Non manca molto alle prossime, determinanti, elezioni politiche: i prossimi 24 e 25 febbraio, infatti, si deciderà chi ci governerà nella prossima legislatura e vi sono diverse materie che stanno caratterizzando la campagna elettorale dei vari partiti. C’è un’associazione dei consumatori che si è fatta avanti e ha deciso di rendere pubbliche le sue dieci proposte, dieci iniziative che vengono auspicate per quel che riguarda le discussioni e i dibattiti dei prossimi giorni. Si tratta dell’Adiconsum, l’Associazione Difesa Consumatori e Ambiente che è promossa dalla Cisl. Andiamo per ordine. Le prime tre misure riguardano il Fisco.
Adiconsum
I dati dell’Adiconsum sul sovraindebitamento
Quando si deve affrontare una crisi economica come quella attuale spesso diventa quasi naturale esporsi al sovraindebitamento: il 2012 sta ormai per concludersi e che prospettive vi possono essere in questo senso per i consumatori italiani? La scarsa propensione all’acquisto e gli aumenti fiscali non aiutano di certo. L’associazione dei consumatori promossa dalla Cisl Adiconsum (Associazione italiana difesa consumatori e ambiente) ha reso noti dei dati molto interessanti da tale punto di vista in occasione del convegno intitolato “Sottoindebitiamoci, nuovi poteri: anatomia della crisi”.
Facile&Sicuro, la nuova cultura della moneta elettronica
Si chiama “Facile&Sicuro” il nuovo progetto concretizzato da due tra le più celebri associazioni dei consumatori, l’Adiconsum e il Movimento Difesa del Cittadino: si tratta di un piano che fa parte di una iniziativa ancora più grande, il Noi&Unicredit della banca di Piazza Cordusio, e che prevede la diffusione della cultura della moneta elettronica. Inoltre, un altro obiettivo che le due associazioni vogliono perseguire è quello di comprendere meglio i motivi per i quali gli italiani stentano ancora da questo punto di vista. In effetti, nel 2010 il nostro paese è risultato ben al di sotto della media del Vecchio Continente per quel che concerne l’utilizzo di pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito in primis), con soltanto venticinque transazioni a testa (i cittadini europei ne vantano invece cinquantasette). La stessa Unicredit ha provveduto a stilare l’elenco dei motivi per i quali gli italiani non usano in modo così frequente le carte di pagamento.