Crisi banche spagnole peggiore del previsto

 La crisi delle banche spagnole è peggiore di quanto inizialmente stimato. A sostenerlo sono gli esperti di Exane Bnp Paribas, che contestano le dichiarazioni della Banca centrale e dal Ministro dell’Economia, secondo cui nessuna banca quotata spagnola – con la sola eccezione, prevedibile, per Bankia – avrà bisogno di aiuti anche nello scenario peggiore, e che i problemi sarebbero “circoscritti a un gruppo di istituti per i quali lo Stato ha già iniziato ad agire”.

Secondo gli analisti della banca francese, invece, non solo la capacità del sistema bancario ad assorbire le perdite sarebbe in serio dubbio (per gli osservatori transalpini sarebbe evidentemente sottostimata), ma sarebbe l’intero processo di ristrutturazione che viene gestito in maniera non adeguata. Pertanto, sulla base di queste considerazioni, gli analisti Bnp hanno confermato il rating underperform (cioè, con performance inferiore al mercato) per il settore bancario iberico, mantenendo un giudizio neutrale solo per gli istituti Santander e Bbva, con target price a 5,75 euro e 6,25 euro.

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Fra tre giorni la quotazione di Frendy Energy presso l’Aim Italia

 Le indiscrezioni si rincorrevano già da qualche tempo, ora c’è qualche conferma in più: Frendy Energy, società italiana che è specializzata nella produzione di energia elettrica tramite impianti di mini-hydro, verrà quotata presso il Mercato Alternativo del Capitale il prossimo 22 giugno, quindi fra tre giorni esatti. Il comparto in questione è il cosiddetto Aim, il quale viene gestito anch’esso da Borsa Italiana. Si conoscono alcuni dettagli in questo senso, in primis il prezzo di quotazione, pari a 1,05 euro, mentre la gestione dell’intero processo di quotazione sarà curata da Integrae, una società di intermediazione mobiliare che svolgerà appunto il ruolo di coordinatore.

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Campari conferma anche oggi le sue performance positive

 Una delle performance più interessanti per quel che concerne la giornata odierna e l’indice Ftse Mib, bisogna senza dubbio menzionare Campari: il celebre gruppo milanese aveva già fatto parlare di sé la scorsa settimana, chiudendo il venerdì borsistico con un interessante +0,5%, ma anche oggi non è stato da meno, con guadagni che hanno attirato l’attenzione degli investitori finanziari. Quali sono le indicazioni più attendibili da questo punto di vista? Anzitutto, bisogna precisare come circa 250mila titoli azionari della compagnia lombarda di bevande siano passate di mano nelle ultime ore, con la “Lettera all’investitore” del quotidiano La Repubblica che ha influito enormemente in tal senso.

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Jp Morgan e quegli errori “isolati”

 Jp Morgan invita a non generalizzare gli errori che sono costati ben 2 miliardi di dollari alle proprie casse, generati da scommesse sbagliate sul trading di derivati della divisione londinese. L’amministratore delegato Jamie Dimon, che ha recentemente discusso alla commissione bancaria del senato, ha affermato che la banca newyorkese sarà “solidamente in attivo” nel corso del secondo trimestre, e che comunque gli sbagli sono stati “un caso isolato”.

“Quando commettiamo errori” – ha dichiarato il manager, sempre più discusso in queste settimane – “li prendiamo seriamente e spesso siamo i critici più severi di noi stessi. Anche se non possiamo dire che non commetteremo mai errori, perchè sappiamo che ne faremo, crediamo che questo sia stato un evento isolato”.

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Prezzi auto ai minimi da due anni in Cina

 Secondo quanto affermato dalla Commissione Nazionale per le riforme e lo sviluppo, i prezzi dei veicoli passeggeri, sul mercato cinese, sarebbero diminuiti ai minimi livelli degli ultimi due anni a causa del peggioramento dello scenario dei venditori. Il prezzo medio di vendita al dettaglio è così calato di 1,1 punti percentuali a maggio su aprile, per il calo mensile più profondo dal giugno 2010.

La contrazione dei prezzi delle auto sul mercato cinese alimenta le opinioni di chi ritiene che la domanda al consumo stia subendo un evidente rallentamento, che potrebbe minare alla base le speranze di un prolungamento della crescita economica cinese in proporzioni simili a quelle del recente passato. Ne deriva la richiesta, da più parti, di una politica piuttosto aggressiva per stimolare il mercato locale.

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Ikea pronta a “invadere” l’Asia

 Il gruppo Ikea, uno dei principali operatori nella vendita al dettaglio nel mercato europeo, sta cercando di entrare nel mercato indiano, e di incrementare il numero di punti vendita presenti nel mercato cinese. Una mossa facilmente spiegabile nel tentativo di perseguire l’obiettivo di aumentare la redditività nei mercati emergenti, al fine di contrastare il calo delle vendite nel vecchio Continente.

Proprio per questo motivo la società svedese sta considerando alcune opportunità. Peccato che, come noto, entrare nel mercato indiano sia tutt’altro che semplice, soprattutto per quelle compagnie che desiderano operare con il proprio unico brand. La compagnia sta comunque valutando diverse possibilità ammesse dall’attuale legislazione del subcontinente. Più facile, probabilmente, aprire nuovi punti vendita in Cina, dove la società desidera incrementare il numero delle inaugurazioni annue da una a tre, spingendo l’incremento delle vendite di almeno 20 punti percentuali.

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Vendite auto in Cina oltre le attese degli analisti

 Stando a quanto affermato dall’Associazione cinese di settore, l’incremento delle vendite di veicoli passeggeri nel Paese sarebbero cresciute oltre le stime durante il mese di marzo, grazie alla ripresa degli acquisti di auto Toyota e Honda, società che hanno potuto invertire la tendenza rispetto al recente periodo, contraddistinto dalle conseguenze negative dei gravi disastri naturali che hanno colpito il mercato asiatico.

Le vendite, includendo anche quelle dei SUV, sono cresciute del 22,6 per cento a quota 1,28 milioni di unità nel mese di maggio, contro attese per 1,2 milioni di unità. Ne è conseguito che il mese di maggio è altresì il terzo mese consecutivo di crescita delle vendite auto, con Toyota e Honda che – come già abbiamo anticipato – hanno guidato la lista delle migliori compagnie di settore per quanto concerne il trend di apprezzamento del fatturato.

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Offerta per Nokia presto in arrivo?

 Nokia, uno dei più importanti produttori di telefoni cellulari al mondo, potrebbe presto ricevere un takeover. Stando a quanto affermato da diversi media, che hanno ribaltato indiscrezioni e rumors in corso di chiarifazione, la società – che quest’anno ha perso il 41% del proprio valore a causa della maggiore concorrenza prodotta dagli iPhone di Apple e da quelli serviti dal sistema Android di Google – starebbe per finire nell’ambito di qualche importante operazione societaria.

“Un sacco di nomi sono stati formulati come potenziali acquirenti” – ha dichiarato un analista della Canaccord Genuity di Londra – “Sono sicuro che qualcuno sta valutando l’acquisto, anche se la comunità finanziaria sembra essere piuttosto scettica sul futuro della compagnia”. Nokia non ha provveduto a commentare la notizia. Stesso silenzio da parte di Microsoft, che era stato indicato come il più probabile acquirente.

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Olympus licenzia 2.700 dipendenti

 Olympus ha annunciato che ridurrà di circa il 7 per cento la propria forza lavoro, valutando altresì la possibilità di formalizzare delle alleanze strategiche. Mosse che dovrebbero (o potrebbero) permettere a uno dei nomi più noti della tecnologia giapponese di poter ottenere una rapida ripresa della propria redditività, dopo un lungo periodo di cricità, costellato altresì da uno scandalo di frode.

I 2.700 posti di lavoro saranno ridotti entro il mese di marzo del 2014 – ha dichiarato la compagnia in un comunicato stampa diffuso a Tokyo pochi giorni fa. Olympus potrebbe inoltre presto confermare una serie di operazioni piuttosto straordinarie (e finora incluse nel perimetro dei rumors), tra cui quelle relative alla vendita di azioni proprie sul mercato. In cambio, la società concentrerà maggiori sforzi in alcune business unit ritenute più redditizie, al fine di ribilanciare le proprie attività verso le aree più convenienti.

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Apple progetta espansione cinese grazie a Baidu

 Apple ha in mente di coltivare una rapida espansione nel mercato cinese grazie (anche) a una più stretta collaborazione con Baidu, titolare del più noto motore di ricerca utilizzato nel Paese asiatico. Attraverso una maggiore integrazione dei servizi Baidu all’interno degli smartphone iPhone, Apple cercherà di poter attirare un numero crescente di utenti della nazione più popolosa del mondo, uno dei mercati certamente più allettanti per l’information technology.

Stando a quanto riportano alcune fonti bene informative, l’intesa che permetterà di integrare il motore di ricerca di Baidu all’interno dei web tool degli iPhone, per dettagli che dovrebbero essere ufficializzati interamente entro il termine della giornata. È probabile, infatti, che le informazioni attese per questo nuovo piano cinese possano essere svelate proprio in queste ore, in concomitanza con lo svolgimento della conferenza degli sviluppatori Apple, che si tiene – come ogni anno – a San Francisco.

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