Il consiglio di amministrazione di Banca Carige (Cassa di Risparmio di Genova e Imperia) ha formalmente approvato le linee relative al piano di rafforzamento della struttura patrimoniale ed economica dell’istituto di credito ligure. Queste specifiche misure sono state indicate nel dettaglio dal direttore generale Ennio La Monica e prevedono degli interventi piuttosto mirati sul patrimonio stesso, ma anche sulla struttura dei costi e sulla rete. Come ha annunciato la banca genovese, vi sono dei numeri precisi a cui fare riferimento in questo caso. Anzitutto, se si guarda al patrimonio, è stato richiesto in maniera decisa un rafforzamento pari a ottocento milioni di euro, una operazione che potrà essere perfezionata in due modi.
aumento capitale
Noemalife comunica il suo nuovo capitale sociale
Noemalife, spa bolognese che vanta una importante leadership europea per quel che concerne i sistemi informativi e i software per il settore sanitario, ha reso note le modifiche intervenute a livello di capitale sociale: in pratica, la compagnia bolognese si è rifatta al Regolamento Consob numero 11971 (relativo alla disciplina delle società emittenti) e a quello dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana. La comunicazione in questione ha quindi riguardato il capitale stesso, il numero e la categoria di titoli azionari in cui esso è frazionato, più precisamente come è risultato al termine dell’esercizio relativo all’intero mese di ottobre.
Banca Popolare di Spoleto: il rating è in piena zona a rischio
L’agenzia americana di rating Moody’s non ha avuto pietà con la Banca Popolare di Spoleto: l’istituto di credito umbro ha infatti dovuto subire il declassamento del giudizio relativo ai propri depositi a lungo termine, visto che il rating in questione è sceso da Ba2 a B3. Non si tratta di una notizia positiva, visto che la precedente valutazione era già considerata a livello “junk” (spazzatura), mentre ora è arrivata fino all’ultimo gradino della piena zona a rischio. Questo vuol dire che la banca spoletana si sta avvicinando pericolosamente al default, ma anche che esistono delle buone opportunità di investimento a causa degli alti rendimenti (attorno al 10% per la precisione). Per quale motivo si è giunti a questa situazione?
Premafin alle prese con le dimissioni di due consiglieri
Premafin non smette di far parlare di sé: la holding che fa capo alla famiglia Ligresti ha ricevuto proprio nel corso della giornata di ieri le dimissioni irrevocabili di ben due consiglieri di amministrazione, vale a dire Riccardo Flora e Gualtiero Giombini. Che cosa comportano queste novità per la società a cui si sta facendo riferimento? Nel dettaglio, la comunicazione che la stessa Premafin ha reso pubblica è stata molto precisa, visto che è stato spiegato come le dimissioni in questione abbiano una efficacia che è condizionata alla mancata sottoscrizione e alla liberazione in forma integrale e completa da parte di Unipol Gruppo Finanziario dell’aumento di capitale.