Si torna a parlare di Politica Agricola Comune (Pac) e ovviamente la notizia non può che riguardare da vicino l’Italia: in effetti, gli stati membri dell’Unione Europea hanno l’obbligo di restituire a Bruxelles ben 436 milioni di euro relativi ai fondi che sono stati spesi in maniera indebita. La decisione ha a che fare con la procedura di liquidazione dei conti. Si tratta, nello specifico, di tredici nazioni, tra cui appunto il nostro paese, quali Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Gran Bretagna. Vi sono dunque delle rettifiche che devono essere effettuate quanto prima; tra le più significative si possono sottolineare quelle in merito ai controlli delle uve secche in Grecia, i premi per i bovini francesi, la produzione e l’ammasso di zucchero, la mancata definizione delle buone condizioni agronomiche e ambientali per quel che riguarda il requisito della condizionalità, senza dimenticare i diritti di reimpianto.
Economia e Lavoro
Trattativa Cin-Tirrenia: l’Antitrust impone diversi sconti
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha fornito il suo parere positivo all’acquisto di Tirrenia da parte della Compagnia Italiana di Navigazione: quest’ultima, la quale viene controllata sia dal Fondo Clessidra che da Moby, attendeva da tempo questa autorizzazione, ma ora bisognerà anche rispettare dei requisiti ben precisi. Ad esempio, le tariffe relative ai traghetti e alle altre imbarcazioni dovranno necessariamente diminuire (anche questa estate si sta ponendo il problema dei rincari), ma i consumatori potranno tirare un sospiro di sollievo solamente a partire dal 2013.
Bilancio 2011 Oracle
Oracle, il mega gruppo americano guidato dal manager Larry Ellison, ha pubblicato i propri dati relativi all’andamento del bilancio d’esercizio 2011 – 2012. Periodo che, comunica la società, si sarebbe concluso con un reddito netto in crescita del 17 per cento a quota 9,978 miliardi di dollari, con profitti in crescita dell’8 per cento nel solo quarto trimestre fiscale dell’esercizio, a quota 3,45 miliardi di dollari. Risultati che hanno battuto le attese degli analisti, conferendo un po’ di rinnovata fiducia sulla tenuta dei conti del big statunitense.
Sempre stando a quanto comunica la società, l’utile per azione si sarebbe collocato intorno a quota 2,42 dollari per l’intero anno, e a 0,82 dollari per il trimestre, contro attese rispettivamente pari a 2,42 dollari e 0,78 dollari. I ricavi sono invece cresciuti del 4 per cento a quota 37,12 miliardi nell’intero esercizio, con una crescita che invece è rallentata fino all’1% (a 10,92 miliardi di euro) nel corso del più recente quarto trimestre dell’anno.
Microsoft compra Yammer
Microsoft, il leader mondiale nella produzione di software, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo per l’acquisto della Yammer Inc., un operatore nel settore business sui social network, al prezzo di 1,2 miliardi di dollari. L’accordo dovrebbe essere formalizzato entro la fine del mese, come confermato da una fonte vicina ai vertici societari, che ha anticipato le prossime dichiarazioni e ufficiali della società (la quale, nelle ore successive all’indiscrezione, ha rifiutato di confermare la veridicità del rumor).
In questo modo, Microsoft potrebbe aggregare gli strumenti corporate di Yammer ai propri prodotti Office e SharePoint per il business, integrando l’offerta per le aziende. Come si potrà notare, la strategia di shopping di Microsoft (relativa all’acquisto di aziende di piccole – medie dimensioni rispetto ai volumi da big corporate) è ricalcata da una gran parte dei principali player nel comparto ICT.
Vendite Apple e Samsung
Secondo una recentissima ricerca formulata, con periodicità, dalla ABI Research, Apple e Samsung sarebbero saldamente in testa nella classifica delle vendite degli smartphone, per quanto concerne il primo trimestre del 2012. Le due società sarebbero infatti in grado di garantire un volume di vendita superiore ai 78 milioni di “pezzi” (circa 43 milioni di unità vendute per Samsung, contro le 35 di Apple), ovvero ben oltre la sommatoria del volume di vendite di tutti gli altri operatori con i quali i due big spartiscono la torta dei cellulari di nuova generazione.
Dietro Samsung e Apple, la classifica vede una lotta abbastanza accesa per il conseguimento della terza posizione, finora a vantaggio di Nokia. La compagnia finlandese, che sta cercando di arginare le perdite di competitività dovute all’agguerrita concorrenza degli operatori già ricordati, ha venduto 11,9 milioni di unità nei primi tre mesi dell’anno, contro gli 11,1 milioni di smartphone collocati nel corso dello stesso periodo da parte di Research In Motion, la compagnia canadese produttrice dei Blackberry.
Imprenditori più ricchi d’Europa
Secondo quanto afferma una recente ricerca elaborata da Bloomberg, è il magnate spagnolo Amancio Ortega Gaona l’uomo più ricco del vecchio Continente. Se il suo nome non vi dice granchè, probabilmente potrà suggerirvi qualcosa di più sapere che dietro il nome del miliardario spagnolo c’è il gruppo di abbigliamento Zara, presente anche nel nostro Paese con una serie di superstore piuttosto gettonati.
La lista 2012 curata da Bloomberg vede pertanto un sorpasso in testa alla classifica, con l’attuale numero 2, Ingvar Kamprad – titolare dell’Ikea – che ha dovuto cedere lo scettro di uomo più facoltoso d’Europa. Grazie ai risultati dell’ultimo trimestre, la Inditex – holding che controlla Zara – ha generato un vero e proprio boom nella capitalizzazione di mercato delle azioni di Ortega (+ 12%), che ha permesso al magnate di compiere qualche utile passo in avanti nell’elenco dei miliardari europei.
Legambiente preme per un uso razionale dell’acqua
Legambiente ha provato a dettare quelle che, a suo dire, sono le linee guida più importanti da implementare in questo preciso momento storico: esse si basano essenzialmente su un’agricoltura ancora più sostenibile, sul ridimensionamento degli sprechi di cibo, sulla tutela dell’ambiente e sulla gestione delle risorse idriche. La stessa associazione ha precisato come questa possa essere definita una sorta di “alleanza per l’acqua”, la quale deve essere in grado di coinvolgere il settore primario, l’industria, le associazioni ambientaliste e gli enti regolatori. D’altronde, la grande maggioranza dell’acqua che viene prelevata nel nostro paese (circa il 70% per la precisione) viene sfruttata per fini agricoli, senza dimenticare che ben il 95% dei prelievi realizzati nel bacino del Po serve per l’irrigazione.
Nuovi piani strategici Opel
Opel sta lavorando alacremente per raggiungere in tempi rapidi un’intesa con i sindacati tedeschi e assicurare in tal modo un futuro solido e condiviso alle attività industriali detenute nel vecchio Continente. A sostenerlo è un comunicato ufficiale della compagnia, che ha ribadito come il proprio top management, il sindacato di riferimento IG Metall e i rappresentanti dei lavoratori interessati, stiano trattando in questi giorni l’estensione dell’esclusione dei licenziamenti fino alla fine del 2016, ritardando, contemporaneamente, l’attuazione dell’accordo tariffario per il 2012.
Le negoziazioni che la società sta portando avanti con i sindacati riguardano altresì la definizione di una soluzione per tenere aperto e operativo lo stabilimento di Bochum fino al run-out di Zaifra Tourer. Una mossa che permetterebbe alla società di evitare la chiusura delle linee di produzione nella fabbrica, con cessazione che era inizialmente stata fissata per il 2015. In una nota diramata dalla società, Opel ricorda come, valutando la presente congiuntura economica e le previsioni sulla domanda futura, il piano di gestione attuale non prevede l’allocazione di ulteriori prodotti al sito di Bochum.
Nokia riduce l’organico di 10 mila unità
Nokia, colosso finlandese della telefonia mobile, ha scelto di ridurre la sua forza lavoro di altre 10 mila persone, andando a raggiungere quota 25 mila unità in soli due anni. Grazie a questa nuova mossa, la società europea dovrebbe poter conseguire ulteriori risparmi per circa 700 milioni di euro per l’anno, elevabili a quota 1,6 miliardi di euro entro la fine del 2013.
Una riduzione, ha dichiarato l’amministratore delegato del gruppo Stephen Elop in una nota diramata alla stampa, che è “conseguenza difficile delle misure che pensiamo di dover prendere per assicurare la competitività a lungo termine di Nokia”. Il risparmio conseguito nel biennio in corso dalla compagnia finlandese dovrebbe così controbilanciare il costo della ristrutturazione aziendale in corso, valutato intorno a 1,9 miliardi di euro.
A Concorezzo (Monza-Brianza) torna di moda il baratto
La crisi economica la stiamo avvertendo un po’ tutti: le famiglie si trovano in situazioni a dir poco disagevoli e il denaro che circola è davvero scarso. Ma gli italiani sanno spesso scovare delle soluzioni alternative, come sta accadendo a Concorezzo, comune della Brianza con quindicimila anime, il quale ha deciso di far tornare in auge l’antico sistema del baratto. Si tratta proprio della celebre operazione di scambio che fa immediatamente pensare a un passato storico molto lontano. L’idea l’hanno avuta i negozianti e i commercianti locali, più precisamente ad Antonio Mandelli, il quale è titolare di uno studio fotografico. In pratica, si evitano i soldi e si provvede a scambiare dei prodotti come accadeva in antichità.