Il settore manifatturiero del nostro paese non riesce proprio a riprendersi dalla sua situazione critica: ormai sono ben dieci mesi consecutivi che il comparto in questione è protagonista di contrazioni su contrazioni, come successo appunto a maggio, il mese che si è concluso proprio ieri. In realtà, se proprio si vuole essere precisi, bisogna sottolineare come in questi ultimi trentuno giorni il dato ha fatto registrare un interessante recupero rispetto a quanto rilevato ad aprile, ma la soglia psicologica, cinquanta punti, è ancora troppo lontana. Tutte queste stime sono state estrapolate dall’ultima indagine compiuta da Markit, compagnia che si occupa di servizi relativi all’informazione finanziaria, e da Adaci (Associazione Italiana di Management degli Approvvigionamenti).
Economia e Lavoro
Stefano Goberti è il nuovo direttore finanziario di Saipem
La scelta è ricaduta su Stefano Goberti: il riferimento non può che andare a Saipem, la spa che fa parte del gruppo Eni e che si occupa in prevalenza di servizi per il settore petrolifero, e al suo nuovo direttore finanziario, quello che in linguaggio anglosassone viene definito come il Chief Financial Officer. Nel dettaglio, si sta parlando dell’incarico che spetta al manager che è responsabile per la gestione generale delle attività finanziarie di una azienda. Ebbene, a San Donato Milanese era necessario sostituire Giulio Bozzini e la figura più idonea è stato proprio Goberti. Tra l’altro, quest’ultimo ha ricevuto anche la nomina come dirigente preposto alla redazione di quei documenti che hanno a che fare con la contabilità societaria, un ruolo che ha ricevuto il parere favorevole da parte del collegio sindacale.
Le nuove tariffe predeterminate dei taxi romani
Sono ben sette le tariffe di tipo predeterminato che il Comune di Roma ha deciso di introdurre in relazione ai propri taxi. Si tratta, nello specifico, dei prezzi che saranno sfruttati e usati per quel che concerne le tratte che collegano la Capitale agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino: non è una scelta casuale, ma si sta parlando dei percorsi maggiormente utili per i turisti e chi deve intraprendere un viaggio per via aerea. La proposta era giunta direttamente dall’assessorato alla Mobilità del municipio capitolino, la quale prevedeva proprio queste tariffe, dopo che già nei giorni scorsi si era parlato di novità in vista, con qualche polemica a condire il tutto. A quanto ammontano esattamente queste cifre?
L’Inps ha già un disavanzo di sei miliardi nel 2012
La gestione finanziaria dell’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) in questo 2012 non può che meritare un aggettivo, disastrosa: in effetti, non vi sono alternative per spiegare e descrivere i quasi sei miliardi di euro (5,97 per la precisione) che hanno caratterizzato i primi mesi dell’anno. Il quadro diventa ancora più negativo, poi, se si pensa che il dato dello scorso anno è nettamente peggiorato, visto che nel 2010 furono registrati 736 milioni, il che vuol dire che la débacle in questione può essere quantificata in 5,2 miliardi di euro. Che cosa è successo esattamente e bisogna cominciare a preoccuparsi? Entrando maggiormente nel dettaglio della faccenda, c’è da specificare che i conti dell’Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell’Amministrazione Pubblica), ente che è stato accorpato di recente nell’Inps stesso dopo aver provveduto alla sua soppressione.
Furio Truzzi è il nuovo presidente di Assoutenti
Assoutenti ha un nuovo presidente: l’associazione dei consumatori romana, fondata esattamente trenta anni fa, si affiderà infatti a Furio Truzzi per la successione del suo leader precedente, Mario Finzi: quest’ultimo, comunque, manterrà la carica di vicepresidente. Truzzi, di professione sociologo, è impegnato da ben due decenni in attività che hanno a che fare con le ricerche socio-economiche e in particolare i consumi del settore turistico. Tra l’altro, egli è stato anche segretario generale della Uil Liguria e consulente del Ministero del Lavoro nel periodo compreso tra il 1996 e il 2000. Dunque, si tratta di un curriculum di tutto rispetto. La necessità di un numero uno nuovo di zecca deriva soprattutto dalla volontà della stessa associazione di rinnovarsi in modo adeguato, visto che il nostro paese sta vivendo un momento economico delicato e difficile, soprattutto se si pensa ai consumatori.
Cambio ai vertici Carrefour
Importanti novità ai massimi vertici di Carrefour. Lars Olofsson, numero 1 del big della distribuzione transalpina ed europea, ha infatti lasciato la carica di presidente e di amministratore delegato. Un abbandono molto discusso, visto e considerato che raramente gli analisti di mercato (e gli azionisti) hanno visto elargire compensi così generosi a un top manager, anche in virtù del fatto che la società francese ha praticamente perso metà del proprio valore di capitalizzazione in soli tre anni.
Secondo le malelingue, la scelta di Olofsson sarebbe stata una decisione volta a evitare il confronto con l’assemblea degli azionisti: le dimissioni anticipate del manager di Carrefour suonano pertanto come una sorta di abbandono volontario per evitare la sfiducia dei propri “mandanti”, evidentemente sempre più infastidi dall’aver visto il titolo Carrefour precipitare nel corso dell’ultimo triennio, e ora alle prese con la presumibile ristrutturazione della compagine.
Adoc: i compro oro sono in costante aumento
L’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha certificato, ancora una volta se non ce ne fosse bisogno, il boom dei compro-oro: il biondo metallo è considerato, oggi più che mai, il bene rifugio per eccellenza, di conseguenza la vendita è uno dei rimedi più utili per sostenere i portafogli degli italiani. L’ultimo anno, in particolare, è stato caratterizzato da un incremento pari a quindici punti percentuali, un dato che si riferisce alla sola città di Roma (quest’ultima vanta ben 250 negozi per la precisione). In aggiunta, bisogna anche ricordare come siano aumentati persino i consumatori che si affidano a tali esercizi commerciali (+20%). Nel complesso, poi, i negozi di compro-oro presenti nel nostro paesi sono più di cinquemila.
HP taglia 27 mila posti
HP, Hewlett-Packard, il big americano dei personal computer, ha scelto di ridurre fortemente le fila delle proprie risorse umane lasciando a casa ben 27 mila dipendenti. Un taglio che in termini assoluti assume proporzioni piuttosto significative, e che anche in termini relativi non sembra poter smentire la gravità della scelta adottata: i 27 mila dipendenti da licenziare risultano essere pari a circa l’8% dei suoi 350 mila impiegati. I tagli annunciati pochi giorni fa, e da realizzare entro la fine del 2014, rappresentano altresì il più corposo ridimensionamento della ultra settantennale storia dell’azienda statunitense, che nel corso degli ultimi anni ha dovuto fronteggiare, e non senza grande fatica, la concorrenza esercitata dagli smartphone di ultima generazione e dai tablet.
Ad ogni modo, HP in queste ore sta cercando di rassicurare i propri dipendenti. Lo snellimento delle fila delle risorse umane dovrebbe principalmente avvenire attraverso l’applicazione di un programma di prepensionamenti, in grado di ridurre l’impatto dei licenziamenti. Il risultato dovrebbe, in qualsiasi caso, essere lo stesso: un risparmio di circa 3,5 miliardi di dollari l’anno, quale risultato della flessione del costo e delle spese del personale.
Msc Crociere punta a un aumento dei passeggeri nel 2012
Ventitre punti percentuali di incremento non sono certo uno scherzo, ma Msc Crociere ha deciso di fissare in questi termini quantitativi i propri obiettivi per l’anno attualmente in corso: in effetti, come dichiarato da Domenico Pellegrino, direttore generale della nota compagnia di navigazione, il 2012 dovrà essere caratterizzato da un rialzo del genere per quel che concerne il totale dei passeggeri, anche perché i primi tre mesi hanno fatto già registrare un incoraggiante +7%. Volendo essere più precisi, questa performance può essere tradotta in 1,5 milioni di passeggeri in più, dunque si cerca di andare oltre la crisi economica e quella del settore (è ancora vivo il ricordo della tragedia della Costa Concordia).
Unicredit e Ance unite dall’internazionalizzazione delle pmi
Unicredit e l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) non sono mai stati così vicini come in questo momento: in effetti, è stato appena siglato un importante accordo tra il celebre istituto di credito e l’ente in questione, con Federico Ghizzoni, amministratore delegato del gruppo di Piazza Cordusio, e Paolo Buzzetti, numero uno dell’associazione, a sugellare il tutto. L’intento è quello di sfruttare al massimo tutte quelle opportunità che si presentano attualmente a livello di mercati internazionali. Ma di cosa si tratta con precisione e quali sono i vantaggi che potrebbero essere conseguiti? L’impegno dei due attori menzionati è preciso, si vuol dar vita a una sinergia che possa essere il più concreta e efficace possibile per quel che concerne il territorio.