BMW, positivo incremento degli utili

La Bayerische Motoren Werke, meglio conosciuta con l’acronimo di BMW, una delle principali produttrici al mondo di veicoli di lusso, ha annunciato di aver chiuso il terzo trimestre dell’anno con un volume dei profitti che è andato al di là delle proprie attese, trascinato al rialzo – fondamentalmente – dalle ottime prestazioni commerciali dei veicoli sport utility della gamma X3, che hanno controbilanciato il calo delle vendite delle serie 1.

Gli utili prima di imposte e tasse hanno così subito un’impennata di ben 44 punti percentuali a quota 1,72 miliardi di euro, rispetto a 1,19 miliardi di euro di risultato dello stesso periodo dello scorso anno. L’andamento dei profitti, come preannunciato, ha battuto la media delle stime degli analisti, che attendevano utili per 1,58 miliardi di euro. In positivo andamento anche i ricavi, con il fatturato in crescita di 3,8 punti percentuali a 16,5 miliardi di euro.

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Bnl, dati incoraggianti dal terzo trimestre del 2011

Il terzo trimestre del 2011 è stato davvero foriero di successi per la Banca Nazionale del Lavoro, l’istituto di credito che, come è noto, fa parte del gruppo francese Bnp Paribas: i due elementi che balzano subito agli occhi sono senza dubbio gli impieghi e l’utile lordo, i quali sono risultati entrambi in rialzo, due dati molto incoraggianti. La situazione economica di riferimento è piuttosto complicata, ma questa trimestrale conferma anche che vi sono banche italiane in salute. Entrando maggiormente nel dettaglio di queste stime, c’è da dire che gli stessi impieghi hanno subito una crescita pari a quasi quattro miliardi di euro (3,9 per la precisione), con incremento di ben 5,7 punti percentuali che si è ottenuto attraverso il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno.

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Edison alle prese con l’offerta di pubblico acquisto di Edf

Électricité de France, primo produttore al mondo di energia elettrica, ed Edison, il nostro secondo operatore nazionale in questo settore, hanno avviato delle negoziazioni piuttosto serrate da diverso tempo, ma in questi ultimi giorni si sono addirittura intensificate: nel dettaglio, il patto parasociale durerà ancora altri giorni, almeno fino al prossimo 30 novembre, ma soprattutto la trattativa dovrà essere monitorata in maniera costante, così come i vari approfondimenti relativi ai dettagli industriali, economici, finanziari e anche legali. La stessa Edf, inoltre, ha voluto sottolineare come le verifiche saranno molto attente e accurate anche per quel che concerne l’intervento della Consob in merito al prezzo di questa offerta di pubblico acquisto; in effetti, nel caso in cui vi dovesse essere una opinione favorevole in merito all’offerta a premio, allora saranno necessari altri negoziati.

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Carnevale, rincari da record. Per frappe e castagnole prezzi alle stelle

 ROMA – E dopo il caro-San Valentino e gli incentivi, l’ Italia non si fa mancare proprio niente: arriva anche il caro-Carnevale. A segnalarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori, che denuncia i prezzi per i costumi saliti alle stelle, così come i prezzi per frappe e castagnole.
Rispetto all’ anno passato, per i dolci tipici, gli incrementi al dettaglio sono stati anche del 50%. Ma gli italiani non sembrano scoraggiati e ne consumeranno più di 22 mila tonnellate, per una spesa che supera i 130 milioni di euro.

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Disoccupazione all’ 8,2%. Le cifre del Tesoro sul mercato del lavoro italiano

 Sempre da Repubblica.it arrivano le stime del Tesoro sugli effetti della crisi economica in Italia. Nel 2009, infatti, l’ occupazione dovrebbe subire un calo dell’ 1 per cento. E’ quanto si legge nell’ aggiornamento del Programma di stabilità italiano presentato dal ministero del Tesoro. Il tasso di disoccupazione mostrerebbe un aumento per il secondo anno consecutivo, attestandosi all’ 8,2%. Mentre il costo del lavoro risulterebbe in sensibile decelerazione rispetto al 2008 “per effetto della moderazione salariale“.
Le previsioni? Nel biennio 2010-2011 l’ occupazione è stimata crescere in media dello 0,4%, mentre il tasso di disoccupazione a fine periodo si attesterebbe all’8,2%.

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San Valentino sente la crisi, niente cena per il 46% degli Italiani. Solo il 7% potrà spendere più di 200 euro

 ROMA – Secondo ADNkronos, la crisi non risparmierà San Valentino. Niente cena per il 46% degli italiani, mentre i rincari colpiscono anche i fiori e i peluches. In pochissimi potranno spendere più di 200 euro per una sera romantica nel giorno degli innamorati. Secondo l’Adoc, il budget sarà ridotto soprattutto per i giovanissimi, che non spenderanno più di 50 euro. Tiene invece la moda degli sms: il giro d’ affari dei messaggini sfiora i 18 milioni di euro.
Insomma, l’ ombra lunga della crisi economica rischia di travolgere anche la tradizionale festa di San Valentino. I rincari di oltre il 19% che hanno colpito i tradizionali regali tra innamorati, dai cioccolatini ai peluches, dai fiori ai profumi, infatti, avvolgono in un clima di austerity l’ appuntamento del 14 febbraio.

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Rage: no a moda e glamour per il profitto. Sally Potter arriva al festival di Berlino

 In un mondo in crisi, mentre le economie spingono sempre più verso l’ eccesso degli acquisti e al consumismo “agevolato”, arriva al Festival di Berlino un film tutto incentrato sullo sfruttamento economico che gira attorno al mondo della moda, un mondo platinato che nasconde tragedie e guadagni smisurati.
Lo sfruttamento della bellezza nel raggiungimento del profitto. Annichilita dal marketing, attaccata dall’ avanzare dell’ età e truffata dal culto del mondo delle celebrities“. Questa è la denuncia di Rage, ultimo film di Sally Potter passato in concorso al Festival di Berlino.
Proprio mentre arriva nelle sale I love shopping, commedia sulla sfrenata passione per gli acquisti inutili, arriva un film più lento e riflessivo, che mostra l’ altro lato della medaglia: un passo indietro che fa riflettere sui meccanismi della moda, dello shopping compulsivo e del grande motore che provoca crisi e tragedie. Il profitto.
Da vedere entrambi, per riflettere in modi diversi su ciò che acquistiamo e perché.

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Conti pubblici, le stime 2009 del programma di stabilità di Tremonti: cala il gettito, pressione fiscale in aumento fino al 43,3%. Pil -1,7%, deficit +3,7%, debito pubblico al 111,2%

 Da Repubblica.it arrivano i numeri previsionali per il 2009 relativi all’ economia italiana. E sono cifre record, in tutti i sensi.
Il Pil si contrae dell’ 1,7% (ma non è escluso che ci spossa essere un ritocco dell’ ultima ora per portarlo al -2%, come prevede la Commissione Europea), il deficit sale al 3,7% e il debito pubblico aumenta di quasi cinque punti balzando al 111,2%. In più, una pressione fiscale ai livelli record (43,3%). Sono queste le nuove stime 2009 del governo inserite in una bozza dell’ aggiornamento del Programma di stabilità italiano. Il documento, secondo quanto si è appreso, sarà portato domani dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti all’ esame del Consiglio dei Ministri prima dell’ invio alla Commissione Europea di Bruxelles.

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Incentivi anti-crisi: sconti anche per computer e tv, auto, motocicli ed elettrodomestici

 Auto, veicoli commerciali leggeri, motocicli, arredamento, elettrodomestici. Sbarca in Gazzetta Ufficiale l’ 11 febbraio il decreto legge con gli incentivi per riavviare i consumi, con misure per circa 2 miliardi di euro. Ci sono anche contributi per impianti a Gpl o metano, per acquistare auto ecologiche, per installare dispositivi antiparticolato sui mezzi pubblici. Ma anche, ultima novità, per acquistare computer e tv, a patto che si ristrutturi la casa. Per il credito al consumo per l’ acquisto dei beni agevolati dai bonus sarà un decreto Economia, già previsto dal decreto anti-crisi (Dl 185/2008, convertito dalla legge 2/2009), a fissare le modalità per favorire l’ intervento di Sace spa nella prestazione di garanzie per agevolare la concessione di finanziamenti.

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Caro affitti: la crisi non fa scendere i prezzi, ma i mutui scendono. Le più care sempre Milano e Roma

 ROMA – Non c’è crisi che tenga: la corsa del caro affitti continua interperrita, nonostante la maggiore offerta di locali. Nell’ arco di dieci anni, dal 1999 ad oggi, i prezzi richiesti per gli affitti sono cresciuti del 130% e del 145% nelle grandi città. Da una ricerca effettuata dalla CGIL e dal SUNIA (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini e Assegnatari) su un campione di 10.000 offerte abitative, oggi, chi si appresta a stipulare un contratto di locazione pagherà in media 1.100 euro al mese. Più di un mutuo.
Oltre al canone sono salite anche la domanda e l’ offerta di case in affitto. Aumentano le offerte per tagli piccoli e sopratutto bilocali situati in zone periferiche.

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