News Corp si divide in due

 News Corp. (NWSA), la media company controllata da Rupert Murdoch, ha annunciato l’intenzione di scindersi in due entità quotate in borsa, dopo che il suo consiglio avrà approvato l’operazione, che separa di fatto il business editoriale da quello dell’intrattenimento.

L’operazione verrà completata nell’arco di circa 12 mesi e Murdoch diventerà presidente di entrambe le società nonché Amministratore Delegato del business dei media.

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Voci di vendita per la RIM (Blackberry)

 Il futuro di RIM, produttore canadese del Blackberry, si fa sempre più cupo. Gli ultimi risultati, di gran lunga inferiori alle aspettative, i 5.000 tagli di posti di lavoro e il rinvio del lancio del nuovo sistema operativo, gettano nuove ombre sulla società.

Research in Motion, la cui azione è al suo minimo dal 2003, ha annunciato una perdita di 518 milioni dollari nel corso del primo trimestre dell’anno fiscale, superiore al previsto, a causa di un forte calo delle vendite e di un onere eccezionale di $ 335 milioni.  Il gruppo aveva già subito una perdita di 125 milioni di dollari nel corso trimestre precedente, mentre, un anno fa, RIM era risucita a registrare un profitto di $ 695 milioni nel primo trimestre.

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Ferrari smentisce la sua quotazione in Borsa

 La Borsa e la finanza vivono di indiscrezioni e rumors, spesso sono verificati e verificabili, in altri casi vi sono delle secche smentite: il caso Ferrari appartiene alla seconda categoria, visto che si stava parlando con sempre maggiore insistenza di un’offerta pubblica iniziale imminente per quel che concerne il “Cavallino Rampante”, con tanto di nuovi proprietari pronti a sfruttare una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Il numero uno dell’azienda di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo, ha però smentito tutto, ricordando come una quotazione ufficiale non sia attualmente prevista, nonostante si stia pur sempre parlando di una società per azioni. L’attuale conformazione aziendale è presto detta.

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Avio avrà dodici mesi di tempo per quotarsi a Piazza Affari

 Il provvedimento di Piazza Affari risale allo scorso 22 giugno, ora sono arrivate anche le prime approvazioni da parte della Consob: la quotazione all’interno di Borsa Italiana, più precisamente nel segmento del Mercato Telematico Azionario, dei titoli azionari di Avio sta diventando sempre più una realtà e questa ammissibilità consentita dall’organo di controllo rappresenta un passaggio molto importante in questo senso. In effetti, la Commissione Nazionale di Società e Borsa ha reso noto il rilascio del proprio parere positivo al documento di registrazione, un via libera che consente alla compagnia di avere a disposizione maggiore flessibilità per quel che riguarda la scelta della quotazione stessa.

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Tutto pronto per l’aumento di capitale di NoemaLife

 Ora che è arrivata anche l’autorizzazione da parte della Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) non vi sono più fasi preliminari: è tutto pronto per l’aumento di capitale in opzione e la conseguente ammissione alla quotazione dei nuovi titoli azionari e dei covered warrant che fanno capo a NoemaLife, la società emiliana che è attiva nel settore dell’health care. In effetti, con il via libera alla pubblicazione di questo prospetto informativo si può procedere maggiormente spediti. Come ha messo in luce anche lo stesso gruppo di Bologna, fondamentale è stata l’assistenza dello Studio La Scala, mentre il ruolo di advisor finanziario è stato ricoperto da Tamburi Investment Partners.

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La nuova piattaforma Millennium Exchange di Borsa Italiana

 Il debutto è avvenuto pochi giorni fa, ma bisogna assolutamente approfondire l’evento: Piazza Affari ha deciso di adottare una piattaforma di negoziazione nuova di zecca per quel che concerne i mercati in cui si sfrutta il denaro cash. In effetti, non esiste più la frammentazione in base al tipo di strumento che viene emesso, dato che il Mercato Telematico Azionario (Mta), il segmento EtfPlus, il Sedex (strumenti derivati), il Mercato Alternativo del Capitale e il Mac potranno tutti beneficiare di Millenium Exchange quando sarà necessario perfezionare il trading. Due elementi che balzano subito agli occhi in questo senso sono quelli della elevata performance e delle capacità potenziali: in aggiunta, la piattaforma in questione sfrutta nuovi tipi di ordini, in modo che gli investimenti e le opportunità di trading per gli operatori siano il più numerosi possibile.

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L’ultima audizione della Consob al Senato

 Quello che ha fatto la Consob in questo campo non si era mai verificato: è stato piuttosto sibillino Giuseppe Vegas, numero uno della Commissione Nazionale di Società e Borsa, nel sottolineare il monitoraggio nei confronti delle attività delle agenzie di rating. In particolare, Vegas ha fatto riferimento alle lacune dell’attuale sistema, il quale prevede che le agenzie in questione siano controllate soltanto dall’Esma (European Securities and Markets Authority), mentre le autorità come la Consob possono intervenire esclusivamente in presenza di una turbativa di mercato. Questo vuol dire che il raggio di azione è limitato, ma i trenta interventi in Italia invitano a una riflessione.

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Marr conferma il pagamento del dividendo straordinario

 La data del prossimo 5 luglio è molto attesa dagli azionisti del gruppo Marr: i Magazzini Alimentari Riuniti Riminesi, spa di Rimini che fa parte di un altro gruppo, Cremonini, hanno infatti deciso di confermare il dividendo straordinario da dieci centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, una sorta di premio alla fedeltà e un modo importante per festeggiare i quaranta anni di attività della compagnia romagnola. Lo stacco della cedola avverrà comunque tre giorni prima. L’ultima data fondamentale in questo senso era stata quella dello scorso 31 maggio, quando vi fu il pagamento di un dividendo lordo pari a cinquantaquattro centesimi di euro.

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Moody’s taglia rating di 28 banche spagnole

 Non accenna ad esaurirsi la furia “tagliatrice” di Moody’s. Come preannunciato, infatti, l’agenzia di rating americana ha provveduto a ridurre il rating di 28 banche spagnole, dando pertanto seguito alla precedente diminuzione del giudizio di merito creditizio effettuata nei confronti di 15 istituti internazionali, e alla contemporanea contrazione del rating nei confronti di altre due banche, non iberiche.

La decisione non ha ovviamente colto di sorpresa gli osservatori, che si attendevano largamente tale opzione da parte dell’agenzia di rating: Moody’s aveva d’altronde abbassato la valutazione della Spagna da A3 a Baa3 nella sessione comunicativa dello scorso 13 giugno, aprendo peraltro la strada a ulteriori revisioni (al ribasso) e citando la 2riduzione della capacità di credito del governo spagnolo” come causa fondamentale della decisione.

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