I rischi dell’operazione Fonsai-Unipol per i risparmiatori

 La vicenda che sta coinvolgendo il gruppo finanziario Unipol e la compagnia assicurativa Fondiaria Sai sta dominando le cronache economiche da diverso tempo e le critiche non mancano di certo: in particolare, come ha rilevato l’associazione dei consumatori Altroconsumo, le prospettive legate a questa concentrazione non sono affatto positive per i cittadini, visto che sono molto alti i rischi relativi alla concorrenza tariffaria delle polizze, senza dimenticare le performance altalenanti di cui possono diventare protagonisti i relativi titoli azionari.

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Citigroup in calo ma sopra le attese

 Nonostante il calo dei profitti complessivi registrato nel secondo trimestre, Citigroup ha fatto meglio del previsto, con risultati ancora al di sopra delle aspettative degli investitori. Ma per la terza banca americana il recupero non è completo. 

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Premafin alle prese con le dimissioni di due consiglieri

 Premafin non smette di far parlare di sé: la holding che fa capo alla famiglia Ligresti ha ricevuto proprio nel corso della giornata di ieri le dimissioni irrevocabili di ben due consiglieri di amministrazione, vale a dire Riccardo Flora e Gualtiero Giombini. Che cosa comportano queste novità per la società a cui si sta facendo riferimento? Nel dettaglio, la comunicazione che la stessa Premafin ha reso pubblica è stata molto precisa, visto che è stato spiegato come le dimissioni in questione abbiano una efficacia che è condizionata alla mancata sottoscrizione e alla liberazione in forma integrale e completa da parte di Unipol Gruppo Finanziario dell’aumento di capitale.

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Mercato IPO dopo Facebook

 Sulla scia della deludente performance post-IPO di Facebook, una delle domande che vien da porsi è se non si stato definitivamente inferto un colpo mortale al mercato delle IPO delle aziende high tech.

Con poche eccezioni, come LinkedIn, le azioni di molte società tecnologiche hanno fallito dopo aver iniziato la loro avventura pubblica ed essere sbarcata in Borsa. Alcuni esempi includono Groupon e Zynga, cui è stata fatta un sacco di pubblicità, sino a sfiorare la montatura giornalistica, ma che sono crollati subito dopo le rispettive IPO.

Questo non vuole suggerire che tutte le offerte al pubblico del settore high tech siano ora condannate, ma accende sicuramente i riflettori su tre aspetti:

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Petrolio: nuovi oleodotti anti Iran

 Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno aperto nuovi oleodotti bypassando lo Stretto di Hormuz, la cui importanza geopolitica è tale che Cyrus Vance, ex segretario di stato americano, l’ha definito “la vena giugulare del West”. Lo stretto,  la cui costruzione era iniziata il 18 marzo del 2008 ed è stata completata alla fine dello scorso mese, rappresenta infatti  la corsia di trasporto che l’Iran ha ripetutamente minacciato di chiudere. Da qui passa il petrolio estratto negli Emirati, in Iran, in Irak, in Kuwait. La mossa rischia di ridurre il potere di Teheran sui mercati petroliferi.

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Impregilo in fermento in attesa dell’assemblea di domani

 C’è una data che gli azionisti di Impregilo stanno attendendo con impazienza: si tratta della giornata di domani, quando l’azienda milanese attiva nel settore delle comunicazioni potrà far svolgere la propria assemblea, la quale è stata rinviata di cinque giorni rispetto al 12 luglio scorso. Per l’appunto, come richiesto espressamente dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa), i soggetti che sono legittimati in questo caso all’intervento e al voto sono tutti quegli azionisti rispetto a cui le comunicazioni dell’intermediario sono giunte alla società lombarda entro la fine del terzo giorno di mercato aperto che precede il 12 luglio.

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Wells Fargo profitto record

 Wells Fargo ha registrato un profitto record nel secondo trimestre in aumento del 17% rispetto all’anno precedente, beneficiando di un calo dei tassi d’interesse e del crescente utilizzo di un programma governativo di rifinanziamento. Wells ha ampliato le sue operazioni a Wall Street, come i prestiti commerciali, ma ha continuato a fare affidamento sul suo core business, il consumer banking, e in particolare sulla sua divisione mutui ipotecari.

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Libor: scandalo da 22 milliardi di dollari

 Il “Liborgate” potrebbe costare molto caro alle banche coinvolte nello scandalo. Fino a 22 miliardi di dollari tra sanzioni e danni a investitori e controparti, secondo le stime di Morgan Stanley. Barclays  ha pagato 456 milioni di dollari il mese scorso alle autorità statunitensi e britanniche per aver tentato di manipolare il tasso di prestito interbancario, il London Interbank Offered Rate,  punto di riferimento per 360 trilioni di dollari in derivati, prestiti e mutui.

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JPMorgan utili in calo. Pesa maxi perdita derivati

 JPMorgan Chase, la più grande banca statunitense, dopo la diffusione dei dati societari di Alcoa, che ha aperto la stagione delle trimestrali americane,  ha annunciato di aver archiviato il secondo trimestre con un utile di 4,96 miliardi dollari, o 1,21 dollari per azione, rispetto ai 5,43 miliardi di dollari, o 1,27 dollari per azione, registrati un anno prima.

I risultati comprendono una perdita ante imposte di 4,4 miliardi dollari, rispetto ai 2 miliardi di dollari annunciati il 10 maggio e superiore alle previsioni degli analisti, registrata nel portafoglio derivati. Il fatturato è diminuito del 17% anno su base annua a 22,2 miliardi dollari, leggermente al di sopra delle attese (21,9 miliardi di dollari). La banca ha anche abbassato i risultati del primo trimestre, citando la possibilità che siano state nascoste delle perdite in derivati.

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Bioera si affida alla Consob contro gli ultimi commenti di mercato

 Bioera ha dichiarato guerra alle informazioni e ai commenti che si stanno susseguendo da diverso tempo sul suo conto: è proprio per questo motivo che la società milanese, attiva nella produzione e distribuzione di prodotti biologici e di cosmesi (il gruppo è quotato a Piazza Affari), ha deciso di inviare alla Consob (Commissione Nazionale di Società e di Borsa) un esposto formale per ottenere maggiore tutela. Che cosa sta accedendo di preciso?

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