Standard Chartered: crolla in Borsa per scandalo Iran

 E’ l’estate degli scandali nel settore bancario britannico. Dopo Barclays, accusata di manipolare il Libor e HSBC, che avrebbe ciclato denaro, è il turno di Standard Chartered. La banca è stata accusata dagli Stati Uniti di nascondere transazioni con l’Iran per circa $ 250 miliardi (201 miliardi di euro) attraverso la sua filiale di New York. Accuse categoricamente smentite dalla banca britannica che intende ora difendersi in tribunale. L’effetto sul mercato azionario è devastante: l’azione di Standard Chartered crolla del 18,42%, precipitando a 1199 penny. La banca registra così il più grande calo dell’indice FTSE 100. Secondo lo Stato di New York, queste operazioni avrebbero consentito alla banca britannica di guadagnare centinaia di milioni di dollari in commissioni.

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Richemont, Prada: brilla il settore del lusso

 L’aggaravarsi  della crisi del debito in zona euro non sembra aver urtato i giganti del settore, almeno per ora … l’industria del lusso continua a sfavillare, in mezzo alle tenebre dell’economica globale. Richemont, il numero due al mondo con sede a Ginevra, proprietaria di marchi come MontBlanc, Lancel, Cartier, Chloe o Baume & Mercier, ha avvertito che le vendite del gruppo per i quattro mesi conclusi a fine luglio sono aumentate del 24%: il risultato operativo e l’utile netto dovrebbero pertanto crescere del 20 e 40%, rispettivamente, nel primo semestre 2012 (contro il consensus di Bloomberg che stimava una progressione del 18% e del 31% nello stesso  periodo).

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TerniEnergia apre una nuova filiale in Polonia

 TerniEnergia Polska Spzoo: è questa la denominazione ufficiale della filiale che TerniEnergia, colosso del settore energetico per quel che concerne le fonti rinnovabili, ha scelto per la sua nuova divisione che è stata installata nel corso della giornata di ieri in Polonia. Nello specifico, questa operazione è stata condotta a termine per rendere ancora più proficuo il comparto delle energie alternative, strizzando comunque l’occhio anche al recupero della materia e al cosiddetto “decommissioning” per quel che concerne gli impianti di tipo industriale.

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GM in crisi chiude stabilimenti europei

 General Motors (GM), leader del mercato auto a “stelle e strisce”, ha registrato un crollo pari al 40% dell’utile, a causa, soprattutto, delle perdite accusate in Europa e del tasso di cambio sfavorevole. Ed è proprio nel Vecchio Continente che il gruppo spera di raggiungere un accordo entro l’autunno con i sindacati, che si oppongono alla chiusura di stabilimenti europei.

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I dubbi di Almaiura sull’andamento dell’Euribor

 Lo scandalo relativo al Libor (London Interbank Offered Rate) sta dominando da tempo le cronache finanziarie: questo tasso variabile è stato ridotto a piacimento da diversi colossi bancari, in primis dalla britannica Barclays, tanto che le modifiche hanno finito per coinvolgere anche il “cugino” Euribor (Euro Interbank Offered Rate). L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta da un po’ di tempo questo sospetto, un pensiero che ora viene rafforzato dal centro studi di Almaiura.

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Facebook nei guai: falsi profili e titolo in calo

 Due mesi e mezzo dopo la sua IPO, Facebook ha rivelato i primi conti di fine trimestre. Il social network ha ora 955 milioni di utenti attivi ma secondo i documenti pubblicati dal gruppo, l’8,7% di questi, pari 83,09 milioni di profili, è falso. Una stima in aumento rispetto ai dati riportati nel mese di marzo.

Di questi, il 4,8% ha un profilo doppio, ovvero un account che l’utente possiede, in aggiunta al  principale. Sono, invece, il 2,4 per cento i cosiddetti profili “mal-classificati”, attivati per conto di un’azienda, una organizzazione o, persino, un animale. Infine, circa l’1,5 per cento degli account è classificato come “indesiderabile”: si tratta di profili falsi creati soprattutto per veicolare spam sulla rete. Se si pensa che  l’83% dei ricavi di Facebook ha avuto origine proprio da pubblicità di terzi nei primi sei mesi del 2012…

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Japan Airlines (JAL): nuova IPO in scia a Facebook

 Il gruppo Japan Airlines (JAL) si appresta a tornare sul mercato azionario. Tre anni dopo la sua espulsione per fallimento, il Tokyo Stock Exchange ha concesso la nuova autorizzazione per cui il 19 Settembre potrà fare il suo (secondo) ingresso in Borsa. JAL spera di raccogliere qualcosa come 8,5 miliardi di dollari: si tratterebbe della IPO più importante dell’anno in Giappone e, verosimilmente, la seconda al mondo dopo quella di Facebook, avvenuta nel mese di maggio (16 miliardi).

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AXA: conti solidi e obiettivo Cina

 AXA, la seconda più grande compagnia di assicurazioni d’Europa, ha pubblicato risultati deludenti per i primi sei mesi del 2012, ma le prospettive di crescita dell’azienda sono rimaste stabili, in un contesto di volatilità economica. “I solidi risultati del 2012 illustrano la resilienza del nostro core business in un ambiente difficile”.

Questo è quanto ha riferito Henri de Castries, amministratore delegato e presidente di AXA. Le azioni della società sono scese del 3,4 per cento quest’anno, in controtendenza rispetto all’andamento del settore assicurativo europeo nel suo complesso, che ha registrato un incremento dell’8 per cento.

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