La Bei finanzia i progetti innovativi di Fiat Industrial

 Ben trecentocinquanta milioni di euro per finanziare in maniera adeguata i progetti relativi alla ricerca e allo sviluppo: è questa la somma di denaro che è stata stanziata dalla Banca Europea per gli Investimenti (meglio nota con l’acronimo Bei) per sostenere Fiat Industrial, il gruppo del Lingotto attivo dal 2011 nella produzione di veicoli industriali. Il denaro in questione rappresenta un finanziamento piuttosto importante, tanto che verrà sfruttato per alcune iniziative da realizzare in cinque siti sparsi nel continente europeo e che fanno capo proprio all’azienda torinese.

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Amazon prepara rivale iPhone

 Amazon.com sta sviluppando uno smartphone che si porrà in concorrenza diretta con l’iPhone di Apple e i dispositivi che incorporano il sistema operativo Android di Google. Uno smartphone consentirebbe di ampliare la gamma di dispotivi hardware a basso prezzo, rafforzando una strategia già consolidata: Amazon punta ad aprire nuovi canali  per la vendita di libri, musica e film in formato digitale, che costituiscono il cuore della sua attività.

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Volswagen-Porsche: fusione fatta

 Una improvvisa accelerazione nella fusione Volkswagen- Porsche. Le case automobilistiche tedesche hanno annunciato la firma di un accordo che consentirà alla prima di entrare al 100% nel capitale della seconda. Gli organi dirigenti competenti di entrambe le società hanno approvato il piano per chiudere la transazione.

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Un primo semestre da favola per Banca Generali

 Banca Generali ha ben ragione di gongolare: per l’istituto di credito triestino (specializzato soprattutto in polizze assicurative), infatti, i primi sei mesi del 2012 sono stati caratterizzati da risultati davvero interessanti, soprattutto se si tiene conto del difficile momento economico che si sta vivendo. La raccolta netta del gruppo è stata pari a 1,044 miliardi di euro, vale a dire la quasi totalità di quella che è stata totalizzata nel corso del 2011, ma anche un progresso di ben ottanta punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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L’Antitrust accetta gli impegni di Telecom Italia sulla posizione dominante

 L’Antitrust ha considerato accettabili gli impegni che Telecom Italia ha presentato e rispetterà in futuro per quel che concerne l’istruttoria relativa a un abuso di posizione dominante: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato era infatti intervenuta contro l’azienda di telecomunicazioni, alla luce degli ostacoli rilevati alla partecipazione di altre società concorrenti alle gare per l’affidamento dei servizi settoriali.

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Manchester United sbarca a Wall Street

 Otto anni dopo aver lasciato il London Stock Exchange, il Manchester United, fiore all’occhiello della ‘Premier League’  inglese, farà il suo ritorno sui mercati finanziari passando, questa volta, dalla porta principale, vale a dire da Wall Street. Dopo mesi di esitazione circa la scelta della piazza migliore, il caso è dunque risolto! Il club inglese alla fine ha scelto Wall Street, la cui “visibilità” internazionale non teme rivali.

Il Manchester United aveva inizialmente pianificato una IPO da 1 miliardo di dollari sulle borse di Singapore e Hong Kong, su cui aveva messo gli occhi la scorsa estate. Ma i dirigenti sarebbero stati raffreddati dalle sfavorevoli condizioni di mercato e dai ritardi amministrativi.

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Fiat vicina al 100% di Chrysler

 Fiat SpA aumenterà la sua quota in Chrysler Group LLC al 61,8 per cento, facendo un passo avanti verso una fusione completa con la casa automobilistica americana. Il più grande produttore italiano eserciterà una opzione nelle prossime settimane per comprare un ulteriore 3,3 per cento dal fondo fiduciario VEBA (Voluntary Employee Beneficiary Association), gestito dal sindacato Uaw (United Auto Workers) che gestisce le prestazioni sanitarie per i pensionati Chrysler. Il costo dell’operazione sarà inferiore ai 200 milioni di euro ($ 252 milioni).

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Per il Vaticano bilancio in rosso nel 2011

 Non c’è pace per le finanze del Vaticano: il bilancio della Santa Sede è tornato inesorabilmente in rosso, tanto che il consolidato dello scorso anno ha fatto registrare un passivo di quasi quindici milioni di euro, una situazione ben diversa dal 2010, quando si riuscì a “conquistare” un utile di dieci milioni. Ad accompagnare idealmente questa situazione economica poco idilliaca ci pensano le difficoltà dello Ior (Istituto per le Opere di Religione), già alle prese con scandali interni e ora costretto anche a tagliare quello che viene conosciuto come “obolo di San Pietro”. Tale dividendo, vale a dire il gettito garantito dai fedeli e usato per finanziare missioni e altre opere di carità, è sceso da cinquantacinque a quarantanove milioni di euro nel giro di appena due anni, ma ci sono dei motivi ben precisi alla base di tutto questo.

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Ultimi giorni per l’adesione all’Oscar di Bilancio 2012

 Sono rimasti soltanto altri nove giorni per iscriversi all’edizione di quest’anno del celebre Oscar di Bilancio: i termini in questione, infatti, scadranno il prossimo 15 luglio e le società interessate avranno la possibilità di concorrere alla significativa iniziativa. Quest’ultima viene organizzata, promossa e gestita in ogni dettaglio dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (meglio nota con l’acronimo Ferpi) e l’obiettivo, come si può intuire agevolmente dal nome stesso, è quello di premiare i bilanci che meglio si sono distinti nel corso dell’anno per quel che riguarda la trasparenza, la chiarezza informativa e la comunicazione. Gherarda Guastalla Lucchini, segretario generale del premio in questione, ha voluto ricordare quali possono essere i motivi principali per aderire a tale oscar.

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Barclays: presidente si dimette dopo scandalo Libor

 Il presidente del consiglio di amministrazione di Barclays, Marcus Agius, ha annunciato le sue dimissioni dopo cinque anni e mezzo a capo dell’istituto britannico, all’indomani delle critiche mosse dall’opinione pubblica e dagli ambienti della politica sulla manipolazione dei tassi interbancari Libor e Euribor da parte di Barclays.

Lo scandalo Libor miete la sua prima vittima. Riflesso del clamore suscitato dal caso in Gran Bretagna, il presidente del consiglio di amministrazione di Barclays, Marcus Agius, ha lasciato la presidenza di Barclays. “Gli avvenimenti della scorsa settimana hanno messo in evidenza comportamenti inaccettabili in seno alla banca e hanno inferto un colpo mortale alla reputazione di Barclays”. Queste le parole di Marcus Agius pronunciate in un comunicato. “I nostri clienti, dipendenti e azionisti sono rimasti delusi e mi dispiace molto”, ha aggiunto. La banca avvierà inoltre una revisione delle sue pratiche, che dovrebbe tradursi in una relazione pubblica e portare alla diffusione di un nuovo codice di comportamento per i propri dipendenti.

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