Il consiglio di amministrazione del gruppo Safilo non esiste più da tempo in quanto decaduto per le dimissioni di due importanti consiglieri come Jeffrey Cole e Melchert Groot: questo vuol dire che la società di Padova, celebre per la sua produzione e distribuzione di occhiali, dovrà ricominciare da campo da questo punto di vista, con la nomina del nuovo organo, tanto che la giornata di domani sarà fondamentale in tal senso, con la convocazione di un apposito cda per indire l’assemblea dei soci. La nota in questione è stata diffusa ieri e ha messo in luce questa situazione non certo positiva per l’azienda veneta. Perché ben due dimissioni? Il comunicato appena menzionato ha chiarito come ci sia bisogno di agevolare al massimo il percorso che è stato cominciato da Hal Holding Nv, azionista di riferimento in questo caso, visto che ben due anni fa era stato nominato proprio un consiglio di amministrazione composto soprattutto da soggetti di un certo peso e personalità.
Redazione
Gli anziani e la loro conoscenza del credito al consumo
Ben un quinto delle persone anziane del nostro paese si è affidato negli ultimi tempi al cosiddetto credito legale: c’è però da precisare, come hanno sottolineato l’Adiconsum e il Movimento Difesa del Cittadino, che sono molto pochi coloro che conoscono bene il reale significato del termine “credito al consumo”, oltre alle varie differenze che esistono tra l’essere indebitati e sovraindebitati. Le due associazioni sono state infatti protagoniste di uno studio molto interessante, il quale fa parte di un progetto dal nome eloquente, “Linea terza età, insieme contro la povertà”. In pratica, si sta cercando di far capire agli anziani quanto sia importante utilizzare il denaro in modo consapevole, altrimenti si rischia soltanto di essere associati alla marginalità e al disagio economico.
Beni Stabili perfeziona l’accordo con Banca Finnat
È un periodo intenso di accordi e novità per Beni Stabili, la spa romana che è attiva da ben 108 anni in campo immobiliare: in effetti, la compagnia in questione, la quale è quotata a Piazza Affari, ha comunicato proprio nel corso della giornata odierna la firma di un importante contratto con Banca Finnat Euramerica e con Regia (società a responsabilità limitata di proprietà della famiglia Benetton), un accordo che le ha consento di vendere il 51% dei titoli azionari della divisione Property Service. Quest’ultima si occupa nello specifico della gestione di patrimoni immobiliari, avvalendosi, in particolare di attività di property management.
Exane dà fiducia all’economia italiana
Exane, compagnia di investimento francese specializzata nell’asset management, crede ancora nell’economia italiana: il default del nostro paese viene infatti considerato dalla società parigina come qualcosa di inverosimile, almeno secondo il punto di vista dei suoi analisti finanziari. Inoltre, non viene dato nessun credito al fallimento delle obbligazioni e alla perdita di accesso al mercato. Questo giudizio si basa essenzialmente su alcuni fattori. In primis, il deficit pubblico deve essere valutato come “piccolo”, tanto che le finanze pubbliche della penisola dovrebbero essere in grado di non subire effetti gravi dall’incremento dei tassi di interesse.
Crisi banche spagnole peggiore del previsto
La crisi delle banche spagnole è peggiore di quanto inizialmente stimato. A sostenerlo sono gli esperti di Exane Bnp Paribas, che contestano le dichiarazioni della Banca centrale e dal Ministro dell’Economia, secondo cui nessuna banca quotata spagnola – con la sola eccezione, prevedibile, per Bankia – avrà bisogno di aiuti anche nello scenario peggiore, e che i problemi sarebbero “circoscritti a un gruppo di istituti per i quali lo Stato ha già iniziato ad agire”.
Secondo gli analisti della banca francese, invece, non solo la capacità del sistema bancario ad assorbire le perdite sarebbe in serio dubbio (per gli osservatori transalpini sarebbe evidentemente sottostimata), ma sarebbe l’intero processo di ristrutturazione che viene gestito in maniera non adeguata. Pertanto, sulla base di queste considerazioni, gli analisti Bnp hanno confermato il rating underperform (cioè, con performance inferiore al mercato) per il settore bancario iberico, mantenendo un giudizio neutrale solo per gli istituti Santander e Bbva, con target price a 5,75 euro e 6,25 euro.
La Coldiretti quantifica i danni del maltempo in Veneto
Ci sono degli eventi atmosferici che purtroppo non possono che provocare danni irreversibili al settore agricolo: è il caso degli ultimi nubifragi che si sono verificati in territorio veneto negli ultimi giorni e che hanno riservato molto vento e molta grandine alle campagne locali. In pratica, i coltivatori della regione settentrionale devono fare i conti con distruzioni incredibili per quel che concerne prodotti importanti, in primis il mais, il frumento, la frutta e anche molte piante. La Coldiretti ha già monitorato e quantificato la situazione a cui si sta facendo riferimento, tanto che si può parlare di danni da maltempo per svariati milioni di euro. Il Sud del nostro paese deve invece affrontare il caldo eccessivo provocato dall’anticiclone dell’Africa già ribattezzato come Scipione.
Walgreens compra Alliance Boots
Con una transazione societaria finanziaria valutata oltre 6,7 miliardi di dollari, la società americana ha scelto di acquistare una quota pari al 45% della società Alliance Boots, fondata dall’imprenditore italiano Stefano Pessina. Scopo dell’operazione è quello di entrare in compagine con una quota molto rilevante, e assumere il controllo dell’azienda nel giro di tre anni.
L’operazione, stando a quanto afferma la stampa americana, dovrebbe concludersi entro la fine del mese di agosto, una volta che i partner avranno ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni. Più sul medio termine, inoltre, Walgreens dovrebbe assicurarsi una partecipazione di controllo totale della Alliance Boots, visto e considerato che la transazione prevede anche la nascita di un’opzione che consentirebbe alla società americana di rilevare ulteriori quote, per un’intenzione sostanzialmente già confermata dall’acquirente.
Previsione profitti di Adobe in calo
Adobe Systems Inc., uno dei principali produttori di software al mondo, ha pubblicato le nuove stime sugli utili trimestrali. Stime che non sono piaciute alla comunità finanziaria (che attendeva numeri ben diversi), e che ha pertanto risposto penalizzando le quotazioni dei titoli azionari durante gli scambi sui mercati regolamentati. Ma vediamo nel dettaglio quali stime sono state espresse da Adobe, e cosa era invece atteso dagli analisti.
Gli utili del terzo trimestre fiscale dell’anno – dichiara Adobe, con sede a San Jose (California) – dovrebbero giungere intorno alla quota di 56 – 61 centesimi per azione. Una previsione che riflette la debolezza della domanda europea, e che si colloca mediamente al di sotto delle stime dei principali analisti internazionali, che invece affermavano auspici di “almeno” 61 centesimi per azione. Complessivamente, le vendite del trimestre che (per il bilancio Adobe) terminerà ad agosto, si aggireranno tra un minimo di 1,08 miliardi di dollari e un massimo di 1,13 miliardi di dollari, al di sotto di 1,14 miliardi di dollari stimati.
Enel Energia premia i clienti che si affidano a Frimm
Enel Energia ha deciso di premiare la sua clientela: in effetti, tutti coloro che daranno il mandato in esclusiva per la cessione di un immobile alle agenzie del network Frimm, avranno la possibilità di ricevere un’agevolazione davvero importante per quel che concerne le forniture di luce e gas, vale a dire uno sconto di ben quattrocento euro. Come si spiega questo “regalo” dell’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica? Quest’ultimo e la stessa azienda attiva nel campo del real estate hanno appena perfezionato un’intesa molto interessante, la quale prevede delle garanzie ben precise per quel che concerne le forniture appena menzionate per il mercato libero. La riduzione della tariffa avrà comunque luogo soltanto quanto la vendita dell’immobile sarà stata realmente portata a conclusione.
Pac: anche l’Italia dovrà restituire all’Ue i fondi indebiti
Si torna a parlare di Politica Agricola Comune (Pac) e ovviamente la notizia non può che riguardare da vicino l’Italia: in effetti, gli stati membri dell’Unione Europea hanno l’obbligo di restituire a Bruxelles ben 436 milioni di euro relativi ai fondi che sono stati spesi in maniera indebita. La decisione ha a che fare con la procedura di liquidazione dei conti. Si tratta, nello specifico, di tredici nazioni, tra cui appunto il nostro paese, quali Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Gran Bretagna. Vi sono dunque delle rettifiche che devono essere effettuate quanto prima; tra le più significative si possono sottolineare quelle in merito ai controlli delle uve secche in Grecia, i premi per i bovini francesi, la produzione e l’ammasso di zucchero, la mancata definizione delle buone condizioni agronomiche e ambientali per quel che riguarda il requisito della condizionalità, senza dimenticare i diritti di reimpianto.