I derivati possono cominciare a fare meno paura: il Tribunale di Monza, infatti, ha annullato un contratto swap di questo tipo e ha allo stesso tempo condannato l’istituto di credito che è rimasto coinvolto nella sottoscrizione, vale a dire il Banco di Desio. La sanzione inflitta consiste nel risarcimento alla società che ha investito di una somma pari a cinquantamila euro, vale a dire le perdite complessive che sono state realizzate, oltre agli oneri addebitati nel conto. La sentenza è stata molto chiara da questo punto di vista, ricordando come la cessione di un simile contratto a un cliente come prodotto finanziario e con lo scopo di garantire la copertura dai rischi relativi ai tassi di interessi può essere considerato nullo per difetto di causa.
Banche e Mutui
Ad agosto buona raccolta netta per Banca Mediolanum
Il mese di agosto si è chiuso in maniera piuttosto contrastata per Banca Mediolanum e la sua raccolta netta: l’istituto di credito è stato infatti in grado di concludere i trentuno giorni in questione con un valore pari a 106 milioni di euro. L’ammontare appena menzionato rappresenta un calo rispetto a quanto avvenuto a luglio (156 milioni per la precisione) e a giugno (ben 255 milioni di euro), ma bisogna anche ricordare che dall’inizio di quest’anno la raccolta a cui si sta facendo riferimento si è attestata a 2,02 miliardi di euro, un totale non certo indifferente.
Monte dei Paschi: bloccata la cessione della quota in Biverbanca
Banca Monte dei Paschi di Siena ha fatto sapere che la cessione della quota dell’istituto toscano in Biverbanca è stata bloccata per iniziativa delle due fondazioni coinvolte: nello specifico, si tratta di quella della Cassa di Risparmio di Biella e di quella della Cassa di Risparmio di Vercelli. La vendita a un’altra cassa di risparmio, quella di Asti, della partecipazione in Biverbanca è già stata annunciata da diverso tempo, ma ora bisogna fare i conti con questa novità.
Il Codici vince un ricorso contro Barclays
Di questi tempi i consumatori devono sapersi accontentare anche delle piccole vittorie: ne è un esempio quella che è stata ottenuta dal Codici (Centro per i Diritti del Cittadino), l’associazione che è riuscita ad avere la meglio contro la banca britannica Barclays. Nel dettaglio, questa vicenda si riferisce alla fornitura di informazioni contraddittorie, ambigue e inadeguate da parte dell’istituto di credito a una cliente, oltre a molti altri disguidi e problemi per quel che riguarda la comunicazione. Di conseguenza, l’Arbitro Bancario Finanziario non poteva che intervenire e il ricorso del centro stesso è stato accolto in pieno.
Il gestito domina la raccolta di agosto di Banca Generali
Il mese di agosto è terminato da appena sei giorni e Banca Generali ha già provveduto a rendere nota la raccolta realizzata nel corso di quei trentuno giorni: ebbene, l’istituto di credito triestino è stato capace di far registrare novantacinque milioni di euro da questo punto di vista, un valore che rappresenta una flessione rispetto al mese precedente (a luglio furono totalizzati 120 milioni per la precisione). C’è però da dire che il gruppo in questione è riuscito a rafforzare il processo di trasformazione, già in atto da tempo, per quel che concerne i prodotti amministrati e quelli gestiti; in effetti, questo iter si è reso necessario alla luce delle ultime proposte delle reti, intenzionate a diversificare al massimo il rischio e di sfruttare nel migliore dei modi le occasioni di investimento offerte dai mercati.
Il boom dei social network nel rapporto banca-cliente
L’intermediario più diffuso al giorno d’oggi tra gli istituti di credito e i clienti sono senza dubbio i social network: le chat, i messaggi di posta elettronica e quant’altro, infatti, sono la soluzione più gettonata per diffondere informazioni utili da questo punto di vista, ma anche per mettere a disposizione una buona assistenza. Il 2011 è stato un anno significativo in tal senso, tanto che si sono gestite ben cinquantuno milioni di telefonate in entrata e in uscita, senza dimenticare la registrazione di 1,6 milioni di scambi. Sono proprio le chat il mezzo più utilizzato in assoluto e il successo della clientela è ancora una volta corroborato da numeri piuttosto importanti.
Unicredit annuncia i suoi nuovi manager regionali
Unicredit perfeziona le proprie nomine per quel che concerne le unità regionali: in effetti, l’amministratore delegato del gruppo bancario, Federico Ghizzoni, ha deciso di affidarsi ai cosiddetti regional manager, i quali saranno in numero di sette e che andranno a svolgere il loro operato in aree ben determinate. Di chi si tratta nello specifico? Giovanni Forestiero sarà il manager che si occuperà del Nord-Ovest, zona molto importante per Unicredit come per molti altri istituti di credito, mentre per Monica Cellerino si è trattato di una conferma per quel che concerne la leadership delle attività creditizie nella regione Lombardia.
Pochissime richieste di mutuo dalle famiglie monoreddito
Le famiglie monoreddito chiedono sempre meno mutui: secondo le ultime rilevazioni del portale Mutui.it, infatti, la percentuale in questione è pari ad appena il 2% e questo per dei motivi ben precisi. In pratica, si sta parlando di famiglie che hanno un figlio a carico e in cui il mutuo viene richiesto dal padre. In aggiunta, l’età è superiore ai quaranta anni, con tanto di reddito superiore alla media, vale a dire 2.100 euro al mese, un importo che consente di sostenere la spesa, ma con qualche difficoltà di troppo.
Pubblicati gli annunci della class action contro Intesa Sanpaolo
La stampa odierna ha beneficiato di una importante pubblicazione che riguarda molto da vicino i consumatori del nostro paese: in effetti, è stato possibile leggere sui principali quotidiani, così come lo sarà tra non molto sulle testate editoriali che sono presenti sul web, gli annunci relativi all’azione di classe che è stata promossa da Altroconsumo contro Intesa Sanpaolo. Per quale motivo l’associazione ha deciso di promuovere una class action tanto massiccia che vede coinvolto uno dei principali istituti di credito del nostro paese.
Il piano ricostituente di Monte dei Paschi
Gli interventi di ristrutturazione di cui sarà oggetto Monte dei Paschi di Siena sono davvero drastici e decisi: in effetti, il consiglio di amministrazione dell’istituto di credito toscano ritiene sia utile svalutare in maniera integrale il valore del marchio Banca Antonveneta, per un importo complessivo superiore ai quindici milioni di euro. Queste constatazioni sono state rese note in concomitanza con la presentazione dei conti del primo semestre di quest’anno.