La data di ieri è stata piuttosto importante per Intesa Sanpaolo, uno dei principali istituti di credito del nostro paese: in effetti, per il gruppo in questione si è trattato della data di regolamento (quella che in gergo anglosassone viene indicata come “settlement date”) per l’acquisto dei titoli subordinati e di tipo senior di sua competenza. Volendo essere più precisi, questi strumenti finanziari dovevano essere stati offerti in maniera valida, nel rispetto di un invito che era stato pubblicato lo scorso 18 luglio.
Deutsche Bank in crisi, taglia 1900 posti lavoro
Deutsche Bank ha diffuso risultati in forte calo per il secondo trimestre nei suoi rami Investment Banking e Asset Management: secondo il nuovo gruppo dirigente il perdurare della crisi dell’euro continuerà ad influenzare l’attività. L’utile prima delle imposte della divisione “investimenti” della banca, per anni il core business del gruppo e la principale fonte di profitti del gruppo tedesco, è sceso del 63%, a 357 milioni di euro contro i 969 milioni di un anno prima. Il forte calo dei profitti illustra le sfide cui la nuova leadership di Deutsche Bank è chiamata a far fronte.
Ryanair: crisi e petrolio penalizzano low cost
La compagnia low-cost Ryanair annuncia risultati in netto calo per il Q1 2012. La perdita registrata nel primo trimestre raggiunge i 98,8 milioni (-29%). Per il CEO di Ryanair, Michael O’Leary, il sensibile declino registrato dal gruppo è dovuto alla recessione europea, alle misure di austerità, unitamente alla crescita della sterlina nei confronti dell’euro e al rincaro dei prezzi del petrolio.
Egli ha tuttavia annunciato, che verranno create entro la fine dell’anno nuove basi (la 51esima a Maastricht, sarà inaugurata nel mese di dicembre), suggerendo che il low cost ha significative opportunità e margini di crescita in Europa. Ryanair continua a vedere il futuro in rosa, confermando il suo obiettivo di 400 milioni di euro (o più) per il corrente anno fiscale (che termina a fine marzo 2013). Ricordiamo che il suo rivale easyJet ha annunciato la settimana scorsa ricavi in crescita del 10,5% nel secondo trimestre, con più di 16 milioni di passeggeri.
Lo stato di salute finanziaria di Finmeccanica
Un aumento degli ordini pari a tredici punti percentuali nel secondo trimestre di quest’anno, un calo per quel che concerne i ricavi e un buon assestamento per quel che riguarda il margine operativo lordo (il cosiddetto Ebitda per la precisione): sono questi i risultati finanziari più importanti che Finmeccanica è stata in grado di registrare nei primi sei mesi di questo 2012. In aggiunta, si può anche ricordare come il risultato netto sia cresciuto al netto di una plusvalenza da 443 milioni di euro e relativa alla vendita di una quota del 45% ad Ansaldo Energia.
Volkswagen: con Fiat è guerra aperta
Volkswagen vuole che Sergio Marchionne (Fiat) lasci la presidenza di turno dell’Associazione dei costruttori europei. L’italo-canadese ha duramente attaccato il gruppo tedesco, giudicando troppo aggressiva la politica commerciale dei prezzi praticata in Europa.
Non corre buon sangue tra Volkswagen e Fiat. Il produttore tedesco esorta il patron della casa automobilistica italiana a rinunciare alla carica di presidente dell’ACEA (Associazione europea costruttori di automobili). L’Azienda di Wolfsburg non ha affatto gradito l’uscita, forse poco diplomatica, di Sergio Marchionne, CEO di Fiat SpA. Secondo Volkswagen la presenza di Sergio Marchionne alla presidenza di Acea è “intollerabile” e pertanto ne ha chiesto le dimissioni.
Banca Popolare di Vicenza: ceduti due rami aziendali ad Arca Sgr
La Banca Popolare di Vicenza ha reso nota una informazione che stava circolando da tempo negli ambienti finanziari del nostro paese. In effetti, l’istituto di credito veneto ha comunicato la sottoscrizione di un contratto preliminare che è volto alla vendita di due rami di azienda da parte di Bpvi Fondi Sgr, una delle principali controllate della banca vicentina, ad Arca Sgr, altra importante realtà italiana per quel che concerne il risparmio gestito.
Apple e Twitter insieme?
Apple, il colosso dei computer, sembra interessato a rafforzare la propria dimensione “comunitaria” con un investimento di diverse centinaia di milioni di dollari in Twitter. Secondo il New York Times, negli ultimi mesi le due società avrebbero discusso in merito ad una ingresso del gigante del software nel famoso sito di micro-blogging.
Resa nota la relazione finanziaria di giugno di Cofide
Il gruppo Cofide , il quale fa capo alla De Benedetti spa, ha reso pubblici i risultati finanziari che sono stati conseguiti nel corso dei primi sei mesi di quest’anno: in effetti, l’ultima riunione del consiglio di amministrazione è stata decisiva per l’approvazione definitiva della relazione finanziaria semestrale, quindi quella compresa tra il 1° gennaio e lo scorso 30 giugno. Che cosa c’è da rilevare in tal senso?
Amplifon fa registrare un primo semestre incoraggiante
Il gruppo Amplifon sta dimostrando in più occasioni che una crisi economica grave come quella che stiamo vivendo attualmente può essere affrontata e superata in maniera positiva: l’azienda, celebre per i suoi apparecchi destinati al miglioramento dell’udito, è stata infatti protagonista di una buona e sostenuta crescita finanziaria nel corso dei primi sei mesi di quest’anno, un risultato che è stato ottenuto, in particolare, grazie a una marcata diversificazione dei vari business dal punto di vista geografico.
Facebook in rosso sfida il mercato smartphone
I risultati di Facebook erano attesi… La reazione dei mercati anche. E non è stata affatto tenera nei confronti del numero uno dei social network: dopo il calo di oltre l’8% registrato nella sessione di Giovedì, il titolo è precipitato del 15%, portandosi a circa 22 dollari. Di conseguenza, la capitalizzazione di Facebook è scesa sotto i $ 50 miliardi: la metà rispetto a quanto ci si attendeva in occasione dell’ingresso in Borsa della società, avvenuta nel mese di maggio. E la discesa potrebbe non finire qui… alcuni analisti prevedono che l’azione possa arrivare a circa 15 dollari (a fronte di una IPO di più di 38 dollari).