta tutta nelle quotazioni internazionali.
Ultimi dettagli per la fusione TerniGreen-TerniEnergia
È sempre più concreta e completa la fusione che sta interessando TerniEnergia e TerniGreen: in effetti, uno degli ultimi passaggi che sono stati compiuti è stata l’offerta in opzione di 700mila titoli azionari ordinari della società attiva nel settore delle rinnovabili, tanto che si è proceduto all’esercizio del diritto di recesso, come previsto dalla delibera dell’assemblea che ha sancito il progetto di fusione per incorporazione. La società controllante di TerniGreen, vale a dire Terni Research, avrà ora la possibilità di vedersi assegnate circa 699mila azioni, pari a una quota del 2,43% del capitale sociale.
Telecom e Inter risarciscono Bobo Vieri
Non è un grande danno economico, ma è sicuramente un pregiudizio di immagine. Parliamo della vicenda che poche ore fa ha portato alla luce l’obbligo, per la Telecom e per l’Inter di risarcire Bobo Vieri per un milione di euro. L’ex attaccante dei nerazzuri era stato spiato quando ancora giocava per il club milanese. Una volta accortosi di quanto stava accadendo, Vieri aveva avviato una causa giudiziaria finalizzata a richiedere un risarcimento di 21 milioni di euro (12 a Telecom e 9 all’Inter). Il risarcimento confermato dai giudici è nettamente inferiore alle richieste, ma pur sempre in grado di far giurisprudenza.
Il boom dei social network nel rapporto banca-cliente
L’intermediario più diffuso al giorno d’oggi tra gli istituti di credito e i clienti sono senza dubbio i social network: le chat, i messaggi di posta elettronica e quant’altro, infatti, sono la soluzione più gettonata per diffondere informazioni utili da questo punto di vista, ma anche per mettere a disposizione una buona assistenza. Il 2011 è stato un anno significativo in tal senso, tanto che si sono gestite ben cinquantuno milioni di telefonate in entrata e in uscita, senza dimenticare la registrazione di 1,6 milioni di scambi. Sono proprio le chat il mezzo più utilizzato in assoluto e il successo della clientela è ancora una volta corroborato da numeri piuttosto importanti.
Campari si assicura i business giamaicani del rum
Piazza Affari ha già dimostrato di gradire parecchio l’ultima operazione di cui è stata protagonista Campari: la celebre spa milanese ha infatti perfezionato l’acquisizione della quota dell’81,4% di Lascelles de Mercado, gruppo giamaicano che ha fatto la propria fortuna grazie alla produzione e commercializzazione di rum. Quest’ultima bevanda alcolica non era ancora presente nei business di Campari e quindi si può già spiegare in questa maniera il rialzo in Borsa del titolo di stamattina (oltre quattro punti percentuali per la precisione). D’altronde, non si è scelto nemmeno un mercato casuale.
Collocamento Eni quota Cdp
Unicredit, JP Morgan e Mediobanca sono – stando alle più recenti indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, le tre banche d’affari che sarebbero in pole position per ottenere un posto nella procedura che porterà la Cassa Depositi e Prestiti a dismettere sul mercato una quota pari al 3,4 per cento nell’Eni. Una operazione che è inquadrabile all’interno del riassetto di Snam Rete Gas, e che non potrà che passare attraverso fitti colloqui con alcuni dei principali istituti bancari di riferimento in ambito internazionale.