Facebook nei guai: falsi profili e titolo in calo

 Due mesi e mezzo dopo la sua IPO, Facebook ha rivelato i primi conti di fine trimestre. Il social network ha ora 955 milioni di utenti attivi ma secondo i documenti pubblicati dal gruppo, l’8,7% di questi, pari 83,09 milioni di profili, è falso. Una stima in aumento rispetto ai dati riportati nel mese di marzo.

Di questi, il 4,8% ha un profilo doppio, ovvero un account che l’utente possiede, in aggiunta al  principale. Sono, invece, il 2,4 per cento i cosiddetti profili “mal-classificati”, attivati per conto di un’azienda, una organizzazione o, persino, un animale. Infine, circa l’1,5 per cento degli account è classificato come “indesiderabile”: si tratta di profili falsi creati soprattutto per veicolare spam sulla rete. Se si pensa che  l’83% dei ricavi di Facebook ha avuto origine proprio da pubblicità di terzi nei primi sei mesi del 2012…

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Japan Airlines (JAL): nuova IPO in scia a Facebook

 Il gruppo Japan Airlines (JAL) si appresta a tornare sul mercato azionario. Tre anni dopo la sua espulsione per fallimento, il Tokyo Stock Exchange ha concesso la nuova autorizzazione per cui il 19 Settembre potrà fare il suo (secondo) ingresso in Borsa. JAL spera di raccogliere qualcosa come 8,5 miliardi di dollari: si tratterebbe della IPO più importante dell’anno in Giappone e, verosimilmente, la seconda al mondo dopo quella di Facebook, avvenuta nel mese di maggio (16 miliardi).

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AXA: conti solidi e obiettivo Cina

 AXA, la seconda più grande compagnia di assicurazioni d’Europa, ha pubblicato risultati deludenti per i primi sei mesi del 2012, ma le prospettive di crescita dell’azienda sono rimaste stabili, in un contesto di volatilità economica. “I solidi risultati del 2012 illustrano la resilienza del nostro core business in un ambiente difficile”.

Questo è quanto ha riferito Henri de Castries, amministratore delegato e presidente di AXA. Le azioni della società sono scese del 3,4 per cento quest’anno, in controtendenza rispetto all’andamento del settore assicurativo europeo nel suo complesso, che ha registrato un incremento dell’8 per cento.

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BMW: utile in calo ma outlook confermato

 Nel secondo trimestre del 2012, la casa automobilistica BMW ha realizzato un utile netto di gruppo in calo del 28,1%, fino a 1,3 miliardi di euro (1,94 euro per azione). Nonostante l’attuale congiuntura economico-finanzaria, il gruppo ha confermato il suo outlook per l’anno 2012. Gli analisti avevano previsto un calo dell’utile netto leggermente meno pronunciato, pari al 24%, fino a 1,4 miliardi di euro.

Il risultato operativo (EBIT) si è attestato al 19%, a 2,3 miliardi di euro, pari a un margine dell’ 11,8% contro il 15,7%.

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Deutsche Bank in crisi, taglia 1900 posti lavoro

 Deutsche Bank ha diffuso risultati in forte calo per il secondo trimestre nei suoi rami Investment Banking e Asset Management: secondo il nuovo gruppo dirigente il perdurare della crisi dell’euro continuerà ad influenzare l’attività. L’utile prima delle imposte della divisione “investimenti” della banca, per anni il core business del gruppo e la principale fonte di profitti del gruppo tedesco, è sceso del 63%, a 357 milioni di euro contro i 969 milioni di un anno prima. Il  forte calo dei profitti illustra le sfide cui la nuova leadership di Deutsche Bank è chiamata a far fronte.

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Ryanair: crisi e petrolio penalizzano low cost

 La compagnia low-cost Ryanair annuncia risultati in netto calo per il Q1 2012. La perdita registrata nel primo trimestre raggiunge i 98,8 milioni (-29%). Per il CEO di Ryanair, Michael O’Leary, il sensibile declino registrato dal gruppo è dovuto alla recessione europea, alle misure di austerità, unitamente alla crescita della sterlina nei confronti dell’euro e al rincaro dei prezzi del petrolio.

Egli ha tuttavia annunciato, che verranno create entro la fine dell’anno nuove basi (la 51esima a Maastricht, sarà inaugurata nel mese di dicembre), suggerendo che il low cost ha significative opportunità e margini di crescita in Europa. Ryanair continua a vedere il futuro in rosa, confermando il suo obiettivo di 400 milioni di euro (o più) per il corrente anno fiscale (che termina a fine marzo 2013).  Ricordiamo che il suo rivale easyJet ha annunciato la settimana scorsa ricavi in crescita del 10,5% nel secondo trimestre, con più di 16 milioni di passeggeri.

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Volkswagen: con Fiat è guerra aperta

 Volkswagen vuole che Sergio Marchionne (Fiat) lasci la presidenza di turno dell’Associazione dei costruttori europei. L’italo-canadese ha duramente attaccato il gruppo tedesco, giudicando troppo aggressiva la politica commerciale dei prezzi praticata in Europa.

Non corre buon sangue tra Volkswagen e Fiat. Il produttore tedesco esorta il patron della casa automobilistica italiana a rinunciare alla carica di presidente dell’ACEA (Associazione europea costruttori di automobili). L’Azienda di Wolfsburg non ha affatto gradito l’uscita, forse poco diplomatica, di Sergio Marchionne, CEO di Fiat SpA. Secondo Volkswagen la presenza di Sergio Marchionne alla presidenza di Acea è “intollerabile” e pertanto ne ha chiesto le dimissioni.

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Apple e Twitter insieme?

 Apple, il colosso dei computer, sembra interessato a rafforzare la propria dimensione “comunitaria” con un investimento di diverse centinaia di milioni di dollari in Twitter. Secondo il New York Times, negli ultimi mesi le due società avrebbero discusso in  merito ad una ingresso del gigante del software nel famoso sito di micro-blogging.

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Facebook in rosso sfida il mercato smartphone

 I risultati di Facebook erano attesi… La reazione dei mercati anche. E non è stata affatto tenera nei confronti del numero uno dei social network: dopo il calo di oltre l’8% registrato nella sessione di Giovedì,  il titolo è precipitato del 15%, portandosi a circa 22 dollari. Di conseguenza, la capitalizzazione di Facebook è scesa sotto i $ 50 miliardi: la metà rispetto a quanto ci si attendeva in occasione dell’ingresso in Borsa della società, avvenuta nel mese di maggio. E la discesa potrebbe non finire qui… alcuni analisti prevedono che l’azione possa arrivare a circa 15 dollari (a fronte di una IPO di più di 38 dollari).

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Zynga crolla in Borsa. Game over?

 Il gigante dei giochi sui social network crolla: il titolo Zynga crolla del 40% sul Nasdaq mentre il gruppo ha annunciato una drastica revisione (al ribasso) delle sue previsioni. Farmville, il fiore all’occhiello di Zynga, sta perdendo smalto.

Un bagno di sangue…peggio che in Mafia Wars! Zynga, il numero uno dei giochi su Facebook, a metà sessione crolla del 38%, all’indomani della pubblicazione di risultati deludenti e di un annuncio circa una drastica riduzione degli obiettivi annuali.

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